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1975, maggio.










"Dove stai andando?" la domanda secca di Pamela arrivò dopo che i suoi occhi azzurri si posarono sul bagaglio a mano che si trovava sopra il letto matrimoniale; Ginger, concentrata a mettersi una matita nera sotto gli occhi, ignorò il tono di voce della madre adottiva e le rispose con tranquillità.

"Nel solito posto in cui vado quando non mi devo occupare dei bambini. Ed ora vorrei essere lasciata in pace, visto che lui sarà qui tra poco e non voglio combinare un pasticcio col trucco... Questo è un passaggio molto delicato..."

"Non m'importa, io ho bisogno di parlarti adesso: ma si può sapere per quanto tempo ancora sei intenzionata a portare avanti questa presa in giro?".

La giovane terminò di truccare gli occhi prima di voltarsi verso Pamela con uno sguardo interrogativo.

"Di quale presa in giro stai parlando?"
"Perché se sei furiosa con David ti stai vendicando con Roger?"

"Che cosa?" la giovane sgranò gli occhi scuri, sicura di non avere capito bene; la domanda della madre adottiva non aveva alcun senso, eppure la stava osservando con un'espressione grave "io non sto facendo nulla di simile, perché pensi che stia prendendo in giro Roger?"

"Perché è proprio quello che stai facendo"

"Io non penso proprio"

"Ahh, no? Allora dimmi una cosa: quando tu e Roger state insieme, ti porta mai a mangiare da qualche parte?"

"Usciamo sempre per pranzo e cena. Lui non è molto abile ai fornelli, ed io se posso preferisco evitare di cucinare"

"E chi paga?".

"Beh... Di solito..." la giovane ci pensò per qualche istante, dato che prima d'allora non si era mai soffermata su particolari insignificanti come quello "di solito offre sempre lui"

"E non capita mai che qualche volta ti faccia dei regali... Magari se per caso vedi qualcosa di carino nella vetrina di un negozio?"

"Si può sapere che cosa stai cercando d'insinuare?"

"Voglio solo farti capire, Ginger, che, a differenza di quello che tu continui a pensare, voi due state vivendo questa... Com'è che la chiami tu? Frequentazione libera?... State vivendo questa frequentazione libera sotto due punti di vista totalmente diversi: se per te non ha nulla a che fare con la sfera dei sentimenti, i comportamenti di Roger mi fanno seriamente pensare che per lui vale l'esatto opposto"

"Roger non è innamorato di me, se è questo che credi" disse la rossa, trattenendo a fatica una risata; considerava semplicemente assurde le affermazioni della madre adottiva, e se di solito era molto perspicace, in quel caso aveva preso un enorme granchio "abbiamo già affrontato un argomento simile alcuni mesi fa e mi ha assicurato che per lui non è cambiato nulla"

"E tu gli credi ciecamente?" domandò la donna di mezz'età, incrociando le braccia "non hai pensato che già allora abbia mentito per non rischiare di perderti? Magari è stato costretto a rispondere in questo modo perché immaginava che se ti avesse confessato la verità, tu lo avresti scaricato perché non sei interessata ad una storia d'amore. Andiamo, Ginger, pensaci un momento: pensi che si comporterebbe in questo modo se fosse interessato solo a dei sporadici rapporti sessuali con te? Perché credi che ti offra sempre il pranzo o la cena? Perché credi che se qualcosa ti piace te lo compra subito? Perché credi che ti abbia perfino portata con lui in Grecia per un viaggio? Proprio non riesci a capire che sta cercando di conquistarti o vuoi fingere di non vedere perché ti fa comodo averlo a tuo fianco?"

"Non so davvero perché ti sei messa in testa certe assurdità senza senso, ma io non ho tempo da perdere" proprio in quel momento un rumore attirò l'attenzione della rossa, che girò in automatico il viso verso la finestra che affacciava sulla strada e vide la macchina sportiva di Waters, appena apparsa "ecco, Roger è arrivato. È meglio che vada prima che si irriti per la lunga attesa".

Empty Spaces; Pink FloydDove le storie prendono vita. Scoprilo ora