*10*

42 3 64
                                    

Quattro giorni.

Seduta sul sedile anteriore sinistro della macchina della madre adottiva, coi bambini che facevano un'allegra confusione dai sedili posteriori, chiusa in un silenzio assoluto da quando erano partiti da casa, Ginger continuava a ripetersi quelle parole mentre osservava con uno sguardo assente il paesaggio che scorreva veloce al di là del finestrino della macchina.

Quattro giorni. Si trattava di un viaggio di appena quattro giorni. Doveva resistere relativamente per poco tempo. Poteva farcela. Doveva. Per i bambini.

Poteva... Ma poteva davvero?

Sarebbe stata in grado di andare d'accordo con David e di trascorrere insieme a lui molto più tempo di quello che avrebbe voluto? E come si sarebbe comportata in presenza di Richard? Il suo ex migliore amico avrebbe tentato qualche approccio per ottenere il suo perdono? E per quanto riguardava la faccenda dei sospetti di Nick e Lindy? Loro due cosa avrebbero fatto o detto in sua presenza? Avrebbero tenuto la bocca chiusa o si sarebbero lasciati scappare qualcosa involontariamente?

Sarebbe stata in grado di gestire la situazione o le sarebbe scivolata di mano come acqua tra le dita?

La giovane strinse le mani attorno alla stoffa dei jeans.

Quello non era il momento di lasciarsi andare a simili pensieri, non era il momento del panico. Doveva restare calma, concentrata ed analizzare la situazione da un punto di vista razionale: Nick e Lindy non potevano aprire bocca su quello che pensavano di avere visto proprio perché c'era anche David, nessuno dei due era così stupido da commettere un simile passo falso e dalla loro parte non avevano nulla di concreto.

Nessuno di loro due li aveva sorpresi in atteggiamenti intimi, ergo nessuno di loro due poteva avanzare delle accuse.

Per quanto riguardava Richard, gli avrebbe rivolto la parola solo per lo stretto indispensabile, e se era costretta, e se lui avesse provato ad avvicinarsi, allora gli avrebbe fatto presente, con voce ferma e chiara, e senza fare alcun genere di scenata pubblica, che tra loro due non era cambiato nulla, ed il fatto che partecipava a quel viaggio non significava alcun passo indietro.

David costituiva la parte più difficile, perché con lui doveva fare uno sforzo non indifferente.

Per quattro giorni doveva sforzarsi di essere sorridente e cordiale (solo in presenza di Keith e Demi) nei confronti dell'uomo che l'aveva tradita per una ragazzina più giovane e più avvenente.

Dopo aver fatto quel pensiero, Ginger si concentrò sul proprio riflesso sul finestrino.

D'accordo che si stava avviando verso i trent'anni, ma era già da buttare?

"Eccoci arrivati" annunciò Pamela, parcheggiando la macchina, subito seguita dalle esclamazioni entusiaste di Demi.

"Quello è papà! Quello è papà!" disse il piccolo, battendo le manine e ridendo, riferendosi all'unica persona in piedi sul marciapiede, che si trovava lì perché stava aspettando proprio loro; Ginger si voltò a sua volta verso il marciapiede e constatò che il figlio più piccolo non si era sbagliato... Purtroppo.

Perfetto, era costretta già a dare inizio alla recita.

Perché David era lì ad attenderli? Voleva fare bella figura? Era un tentativo di riscattarsi ai suoi occhi?

Beh, poteva pure lasciar perdere, era solo tempo sprecato.

"Ti senti pronta?" Pam le porse quella domanda solo perché i bambini erano già scesi dalla macchina per raggiungere David (Keith, da bravo fratello maggiore, aveva aiutato Demi ed aveva fatto attenzione che il più piccolo, a causa dell'euforia, non si facesse male), e lei si limitò ad annuire con la testa prima di slacciare la cintura di sicurezza e scendere dalla macchina; non avrebbe comunque potuto dare una risposta differente da quella perché ormai era troppo tardi per tornare indietro.

Empty Spaces; Pink FloydDove le storie prendono vita. Scoprilo ora