X. Il rampicante

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Era un rampicante bizzarro. Il gambo, dal quale pendevano delle foglie scure, si era avvinghiato al tronco dell'albero fatato, come se volesse strangolarlo. L'albero, che aveva la corteccia macchiata della sua stessa linfa e i rami piegati verso il basso, sembrava che stesse cercando di lanciare un lamento nella fresca aria del mattino. I baccelli, che spuntavano senza un ordine preciso lungo il gambo del rampicante erano come occhi che sorvegliavano la zona. Peter si era accorto della pianta per il forte odore che emanava. Si avvicinò ad essa per osservarla, ma rimase spaventato. Tornò al rifugio e svegliò l'intera banda:

"Presto ragazzi! L'albero sta male!" urlò.

Trilli fu la prima a svegliarsi, volò in tutta fretta e dietro di lei i bimbi. Non ricordava tutto, però era in grado di riconoscere a vista, ogni tipo di pianta. Quella che aveva davanti a se era decisamente malefica, almeno dall'aspetto.

"Forza Pennino, tirala via." disse Flautino.

"Non ci penso neanche, fallo tu Piumino." ribattè Pennino.

Bella prese l'iniziativa di togliere la pianta, ma facendolo essa si ribellò tagliandole il palmo della mano. La ragazza sussurrò un leggero borbottio di dolore.

"Tranquilli, sto bene è solo un graffio".

La pianta si sciolse dal tronco dell'albero e sparì.

"Bene, tutto ciò per una pianta fuggitiva" ridacchiò Michele.

Bella corse in spiaggia, poiché le sirene avevano dei poteri curativi. Immerse la mano nell'acqua e la ferita non scomparve del tutto, ma si chiuse riducendo il dolore. Alla ragazza spuntò la coda, ma atteso qualche istante, essa si ritrasformò in due gambe come se nulla fosse accaduto.

"Isabella" sussurrò una voce.

Quest'ultima si voltò e vide Uncino che camminava verso di lei. L'aveva vista appena aveva messo piede sulla spiaggia.

"James.." disse con tono allegro e stupefatto Bella.

Abbassò lo sguardo sulla sabbia per non far vedere l'arrossamento del suo viso. Uncino mise la mano sul viso arrossato di Bella e fece incrociare i loro occhi.

"Non abbiamo finito l'addestramento a mio avviso." disse abbassando la mano e stringendola a una delle sue, mentre spostava i capelli dalle spalle della ragazza con l'uncino. I due non si mollarono e Uncino condusse la giovane alla scialuppa che aveva utilizzato per arrivare. Bella voltò la testa verso la giungla e controllò che non ci fosse nessuno ad osservarla. Il cielo si stava schiarendo e assumeva una colorazione blu ghiaccio. Da ovest soffiava un vento freddo. Una volta che i due furono a bordo della Jolly Roger, Uncino condusse la ragazza nella cabina e le fece impugnare la spada.

L'amore di UncinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora