Capitolo 5

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La grotta delle Striare

Il metallo mi acceca, ma afferro comunque quella medaglietta e la stringo tra le mani. I raggi solari vengono oscurati da un ammasso di nubi, un polverone si innalza di fronte a me e una sferzata di vento mi fa piegare a terra per non essere scaraventato in mare. Una voce lontana, bassa ma allo stesso tempo ferma, sembra quasi provenire dall'aldilà, mi comanda di andare via.
"Va via! Adesso che sei ancora in tempo!"
"Chi sei? Fatti vedere! Non ho paura"
Tento di alzarmi, ma è come se un enorme peso sia poggiato sulle mie spalle da non permettermi di muovermi.
"Ascoltami attentamente: le Striare¹ sono vicine, se non vuoi che loro ti catturino e facciano su di te qualche scongiuro o anatema, scappa! Ti aiuterò io, mi raccomando, ora tutto tornerà come prima, non voltarti e corri più veloce che puoi".
Rimango immobile in ginocchio su quegli scogli, riesco però a intravedere un mantello nero allontanarsi. Mi sembra la stessa figura che ho intravisto sul sagrato della chiesa l'altra notte.
Le nuvole lasciano spazio al sole che torna a splendere. Mi alzo di scatto, faccio un giro veloce su me stesso, ma ormai sono solo su quella scogliera. Nelle mie mani ancora quella medaglia, la pulisco con il pollice e percepisco che c'è un incisione... (Elisa e Riccardo 30/6/17). La medaglia che portava sempre Elisa, con la data del nostro fidanzamento. Che ci faceva lì? Chi era la donna che mi ha avvertito che le streghe erano vicine? Stringo quel pezzo di metallo nella mia mano destra e lo avvicino sul mio cuore scalpitante, una calda lacrima viene portata via dal mio viso, da quel vento caldo procurandomi brividi per tutto il corpo. Mille domande affollano la mia mente, ho bisogno di risposte. Per tutti questi anni ho invocato il suo nome, nella speranza che qualcuno o qualcosa potesse riportare la mia Elisa, oggi la sua collana nelle mie mani, brucia come un pezzo di legno rovente.

Mi ero fermato sulla scogliera dove sorge la Grotta delle Striare: la leggenda narra che nelle notti di luna piena e con vento caldo di scirocco, le streghe si radunano al suo interno per preparare pozioni magiche, per compiere incantesimi o riti, addirittura c'è chi afferma che ballino con il diavolo. Io alle dicerie del paese non vi ho mai creduto. Avevo scoperto questo luogo con Elisa, una mattina fine maggio, oltre all'odore solforico sprigionato dall'acqua e dalla roccia non avevamo avvertito niente, c'è chi afferma che se si ascolta bene si possono sentire le loro inquietanti risate. Elisa era affascinata dal mondo occulto, mi portò anche ad assistere a un rito di propiziazione. Prima di incontrarla ero stato sempre credente protestante, ma per lei abbandonai i miei ideali. Per amore ci si ritrova a fare cose che non avresti mai pensato di fare. Sollevo la manica del mio giubbotto e quel segno sul polso mi fa ricordare il sacrificio che rivolsi a lei quella notte di luna piena, ma che non mi portò a nessun riscatto, anzi mi lasciò solo e sfregiato.

Striare¹= Stria o Macara, termini dialettali salentini con i quali vengono identificate le Streghe.

La Verità Che Uccide Where stories live. Discover now