*9* (PARTE UNO)

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Nick Mason era stato colto da mille dubbi, ansie e paure quando Lindy gli aveva comunicato la lieta notizia di essere in dolce attesa; impacciato com'era, credeva di non essere portato per ricoprire un ruolo importante e fondamentale come quello di padre, e si era sempre dimostrato scettico dinanzi alle numerose rassicurazioni da parte di Richard, che aveva già due bambini piccoli, salvo poi cambiare completamente idea quando era nata Chloe: non solo aveva scoperto di riuscire a svolgere molti compiti con più naturalezza di quello che pensava, ma quando era a casa approfittava di ogni momento a propria disposizione per trascorrerlo in compagnia della sua primogenita.

Proprio come quella mattina: la piccola Chloe era sdraiata sul letto matrimoniale dei genitori, col biberon stretto tra le manine, ed il batterista era sdraiato a suo fianco, in silenzio, che ricambiava lo sguardo incuriosito che c'era nei suoi grandi occhi verdi; avrebbero potuto stare in quella posizione anche per ore ed ore, e lui non si sarebbe mai stancato.

Nick era così assorbito dalla contemplazione della sua primogenita da non accorgersi del telefono che aveva preso a squillare dal salotto, ma in compenso venne riportato alla realtà dalla voce della moglie che proveniva dal piano di sotto, e che lo esortava a rispondere.

"Rispondi tu questa volta, visto che sei più vicina"

"Perché dovrei rispondere io quando, quasi sicuramente, si tratta di una chiamata per te?"

"Appunto per questo è meglio se rispondi tu: se si tratta di una chiamata per me, stai pur certa che dall'altra parte della cornetta ci sarà Roger, e francamente oggi non ho alcuna voglia di muovermi di casa solo perché a lui è venuta in mente un'illuminazione improvvisa riguardo un nuovo album. Voglio starmene un po' tranquillo".

Nessuno rispose al telefono, che continuava a squillare con insistenza, ma in compenso Mason sentì il rumore di passi sulle scale; qualche istante più tardi, vide Lindy affacciarsi in camera loro: la giovane si appoggiò allo stipite della porta, incrociò le braccia sotto il seno e guardò il marito con un'aria perplessa ed insieme divertita.

"E quindi vuoi che sia io a rispondere perché tu non hai il coraggio? Non vuoi essere tu a sollevare la cornetta perché hai paura che dall'altra parte ci sia Rog e perché in quel caso non sapresti come dirgli che non vuoi muoverti di casa? Sei terrorizzato da lui, Nicholas?"

"Io non sono terrorizzato da lui!" precisò Nick, sentendosi punto sul vivo perché la moglie gli aveva dato indirettamente del codardo "ma ultimamente Roger è molto più intrattabile del solito, e basta pochissimo per farlo scattare. Pensa che poco tempo fa, mentre eravamo in mensa a fare colazione, ero certo che lui e Dave fossero sul punto di alzare le mani... E tutto quanto solo perché gli abbiamo fatto notare che è cambiato molto da quando lui e Judith hanno divorziato e che forse avrebbe bisogno di aprirsi un po' di più con le persone che ha attorno a sé"

"Roger è proprio infantile a comportarsi in questo modo! Non può atteggiarsi da unica vittima, come se lui non avesse commesso nessun errore in passato. Forse se lo è dimenticato, ma io ricordo ancora molto bene tutte le volte che sono accorsa per asciugare le lacrime di Judy e per convincerla a dare un'altra possibilità a quell'idiota, perché sarebbe stato diverso"

"Già... Però considera che Judy non ha mai sorpreso Roger a letto con un'altra donna, e lui non ha mai avuto un'amante fissa"

"Scusa, ma lo stai giustificando?" domandò Lindy, sconcertata, spalancando gli occhi scuri, ed il batterista si ritrovò costretto a fare un passo indietro perché le sue parole erano state fraintese.

"No, non lo sto giustificando... Sto solo dicendo che da un lato lo capisco perché quello che ha vissuto deve essere stato devastante, ma dall'altro non può riversare la propria frustrazione su di noi solo perché sta attraversando un periodo brutto. Se lui è infelice, non vedo perché dobbiamo esserlo anche noi... Soprattutto adesso che è quasi Natale e desidero solo trascorrere qualche settimana in tranquillità con la mia famiglia. Chloe sta crescendo fin troppo in fretta, e mi sono perso molte cose dei suoi primi due anni di vita".

Empty Spaces; Pink FloydDove le storie prendono vita. Scoprilo ora