17- not your fault

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Harry e Louis interruppero l'abbraccio dopo minuti. "Haz?" Lo chiamò il liscio a bassa voce.

"Mhm?"

"Vuoi parlare di quello che ti è successo? Di quello che Markus ti ha fatto?" Gli chiese Louis

Il minore guardò le mani e sospirò. "No" ammise in un sussurro "non al momento, no"

"Va bene" rispose il liscio "non ti forzerò a parlare, prenditi tutto il tempo che vuoi, ok?" 

Parlarono per tanto tempo. Del più e del meno. Si dissero qualunque cosa gli passasse per la testa e di quello che Louis ha fatto negli ultimi anni.

Harry non aveva molta voglia di parlare. Louis capì il suo comnportamento, quindi parlò per la maggior parte del tempo il liscio, così da non angosciare troppo il riccio.

continuarono a parlare, quando Louis vide che l'orario di visita era quasi finito, e "Haz?" chiamò il minore

Harry lo guardò, e "si?" rispose.

louis sospirò e si grattò il retro del collo "senti, qui fuori ci stanno i genitori dei ragazi che sono stati con te in quel posto, che però non ce l'hanno fatta" iniziò il liscio a spiegare "volevano parlare con te. Sanno che sei stato insieme ai loro figli per tanto tempo, e sanno che hai sempre cercato di proteggerli per quanto possibile, e volevano ringraziarti. Non vedono i loro figli da anni, e non potranno mai più rivederli, quindi volevano parlare con te di loro" spiegò "ho detto che avrei chiesto prima a te se ti andava bene, quindi.. ti sta bene se li facio entrare?"

"ehm.." borbottò il riccio "te però resterai con me, vero?"

Louis sospirò e scosse la testa "no Haz, io- vorrei, ma non accettano più di un visitatore alla volta, mi dispiace" 

Harry sospirò indeciso, ma annuì lo stesso "te però resta qui fuori" disse e Louis annuì "e dì a loro che non voglio che si avvicinano a me. Se fanno solo un passo oltre quella linea" disse indicando una linea bianca colorata sul pavimento "se ne vanno e non entra più nessuno"

"Certo" disse Louis annendo "se fanno qualcosa di avventato o sconsiderato, sarò io a buttarli fuori"

"Allora falli entrare" sospirò il riccio.

Louis annuì ed usci dalla stanza. Andò verso i genitori dei ragazzini e disse loro che potevano entrare a patto però che seguissero le regole di Harry e che parlino con lui con cautela. Tutti loro accettarono ed uno ad uno iniziarono ad entrare nella stanza.

Louis si andò a sedere su una sedia poco lontana dalla porta della stanza di Harry, vicino a Niall "te proprio non riesci a seguire gli ordini, mh?" chiese retoricamente al biondo.

Niall sospirò e lo guardò con uno sguardo arrabbiato "ho seguto gli ordini per sei lunghi anni, ora sono stufo di fare quello che un totale sconosciuto mi dice di fare" rispose a tono.

Louis sospirò ed annuì "come va con la schiena, comunque?"

"Alla grande" rispose sarcasticamente.

"Niall" lo chiamò il liscio "io- tutti voi avete detto che con Harry, Markus era più cattivo..." iniziò "la tua schiena è piena di tagli e persino Ariel aveva dei tagli di coltello sul corpo, quindi..." Louis sospirò chiudendo per qualche secondo gli occhi, e riaprirli subito dopo "cosa faceva ad Harry?"

Niall si guardò le mani ed iniziò a giocare con le dita "te l'abbiamo detto. I segni che ho io sulla schiena sono niente rispetto a quelli che ha Harry su tutto il corpo" rispose tristemente.

"non c'è altro?" chiese l'agente e Niall alzò le spalle "ti hanno detto il motivo per il quale Markus vi chambiava il nome?"

"si" rispose il biondo in uno sbuffo "voleva ricreare la sua famiglia morta in quell'incidente" disse "me lo ha detto l'agente Malik"

Trapped || LarryWhere stories live. Discover now