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1975, marzo.








Keith e Demi erano sempre contenti di ricongiungersi alla propria madre per il periodo che dovevano trascorrere con lei, ma quella mattina, quando scesero dalla macchina di David e corsero da lei, erano parecchio eccitati.

Ed erano così su di giri che continuavano a parlare in contemporanea, creando così solo che una grande confusione, rendendo praticamente impossibile a Ginger riuscire a capire una sola delle loro parole.

"Piano, piano! Uno alla volta! Parlate uno alla volta altrimenti non riesco a capire quello che dite! Avanti, chi vuole raccontare per quale motivo siete così contenti?" disse la giovane con un sorriso, chinandosi sul marciapiede ed evitando accuratamente di guardare David che si stava avvicinando; Demi riprese a gridare più forte di prima perché voleva essere lui a rispondere alla domanda della madre, e Keith lo lasciò fare visto che era il più piccolo.

Ma proprio perché era il più piccolo, e da lì a qualche mese doveva compiere appena tre anni, Ginger non riuscì a capire molto dalle sue spiegazioni fatte di parole pronunciate a modo proprio, e dopo averlo ascoltato con attenzione si rivolse a Keith per avere una traduzione comprensibile.

"Stiamo per partire per un viaggio"

"Un viaggio?" chiese la rossa, corrucciando le sopracciglia, per essere certa di avere capito bene; non ricordava alcun viaggio proprio perché non ne aveva organizzato nessuno nel corso del mese in cui avrebbe avuto i bambini, e non riusciva a capire a che cosa il primogenito si stesse riferendo "quale viaggio, Keith? Chi sta per partire?"

"Noi due stiamo per partire!" esclamò il ragazzino, eccitato quanto il fratellino più piccolo che non riusciva a stare fermo dalla gioia; gli occhi gli brillavano dall'emozione, e Ginger non ricordava quanto tempo era trascorso dall'ultima volta che lo aveva visto così contento per qualcosa "non sai nulla perché è stata una sorpresa organizzata da Dave, ce lo ha detto prima di partire: andremo per qualche giorno in Francia!"

"Per qualche giorno in Francia?" Ginger si ritrovò costretta a guardare David, che non aveva ancora aperto bocca, in cerca di spiegazioni da parte sua; non era affatto contenta, a differenza dei suoi bambini, ma non poteva di certo dire quello che le passava per la testa in presenza di Keith e Demi "che cosa significa quello che stanno dicendo i bambini?"

"Io non c'entro nulla, è stata un'idea di Juliette e Lindy, ma visto che gli altri porteranno le loro famiglie, ho pensato che anche a Keith e Demi potrebbe piacere come esperienza. Questo sarebbe il loro primo, vero, viaggio a tutti gli effetti"

"La Francia non si trova dietro l'angolo. Non stiamo parlando di un viaggio in macchina, od in treno od in pullman, ma di un viaggio in aereo. Keith ha sei anni, Demi appena due: ti sembra il caso di far prendere l'aereo a due bambini così piccoli, se non è strettamente necessario?"

"Mamma, non ti devi preoccupare, ti prometto che ci comporteremo bene. Dave ha detto che ci saranno anche gli altri bambini, e se lo prendono loro l'aereo possiamo fare lo stesso anche io e Demi!" intervenne Keith, nel tentativo di convincere la madre che lui ed il fratellino più piccolo erano pronti per affrontare il loro primo viaggio in aereo, ma lei ignorò le sue parole e scosse la testa.

"Non se ne parla assolutamente" disse Ginger con fermezza, rivolgendosi nuovamente all'ex marito, che da parte sua aveva già messo da conto una reazione simile "i patti non erano questi, David: non puoi, senza alcun preavviso, organizzare un viaggio a mia insaputa, per giunta in coincidenza del mese che i bambini devono trascorrere con me"

"Mamma, ma noi non partiamo da soli" intervenne di nuovo Keith "anche tu devi venire con noi: questa è l'altra parte della sorpresa".

Ginger spalancò gli occhi; ancora una volta il suo sguardo andò alla ricerca di quello dell'ex marito.

Empty Spaces; Pink FloydDove le storie prendono vita. Scoprilo ora