9- symbol

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Harry sentì un forte dolore quando la sua testa andò a sbattere un'altra volta contro il muro. "Che cosa ti avevo detto fottuto stronzo?" Urlò papà addosso ad Harry, mentre la sua mano gli stringeva il collo così tanto da rendergli quasi impossibile respirare.

Harry gemette per il dolore e cercò di levare la mano dell'uomo dal suo collo, ma lui era troppo debole e papà troppo forte. "M-mi dispia-ce" balbettò Harry tra un respiro e l'altro.

"Non è vero" Urlò l'uomo, sbattendo Harry contro il muro un altra volta. Il riccio riuscì a sentire del liquido un po' denso scendergli sulla schiena, ed Harry suppose fosse sangue. "Perché lo hai fatto Marcel? Io ti amo, e te ami me!"

"Io ti- a-mo" disse Harry toccandogli il braccio amorevolmente, cercando di calmarlo. Il suo piano sembrò funzionare, visto che poco dopo papà lasciò la presa che aveva al suo collo, ed Harry cadde a terra tossendo, cercando di riprendere aria.

L'uomo lo prese per i capelli, obbligandolo ad alzate la testa e guardarlo negli occhi. Harry non si oppose, mentre la sua faccia era quasi interamente coperta di sangue. "Mi ami?" Chiese ed Harry annuì "allora, se mi ami veramente, usa Josh"

Harry lo guardò confuso, e "c-cosa?" Gli chiese.

"Possiamo usarlo insieme. Come simbolo del nostro amore" disse, ed in quel momento Harry capì il significato di 'usare.

Gli occhi di Harry si allargarono dallo shock, e no, non poteva lasciare accadesse. Era il suo compito in quanto maggiore prendersi cura di tutti loro, e loro non si meritano quello che stava passando lui. "A-amore- non credo sia una buona idea-"

"Aspettami qua, vado a prenderlo" lo interruppe papà, buttandolo per terra ed uscendo dalla stanza.

Harry gemette dal dolore quando toccò il pavimento, senza forze. Ma si disse che doveva alzarsi. Dopo molti problemi, riuscì a mettersi in piedi, ma ormai dei minuti erano passati, e papà era tornato con una mano stretta attorno al bicipite di Niall.

Niall sembrava terrorizzato, mentre puntava lo sguardo verso Harry, il quale si teneva in piedi perché era appoggiato ad un tavolo.

Anche se Harry non lo poteva vedere, sentiva il suo viso essere ricoperto da sangue, ed il suo intero corpo doveva, dovuto alle botte che papà gli aveva precedentemente dato.

"Ecco amore, ho portato Josh, adesso possiamo usarlo" disse l'uomo sorridendo, entrando nella stanza, trascinando con sé Niall.

Harry sapeva che l'uomo fosse pazzo, ma ultimamente stava peggiorando. Aveva rapito tre ragazzine in due giorni consecutivi. Ed Harry sapeva che quando papà 'usa' qualcuno, poi li 'purifica' pure, questo significava che l'uomo era disposto a rapire un altro ragazzino che prendesse il posto di Niall i pochi giorni. Stava impazzendo sempre di più, e quello non andava bene.

"Ma- amore" disse Harry zoppicando più vicino "non ce n'è bisogno, no? Ci sono io, puoi usare me, io non- non ti basto?" Chiese Harry facendo gli occhi dolci.

Niall guardò verso Harry con le sopracciglia corrucciate, come se stesse iniziando a capire di cosa stessero parlando, ma Harry cercò di non pensarci in quel momento. "Oh, no Marcel, amore mio, certo che mi basti. Io ti amo, ricordi?" Disse papà, lasciando il braccio di Niall ed avvicinandosi ad il riccio "pensavo solo che potevamo condividere questo momento insieme" disse mettendo le mani sulle guance di Harry e levando un po' di sangue che aveva su di esse.

"Allora lascia andare Josh" disse Harry "perché invece non usi me oggi, mh?"

"Ma amore, te sai che io non ti uso. Noi due facciamo l'amore, non è forse vero?" Chiese l'uomo guardando Harry negli occhi.

Il riccio ingoiò un groppone di saliva ed annuì "si, hai ragione, mi dispiace" lo assecondò con una voce calma e tranquilla, così da non farlo arrabbiare. "Allora perché non facciamo l'amore solo noi due, eh? Josh nel frattempo può badare a Chloe, Marta e Sophie" disse mettendogli le mani sui fianchi.

Lui sorrise ed annuì, dando un bacio ad Harry sulle labbra "si, mi piace questa idea" rispose.

Harry annuì e puntò lo sguardo verso Niall "Josh, ci lasceresti un po' da soli, per favore?" Chiese al biondo, il quale era rimasto a guardare la scena con orrore e disgusto. Niall lo guardò e scosse la testa. "Vai" mimò Harry con le labbra al suo amico, ma lui scosse di nuovo la testa.

"Che stai facendo ancora qui, Josh? Vattene" disse papà guardando Niall.

Harry riuscì a vedere la battaglia interiore che Niall stava avendo in quel momento. "Io.." il biondo si fermò e guardò verso Harry, il quale gli fece di sì con la testa "i-io non..."

"Josh, le bambine hanno bisogno di te" disse il riccio "Dovresti andare a controllarle"

Niall sospirò ed annuì sconfitto "io vado allora" sussurrò avvicinandosi alla porta. Guardò Harry un'altra volta con gli occhi tristi, prima di uscire definitamente e chiudere la porta dietro di lui.

Appena Niall chiuse la porta, papà si avventò sulle sue labbra e le sue mani andarono sul corpo del riccio.

Così andò la serata. Con papà che gemeva mentre usava il corpo di Harry come voleva lui, e quest'ultimo che faceva il possibile per non far uscire le lacrime, per fortuna, con successo.

Io giorno dopo, quando Harry si svegliò, Niall era nella sua stanza a fare avanti e indietro. "Niall?" Gli chiese mettendosi seduto sul proprio letto.

"Devi essere sincero con me" disse il biondo fermandosi e guardando Harry "assolutamente, e totalmente sincero"

"Che cosa c'è?" Chiese il riccio confuso.

"Cosa fa a te papà?"

Solo in quel momento Harry si ricordò di quello che era successa la serata prima, e che Niall aveva assistito a tutto. "Niente, Niall-"

"Non mentirmi!" Lo interruppe il biondo "lui non ti picchia solamente, non è vero? Lui ti... ti 'usa', non è così?" Chiese mimando le virgolette alla parola 'usa'.

Harry sospirò e si alzò in piedi "Niall, è mattina-"

"Harry, maledizione, rispondimi!" Urlò il biondo.

Ormai aveva scoperto tutto, non era stupido, ma oltre al fatto che Harry voleva proteggerli e non farli preoccupare, Harry non dice niente anche perché si vergognava di quello che papà gli faceva. Lo faceva sentire in imbarazzo. Per lui era imbarazzante dire che a 21 anni sei così debole che vieni violentato ogni giorno.

Harry stava cercando di inventarsi yna scusa, quando tre bambine entrarono nella stanza. Erano Chloe e le due nuove ragazzine, che aveva scoperto si chiamassero Blair e Sarah, e avevano entrambe 4 anni e mezzo.

Ognuna di loro aveva tra le braccia un vecchio e sporco peluche. "Hey, ciao piccole" le salutò Harry, così da interrompere quella scomoda conversazione. Il riccio prese le due gemelle in braccio e corrucciò le sopracciglia quando vide la guancia di una di loro "Sarah, che hai qui?" Le chiese toccando il segno viola bagnato dalle sue lacrime.

"L'uomo cattivo mi ha dato uno schiaffo" rispose piangendo, mettendo la testa sotto il collo di Harry.

"Cosa?" Chiese il riccio "che cosa è successo?"

"I-io gli avevo chiesto se potevo dormire con Blair, ma lui mi ha detto che non si chiama così e mi ha menato" rispose continuando a piangere.

"Oh, piccola" Esclamò Harry tringendo Sarah ancora di più, ed in quel momento capì. Non importa le conseguenze, lui li avrebbe fatti scappare.

Trapped || LarryWhere stories live. Discover now