7- you can make it

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-- 2 giorni prima--

Papà non stava scherzando quando aveva detto che lo avrebbero rifatto.

Niall, Ariel ed Harry si stavano preparando per andare con papà e prendere altre due persone. Papà ha detto che gli servivano più persone ad aiutarlo, visto che dovevano prendere più di una ragazzina. Chloe, comunque, è dovuta restare a 'casa', così che l'uomo poteva essere sicuro che gli altri non avrebbero fatto niente di avventato come scappare.

"Non voglio rimanere qui da sola, ho paura" Pianse Chloe mentre gli altri stavano per uscire dalla stanza di Harry.

Il riccio sospirò e disse a Niall ed Ariel di andare senza di lui. Loro annuirono e lasciarono lui e Chloe da soli. Harry si inginocchiò davanti alla ragazzina e le diede un piccolo abbraccio. "Stai tranquilla, ok? Papà non starà a casa, non co starà nessuno, nessuno potrà farti del male" le sussurrò all'orecchio per calmarla.

Lei fece un singhiozzo e si asciugò le sue lacrime "ok" annuì timidamente "dove sei stato ieri sera? Te ne sei andato"

"Ehm... solo in giro, tranquilla" mentì il riccio.

"Ma quando sei tornato stavi piangendo, io ti ho visto, ed eri nella stanza dell'uomo cattivo. Ti ha fatto del male? Ariel mi ha detto che lui vi picchia, ti ha picchiato?"

Harry sospirò ed accarezzò la sua guancia "torneremo tra poco, ok?" Lei sembrò spazientirsi per la mancata risposta, ma annuì lo stesso "Sai, per avere sette anni sei molto intelligente" le disse scherzando, scompigliandole i capelli. Lei rise allontanandosi, lamentandosi di quanto ci avrebbe messo per levare i nodi che sicuramente le aveva creato.

Harry sorrise ed uscì dalla stanza, così da raggiungere gli altri.

Una volta raggiunto gli altri, papà li fece uscire dalla casa dopo aver aperto molte porte, tutte chiuse a chiave. "Wow" sussurrò Niall guardandosi in giro "Non vedevo la luce del sole da anni" continuò a sussurrare.

Harry sospirò e seguì papà fino al furgone. "In fila ragazzi miei" disse l'uomo ai tre. Harry fu il primo a mettersi in fila, e papà gli legò una benda sugli occhi, così come fece successivamente agli altri due.

Salirono tutti sul furgone, ed Harry sentì il furgone partire. Ariel era aggrappata al braccio del riccio, stava tremando, mentre quest'ultimo strofinava la mano sulla gamba di Niall. Il biondo non stava tremando, ma anche se Harry aveva gli occhi coperti, riusciva comunque a sentire la sua paura.

Dopo pochi minuti il furgone si fermò e si sentì la voce di papà "potete levarvi le bende adesso" disse l'uomo.

Ognuno si tolse la propria benda, e quando papà aprì il portellone del furgone, Harry si accorse che non erano in quei soliti parchi abbandonati. "Dove siamo papà?" Chiese il riccio.

"Non sono papà per te, Marcel" lo rimproverò l'uomo alzando un sopracciglio.

Harry ingroppò un groppone di saliva, e "dove siamo... amore?" Balbettò, riuscendo a sentire gli occhi confusi di Niall su se stesso. Non aveva detto a nessuno della parte del 'amore'. Ariel non ci fece nemmeno caso, probabilmente perché aveva solo 11 anni per farne.

Harry cercò di scrollarsi gli occhi scrutatori di Niall e scese dal furgone seguito poi da Ariel e Niall.

Erano in una stradina buia e deserta, ma alla fine di essa si riusciva a vedere una piazza, piena di persone e bancherelle di tutti i tipi.

Harry si sentì a disagio attorno a tutte quelle persone. Erano quasi 12 anni che non vedeva così tante persone, era strano. "Perché siamo qui amore?" Chiese di nuovo.

L'uomo iniziò a camminare e i tre ragazzi lo seguirono. "Non avevo tempo per cercare altri parchi abbandonati, e mi mancano troppo la mia Marta e la mia Sophie, quindi ho deciso di venire qui" rispose "ci stanno tanti bambini in giro. Comportatevi bene, sapete cosa succede alla piccola Chloe se non lo fate, e sapete cosa succede a voi" avvertì i ragazzi con un tono minaccioso.

Diede a loro istruzioni su come cercare le nuove 'prede', dicendo che comunque non avrebbero mai dovuto lasciare il suo fianco. Non potevano nemmeno parlare a persone che non siano lui stesso o tra di loro.

Harry vide tantissimi ragazzini e tantissime ragazzine, correre in giro felici, ma non poteva scegliere. Come poteva scegliere a quale bambina rubare la vita? Non se la sentiva. Non ce la faceva.

Papà ad un certo punto si fermò, obbligando anche gli altri a fermarsi. "Le ho trovate, le mie bellissime bambine!" Esclamò felicemente.

Harry seguì lo sguardo dell'uomo e vide che era su due bambine, probabilmente gemelle, che stavano giocando insieme. Non avranno avuto più di 5 anni.

Più in là, Harry notò c'era una donna che stava parlando con un'altra donna, ma il suo guardo cadeva sulle due ragazzine ogni tanto, ed il riccio deduse fosse la madre. "A-amore" balbettò avvicinandosi all'uomo "non sono un po' troppo piccole? Dai, cerchiamone al-"

"No" lo interruppe papà "voglio loro" disse avanzando.

Harry guardò Niall non sapendo cosa fare "dobbiamo farlo, Harry" gli sussurrò il biondo.

Harry sospirò e guardò le ragazzine "sono troppo piccole" Esclamò malinconicamente.

Niall mise una mano sulla spalla sul riccio e la strinse "ne va della vita di Chloe e di tutti noi"

Harry guardò verso Niall ed annuì tristemente, quando un "sbrigatevi!" Detto da papà li fece uscire dai loro pensieri e i due ragazzi ritornarono vicino all'uomo all'uomo ed Ariel.

Papà aspettò che nessuno attorno a loro stesse guardando le bambine, si mise dietro di loro e le prese con le braccia da dietro, coprendo le loro bocche con le sue mani, così che non potessero urlare, e corse il più veloce possibile con loro in braccio, mentre cercavano di levare la mano dell'uomo dalla loro bocca, ma fallendo, ovviamente, perché erano troppo piccole per riuscirci.

Niall, Ariel ed Harry lo seguirono di corsa, mentre un enorme senso di colpa colpì il riccio quando in lontananza si riuscì a sentire le urla di una donna che chiedeva dove fossero le sue due figlie.

Papà aprì il furgone e buttò dentro le due ragazzine, seguite poi da Niall. Harry era il prossimo a dover entrare nel furgone, ma quando mise il primo piede nel veicolo, vide le facce terrorizzate con gli occhi rossi pieni di lacrime delle due gemelle, e gli si ruppe il cuore.

Che cosa stava facendo?

Era tutta colpa sua.

Niall guardò Harry, confuso dal tempo che il riccio ci stava mettendo per salire sul furgone, e scosse la testa quando vide l'indecisione nei suoi occhi "Harry" sussurrò il biondo.

Harry guardò Niall e "mi dispiace" mimò con la bocca, prima di puntare lo sguardo su Ariel, e "scappa!" Urlò alla ragazzina, prima di dare un pugno a papà.

Ariel si fermò sconvolta da quello che era appena accaduto, ma una volta realizzato, la ragazzina si mise a correre il più veloce possibile, lontano dal furgone e dagli altri.

Harry vide la figura di Ariel farsi sempre più lontana, quando sentì un forte dolore alla nuca e vide tutto nero. Cadde per terra, sussurrando un "Ce la puoi fare", prima di chiudere gli occhi e perdere conoscenza.

Trapped || LarryTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang