*15*

28 2 62
                                    

1976 Gennaio.










La relazione tra Carolyne e Roger era ufficialmente iniziata da poche settimane, ma alla giovane donna erano bastati pochi giorni per avere un'idea generale di quello che era il carattere piuttosto spigoloso del bassista.

Carolyne era riuscita a trovare un nuovo appartamento in cui trasferirsi, dal momento che aveva abbandonato per sempre la casa materna, e Roger la raggiungeva quasi sempre alla sera, quando se ne andava dagli Studi di registrazione, e le era sufficiente una sola occhiata per capire qual'era il suo umore ed il genere di serata che l'attendeva; non c'era mai stato nessun litigio acceso tra loro due, ma un paio di discussioni causate da un pessimo umore del bassista erano avvenute nel corso di quelle settimane.

Secondo lei, lui doveva imparare a lasciarsi scivolare addosso di più tutto quello che gli accadeva anziché prendere ogni cosa sul personale, come un'offesa, ma con altrettanta rapidità si era anche resa conto di quanto Waters fosse poco incline a seguire i consigli delle altre persone, e di come in alcuni casi arrivasse ad assumere degli atteggiamenti quasi infantili.

A Carolyne bastò vedere l'espressione sul volto di Roger, quando varcò la soglia d'ingresso del suo appartamento, per rendersi conto che aveva avuto una pessima giornata; la conferma ufficiale arrivò nel momento in cui lo salutò ed in risposta ricevette nient'altro che un basso grugnito, seguito dal giovane uomo che si lasciò cadere sul divano.

"Vuoi raccontarmi che cosa è successo?" gli domandò subito lei, dopo aver emesso un sospiro; per quella sera aveva prenotato un tavolo in un ristorante carino e raffinato, ma data la piega che la serata stava già prendendo, aveva la sensazione che né lei né Roger avrebbero mai visto quel tavolo.

"Non è successo niente"

"Ahh, no, non ci provare per l'ennesima volta, perché quella che ora hai stampata in faccia non è la faccia di una persona a cui non è successo niente. Magari preferisci parlarne da un'altra parte?" Carolyne provò ad ammorbidire il pessimo umore del giovane uomo posizionandosi dietro di lui e passandogli le braccia attorno alle spalle, e proseguì il discorso sussurrandogli all'orecchio destro "per puro caso, ho prenotato un tavolo per due persone in un ristorantino molto grazioso. Sono certa che piacerà molto anche a te"

"Dubito che possa piacermi, dato che odio uscire fuori a cena. Non possiamo mangiare a casa per una volta?"

"Se sei così ansioso di metterti all'opera, accomodati pure" commentò la giovane donna, indicandogli la cucina con la mano destra; abitava lì da diverse settimane, ma i fornelli erano ancora perfettamente lucidi e puliti, perché nessuno li aveva ancora utilizzati per cucinare qualcosa: Roger non era abile ai fornelli perché ai pasti ci aveva sempre pensato o sua madre o Judith, e lo stesso valeva per Carolyne perché in casa sua cucinare era compito delle donne di servizio.

La battutina di lei contribuì solo ad irritare maggiormente i nervi di lui.

"Non possiamo prendere qualcosa e mangiarlo qui, in tutta tranquillità? Dobbiamo uscire per forza? Sai quali sono i motivi per cui non mi piace uscire, quindi perché insistere?" ribatté il bassista, col volto ancora più rabbuiato; le ragioni per cui odiava recarsi in luoghi pubblici come i ristoranti erano direttamente collegati con il successo della band che era cresciuto in modo esponenziale dopo l'uscita di The Dark Side of The Moon: tutti loro non dovevano fare i conti solo con i fotografi che non conoscevano il concetto di privacy, ma anche con le insistenze dei fans; all'inizio ricevere così tante attenzioni da persone sconosciute poteva essere inebriante, ma una volta superata quella fase il piacere e l'eccitazione si trasformavano in irritazione, e Roger non riusciva già più a sopportare da tempo le persone che lo fermavano per un autografo o per una foto. Si irritava anche nel caso di una bella ragazza "e poi questa non è la serata giusta"

Empty Spaces; Pink FloydDove le storie prendono vita. Scoprilo ora