1-prologo

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Mamma posso giocare con Harry?" Chiese un Louis di 11 anni alla propria madre.

Johanna sorrise nel vedere la gioia negli occhi di suo figlio ogni volta che faceva il nome del suo migliore amico.

"Certo, ma fate attenzione quando attraversate" gli rispose Jay.

Louis sorrise ancora di più e dopo un 'grazie' corse fuori dalla porta, attraversò la strada e bussò impazientemente alla porta del suo migliore amico da ormai 5 anni.

Dopo un paio di secondi la porta venne aperta da Anne, la madre di Harry

"Oh, ciao Louis, sei qui per Harry?" Chiese Anne, anche se sapeva bene che la risposta sarebbe stata un'affermazione.

Louis annuì con un grosso sorriso sul volto, mentre saltava su e giù impaziente di vedere Harry.

Anne sorrise a quello e chiamò Harry. Dopo un paio di secondi un ragazzino di 9 anni corse fuori dalla porta e saltò addosso a Louis abbracciandolo.

"Lou Lou!" Louis rise nell'abbraccio e con le mani lo tenne da sotto le cosce per non farlo cadere

"Harry ed io possiamo andare a prendere un gelato e fare una passeggiata nel parco, Anne?" Chiese Louis alla madre del riccio.

Lei si guardò in torno, e "non è un po' troppo buio per uscire? Non potete andarci domani?" Disse un po' riluttante

"Mi prenderò cura io di Harry, promesso" disse Louis con ancora inbraccio Harry "per favooooreee" continuò facendo la faccia da cerbiatto che sapeva funzionava sempre

Anne sembrava riluttante, ma alla fine accettò e i due ragazzini saltarono per la gioia.

Louis mise per terra Harry quando sentì che non c'è la faceva più, e insieme iniziarono ad incamminarsi verso la gelateria.

Nella via per la gelateria, Louis intrecciò la sua mano con quella di Harry, ma Harry la levò in poco tempo.

Louis aggrottò le sopracciglia, si girò verso Harry e "cosa c'è che non va?" Chiese

"I miei amici dicono che due ragazzi non possono prendersi per mano" disse alzando le spalle e facendo il muso

"E perché lo dicono?" Chiese di nuovo Louis

"Non lo so. Ma dicono che gli amici non lo fanno" rispose.

Louis sospirò e riprese la mano di Harry, ri-intrecciando le dita

"Beh, noi lo facciamo, e poi non sono affari loro" disse Louis.

Harry lo guardò e poi annuì, dandogli un bacio sulla guancia. Louis sorrise al gesto, ed arrivarono nella gelateria dove andavano sempre.

Ordinarono ognuno il proprio gelato, e andarono al parco. Un parco abbandonato che era lì vicino. Ci andavano molto spesso, visto che non c'era mai nessuno. Era un po' malandato e un po' buio, ma a loro piaceva.

Quando arrivarono al parco, ancora mano nella mano, avevano appena finito il gelato, e si sedettero sull'erba.

"Il prossimo anno vai alle medie Lou Lou" disse Harry "sei grande"

Louis sorrise ed annuì impaziente

"E se ti fai altri amici? O una ragazza, e ti scordi di me?" Chiese Harry preoccupato

Louis girò la testa e puntò lo sguardo sul suo migliore amico

"Non mi dimenticherò mai di te piccolo" gli disse

"Non chiamarmi piccolo. Ho 9 anni!"

"Infatti sei piccolo" rise Louis "e poi, viviamo praticamente attaccati, giocheremo insieme lo stesso"

Harry sospirò e annuì "tieni" gli disse.

Louis guardò la sua mano, e vide che Harry gli stava passando un braccialetto fatto con gli scoobydoo

"Lo ho fatto per te" disse Harry con un po' di rossore sulle guance.

Louis sorrise a quella vista, e "grazie" disse mettendoselo in tasca.
"Vuoi farti il bagno?" Chiese Louis, indicando il piccolo laghetto che era ad un centinaio di metri da loro

"Non ho portato il costume" rispose Harry

"Neanche io" rispose Louis alzandosi in piedi "dai, spogliati"

"No Lou, mi vergogno" rispose Harry.

Louis ruotò gli occhi e rise, levandosi la maglietta

"Beh, io vado comunque. Te resta qui, ok?"

"Ma è buio qui, ed ho paura"

"Tranquillo, ci sono io, e poi, qualunque cosa, puoi venire a chiamarmi, ok?" Harry, esitante, annuì.

Louis finì di levarsi gli ultimi vestiti e si incamminò verso il laghetto, mentre Harry rimase nello stesso posto dove lo aveva lasciato il castano.

Louis entrò dentro l'acqua e rabbrividì alla sensazione di freddo contro la sua pelle, ma si buttò lo stesso, ridendo.

"Harry dai, vieni anche te!" Urlò Louis, in modo da farsi sentire da Harry. Il riccio però non rispose, e, dopo aver ruotato gli occhi, "avanti Haz, terrò gli occhi chiusi se ti imbarazzi tanto, lo giuro, ma devi venire, è bellissima!"

Ancora una volta, Harry non rispose.

Louis aggrottò le sopracciglia e si girò per puntare lo sguardo verso il posto dove aveva lasciato Harry, ma non c'era nessuno.

"Harry?" Lo chiamò urlando.

"Harry dove sei?"

Louis uscì dal laghetto e velocemente si rimise i vestiti addosso. Poi, si mise ad andare in giro, a cercare il suo amico

"HARRY!" Continuava ad urlare in continuazione, ma Harry non veniva mai.

Continuò a cercarlo, ogni secondo che passava si preoccupava di più. Poi un "LOUIS!" urlato lo fece fermare. Louis si mise a correre verso la direzione della voce che aveva riconosciuto come quella di Harry, ed arrivò fino ad una strada. Continuò a correre, fino a quando non vide un furgone rosso sfrecciare via, ma di Harry nessuna traccia.

"Harry!" Urlò ancora una volta. Lacrime che scendevano silenziosamente sulle sue guance all'idea che qualcosa sia potuta essere successa al suo Hazza.

Non sapendo cosa fare, Louis iniziò a correre verso casa del riccio, per vedere se magari era tornato a casa senza dirglielo. Non aveva un nesso logico, ma era l'unica cosa alla quale riusciva a pensare in quel momento.

Harry non era a casa sua, e dovette spiegare agli adulti cosa fosse successo, essendo lui troppo piccolo per sapere gestire una cosa del genere.

L'intera città -composta da soli 400 abitanti- iniziò ad andare in giro per le strade a cercare il ragazzino.

I giorni passavano e di Harry ancora nessuna traccia. Per le strade erano attaccati volantini con sopra la faccia del riccio, con sotto scritto 'missing'.

Louis da quel giorno non uscì da casa sua per giorni, settimane anzi. Si sentiva terribilmente incolpa. Sapeva che era colpa sua. Piangeva ogni notte, ogni mattina, ogni ora del giorno, pensando a come sarebbe andata se non avesse voluto fare quel bagno. Se non avesse lasciato Harry da solo. Era colpa sua. Era tutta colpa sua, e lo sapeva.

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Ok I'm back, hiii
spero vi piaccia, bye (are you bi?)

Trapped || LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora