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Virginia prese un profondo respiro, aprì gli occhi ed abbassò lo sguardo per vedere qual'era il responso del bastoncino di plastica che stringeva tra le mani tremanti, ed il responso era fin troppo chiaro e leggibile: positivo.

Positivo.

Era incinta.

Fissò il risultato per almeno un intero minuto prima di uscire dal bagno e scendere in salotto; David era seduto sul divano, con le dita intrecciate e la testa china in avanti, ed era così nervoso che continuava a battere contro il pavimento il piede sinistro.

Aveva lo sguardo perso nel vuoto, concentrato in chissà quali pensieri, e non si accorse subito della presenza della giovane e bella moglie che stava scendendo le scale; ma quando si sentì chiamare per nome, alzò immediatamente e di scatto la testa.

Dai suoi occhi spalancati, traspariva tutta la tensione e l'ansia del momento.

"Allora?" domandò, trepidante; Virginia abbassò per un momento la testa, per poi risollevarla subito, sorridere ed annuire "sì? È un sì?"

"Sì, Dave, è proprio un sì" rispose lei, ed un istante più tardi era stretta tra le braccia del suo uomo e stava volteggiando a mezz'aria; entrambi stavano ridendo e piangendo dalla gioia contemporaneamente perché desideravano che il responso fosse positivo, ma al tempo stesso avevano paura che le loro aspettative venissero deluse da un falso allarme.

"Non ci posso credere!" esclamò il chitarrista, con un sorriso carico di gioia stampato sulle labbra, dopo aver posato con delicatezza Virginia a terra "sto per... Sto per diventare padre di nuovo, questo è... Magnifico... Io... Riesci ad immaginarlo?"

"Sì, e ciò che vedo è assolutamente perfetto" rispose la giovane, senza smettere di sorridere, passando le braccia attorno alle spalle del marito e posando la fronte contro la sua "so che è presto per dirlo, dato che ho appena scoperto di essere incinta, ma mi piacerebbe troppo avere una bambina. Riesco quasi ad immaginarla"

"Anche io, e sarebbe bellissima. Se fosse una bambina, scommetto che assomiglierebbe molto a te" mormorò lui, ad occhi chiusi, senza ricordarsi che un discorso simile lo aveva affrontato anche con Ginger nel giorno delle loro nozze; nel corso del ricevimento, la giovane aveva confessato di desiderare una bambina, e lui le aveva detto che già la immaginava con i capelli rossi, bella e forte come la madre "anche a me non dispiacerebbe affatto avere una femmina, dopo aver avuto due maschi".

Le ultime parole di David cancellarono il sorriso sulle labbra di Virginia, e la giovane allontanò il viso per poter guardare il giovane uomo negli occhi; la magia del momento era già finita, ed ora stava subentrando la realtà con i suoi problemi concreti.

"I bambini. I bambini, come ho fatto a non pensarci prima" disse con un'espressione preoccupata, mentre quella di Gilmour era perplessa perché non riusciva a capire qual'era il problema "come reagiranno alla notizia?"

"Ohh, beh, immagino che con Demi bisognerà utilizzare le giuste parole per spiegargli un concetto così complicato, ma sono certo che sarà molto contento all'idea di avere un fratellino od una sorellina"

"E nel caso di Keith?" l'espressione preoccupata di Virginia si accentuò, rivelando così qual era la sua più grande preoccupazione: tutti i suoi timori non riguardavano Demi, che era un bambino buonissimo e dolcissimo, ma Keith, che negli ultimi mesi era cambiato profondamente, quasi da non sembrare più lo stesso; a quel punto, anche l'espressione di David cambiò, ma cercò comunque di restare di buonumore per rasserenare la sua dolce metà, che nello stato interessante in cui si trovava non doveva stressarsi.

"Bisognerà usare tatto anche con lui, ma sono certo che sarà felice tanto quanto suo fratello"

"E non pensi, invece, che un cambiamento così grande non sarà altro che l'ennesimo colpo duro per lui? Non vorrei mai che in qualche modo la mia gravidanza potesse avere un impatto negativo su Keith, visto... Visto tutto quello che sta già passando..."

Empty Spaces; Pink FloydDove le storie prendono vita. Scoprilo ora