16- tell me first

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"Perché sei qui? Dovresti stare in una stanza a farti controllare" disse per l'ennesima volta Louis al biondo.

Niall alzò gli occhi al cielo e sbuffò "te l'ho detto, sto bene" rispose stanco "voglio vedere se anche Harry sta bene"

"Non stai bene. Cammini peggio di mio nonno, ed è morto" 

"Sai, quando Harry mi parlava di te pensavo che tu fossi una specie di persona perfetta. Ma invece sei uno stronzo e imbecille" Esclamò Niall.

"Io imbecille?" Chiese Louis "potrei arrestarti per offesa a pubblico ufficiale"

"Fallo, voglio proprio vedere" disse il biondo.

Louis stava per dire qualcos'altro, quando Anne uscì dalla camera con le lacrime agli occhi e si avvicinò ai due "è il tuo turno Louis" gli disse.

"Cosa? O-ora?" Chiese Louis impanicato ed Anne annuì. "Si, a-allora vado" balbettò alzandosi dalla sedia dove era seduto insieme a tutti gli altri.

Prese un bel respiro ed aprì la porta della stanza dove Harry era ricoverato. Il riccio era sdraiato sul letto con il viso e gli occhi rossi dovuti alle lacrime. "Hey ciao" disse la bassa voce di Harry.

Louis entrò definitivamente nella stanza e chiuse la porta dietro di sé. "Ciao, ehm.. hey" borbottò Louis sedendosi sulla sedia che era situata alla destra del letto. "Io- hai, ehm, parlato con i medici?"

Harry annuì e si guardò il corpo "ho qualche costola inclinata, un braccio rotto, qualche bruciatura sul corpo, qualche taglio che hanno curato e disinfettato e una gamba che papà ha gentilmente-"

"Markus" lo interruppe il liscio. Harry lo guardò con un cipiglio sul viso, dicendo un piccolo 'eh?' confuso "Markus" ripeté quindi "è questo il suo nome"

"Oh" disse Harry "Ehm, Markus allora" annuì.

"Io non riesco- non riesco a credere che tu sia- come- stai bene?" Chiese il liscio per poi darsi dello stupido mentalmente "certo che non stai bene, o non staresti in ospedale in questo momento, che domanda stupida che ho fatto, sono un coglione, mi dispiace-"

"Lou" Harry interruppe il suo blaterare "Sto bene. Va tutto bene"

"Lou" sussurrò Louis, ripetendo il vecchio nomignolo con il quale si chiamavano quando erano più piccoli "Haz, io- Dio, non hai idea di quanto tu mi sia mancato" Esclamò Louis mettendosi a piangere.

"Anche- anche tu" disse il riccio, piangendo anche lui "ti pensavo ogni giorno, o-ogni secondo che stavo lì dentro"

"Haz mi dispiace tantissimo" Pianse ancora più forte il maggiore "è tutta colpa mia, mi dispiace-"

"Louis smettila" lo interruppe il minore "sapevo ti saresti preso la colpa di tutto" disse ridendo "dodici anni e non sai cambiato molto Louis Tomlinson" scherzò "avevi 11 anni, eravamo entrambi troppo piccoli per pensare cosa sarebbe potuto succedere. E mamma mi ha detto come ti ha trattato dopo la mia scomparsa. Mi sono arrabbiato con lei, non doveva trattarti così di merda-"

"Ora dici le parolacce?" Lo interruppe Louis ridendo.

Harry sorrise ed alzò le spalle "alla fine ho 21 anni, no? Era arrivato il momento anche per me" rispose.

Louis si rattristì a quella frase. "Si, ma quella notte siamo usciti perché io volevo uscire con te. Sei rimasto da solo perché io volevo farmi quello stupido bagno, e l'ho fatto, anche se significava lasciare te da solo" disse tristemente "tutto questo è colpa mia"

"Lou" lo chiamò il riccio "te mi hai salvato la vita" Esclamò "e da quello che mi dice mamma, lo hai fatto anche fisicamente! Agente Tomlinson, eh?"

Louis rise, sentendo il sapore salato delle lacrime che erano nel frattempo scese dentro la sua bocca. "Già" annuì Louis, prendendo il distintivo e passandoglielo al riccio.

Harry lo prese in mano, e "Lou, io... non so leggere" sussurrò un po' imbarazzato "l'ultima volta che ho letto un qualcosa era dodici anni fa, e quando avevo nove anni non ero nemmeno molto bravo a leggere, quindi... mi- mi dispiace"

"Merda, scusami, non ci avevo pensato" Esclamò velocemente Louis, prendendo il distintivo "merda, non dovrei dire così tante parolacce. Cazzo, l'ho fatto ancora! Mi dispiace-"

"Me lo leggi tu?" Lo interruppe il minore ridendo.

Louis sorrise ed annuì "Ehm, agente Louis William Tomlinson, di grado 3, distintivo FBI, Federal Bureau of Investigation" lesse.

Harry sorrise, e "congratulazioni agente" gli disse felicemente facendo ridere il maggiore "Dimmi qualcosa di te"

"Di me?" Chiese stupidamente Louis.

"No, in realtà volevo mi parlassi del muro" rispose ironicamente il riccio "si, di te. Saranno successe delle cose in questi anni, no?"

"Si, scusa, era una domanda stupida" disse Louis ed Harry annuì dandogli ragione "vediamo... ti ricordi mia sorella? Lottie?" Chiese ed Harry annuì "beh, lei ora ha 18 anni, e non è più l'unica sorella che ho"

Harry alzò le sopracciglia stupito "davvero?" Chiese felice, mostrando le sue fossette.

Louis sorrise a quella vista ed annuì "si, mia madre ha sfornato due gemelline dopo che tu... sai... ehm, si chiamano Daisy e Pheobe, hanno 8 anni" spiegò felicemente "mia mamma non sta più con Mark. Adesso sta con un altro uomo. Si chiama Ian. Mi piace, è simpatico. Sono sue le gemelle. Oh mi sono trasferito a Londra quando ho compiuto 18 anni per poter iniziare i miei studi per poter diventare un agente. Sono due anni che ormai lavoro all'FBI, insieme a Zayn e Liam, i miei due migliori amici. Mi sono stati vicini ogni volta che piangevo la tua perdita, e diciamo che accadeva abbastanza spesso, ecco.."

Harry si guardò le mani ed iniziò a giocare con loro "wow" disse con un sospiro triste. "Mi sono perso tante cose" borbottò tra se e se "Jay? Come sta lei?"

"Oh, lei sta bene" rispose con un sorriso "sta in Canada ora, però. Si è trasferita lì qualche anno fa con Ian e le ragazze. L'ho chiamata, comunque. Ha detto che prenderà il primo volo per arrivare e vederti. Stava piangendo di gioia quando le ho detto di te. Non riusciva a crederci

Lui abbassò lo sguardo, e iniziò a giocare con le sue unghie "quando... quando pap-Markus" si corresse "quando Markus mi ha preso io... avevo paura. Tremavo. Non- non mi ricordo un solo giorno in questi 12 anni, che ho passato senza avere paura. Sono stato solo per qualche anno, poi arrivò unaltro ragazzo, si chiamava Edward, anche se Markus voleva lo chiamassimo Josh..." continuò "aveva 10 anni quando Markus lo portò in quel posto. Io ne avevo 12. Lui- lui morì quando aveva 15 anni, tre anni dopo. Markus lo uccise. Al suo posto portò un ragazzo biondo. Aveva 12 anni all'epoca. Era Niall. Il nuovo Josh. Quando avevo 13 anni arrivò una ragazzina. Aveva 10 anni. Si chiamava Mary, ma la dovevamo chiamare Chloe. Markus ha ucciso pure lei. Poi incontrai Mary, poi Ariel, e Chloe, e alla fine le due gemelle"

Harry alla fine del suo piccolo discorso stava piangendo ancora peggio di prima. Non che Louis era meglio, comunque.

"Ho sempre cercato di proteggerli. Tutti loro" continuò tra un singhiozzo e l'altro "quando papà si arrabbiava con loro, io cercavo di distrarlo, ma ho fallito, ed Edward, Mary, Daisy, sono tutti morti perché non sono riuscito a tenere papà lontano da loro" pianse "anche Ariel. O Chloe. O le sorelle... io ho aiutato papà a prenderle, perché avevo paura potesse fare del male a Niall o ad altri. Io ho messo tutte loro in questo casino, perché sono stato un codardo"

"Harry" sospirò Louis "se te non ci fossi stato, noi non saremmo stati in grado di trovare nessuno di voi. Te li hai salvati, Haz. In più, dici a me di non sentirmi in colpa, ma poi sei te il primo a prendersi tutta la colpa?" Chiese scherzando, mettendo una mano su quella del riccio.

Al tocco, però, Harry saltò dallo spavento e si levò. Louis levò subito la mano. "No" Esclamò Harry "puoi- puoi toccarmi, devi solo... avvisarmi prima, ok?"

"Haz, se non vuoi essere toccato, se hai paura, lo capisco perfettamente, tranquillo. Non ti tocco se non vuoi, davvero" lo tranquillizzò il maggiore.

"No" rispose Harry calmo "è solo che... ogni volta che qualcuno mi tocca, ho sempre paura che sia di nuovo papà, e-" Harry chiuse gli occhi maledicendosi mentalmente "Markus" si corresse. Harry sospirò e riaprì gli occhi "devi solo avvisarmi prima di toccarmi, tutto qui"

Louis annuì, e "Posso abbracciarti?" Chiese aprendo le braccia. Harry annuì sorridendo, così Louis lo strinse forte in un abbraccio.

Trapped || LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora