13- see you soon

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Harry sentì il furgone fermarsi e le porte aprirsi. La luce del sole gli entrò negli occhi, ed Harry fu costretto a richiuderli. "Scendi da questo dannato furgone" Sentì la voce arrabbiata di papà dire.

Harry cercò di alzarsi, ma non aveva abbastanza forze per farlo e cadde di nuovo. Papà si arrabbiò ancora ancora più, così prese Harry per i capelli e lo trascinò fuori dal furgone, facendolo cadere per terra.

Il riccio grugnì dal dolore, mentre la sua vista diventava sempre più sfocata. Riuscì però a capire di stare in un bosco, e che davanti a loro c'era una casa.

Harry sentì la presa per i capelli tornare, e l'uomo obbligò il riccio ad alzarsi. Lo spintonò fino alla casa, ed una volta aperta la porta, papà lo buttò oltre ad essa.

L'uomo prese di nuovo Harry per i capelli e lo trascinò fino ad una porta, la quale dava a delle scale che davano verso il basso, fino ad un altro seminterrato. Una volta aperta la porta, papà spinse il riccio giù dalle scale.

Harry pianse per l'enorme dolore che stava provando in quel momento, e si mise in una posizione a palla per terra, mentre si lamentava per il dolore.

Anche L'uomo scese le scale e lo raggiunse. Prese poi Harry per un braccio e lo trascinò fino ad un muro.

La sua vista si faceva nel frattempo sempre più offuscata, i suoi sensi se ne andavano sempre di più, e tante parti del suo corpo perdevano sangue ed erano gonfie.

Non aveva più forze. Non riusciva nemmeno a tenere gli occhi aperti, ma ogni volta che si sentiva le palpebre abbassarsi, Harry le riapriva subito, anche se solo quel movimento portava dolore.

Il riccio sentì un metallo freddo toccagli e circondargli i polsi. Girò quindi la testa di lato, e vide la figura sfocata di delle manette, attaccate ai polsi da una parte, ed al muro dall'altra.

"Adesso scopri cosa significa veramente mettersi contro di me, Marcel" disse papà, prendendo un paio di forbici ed avvicinandosi.

Harry chiuse gli occhi pensando che l'uomo lo volesse tagliare con quelle, ma, invece, non le usò per quello, ma per tagliarli i vestiti che portava addosso.

Tagliò in due prima la maglietta, levandogliela, lasciando così Harry a petto  nudo. Tagliò poi i suoi pantaloni, e alla fine i boxer, lasciandolo così nudo.

Lo fece girare e metterlo a pancia in giù, ed Harry sospirò dalla gioia. Non voleva tagliarli, ma solo fare una cosa che aveva fatto centinaia e centinaia di altre volte, alla quale ora ormai era abituato.

Papà si abbassò i pantaloni e le mutande, ed entrò velocemente e violentemente nel riccio. Fece male. Molto male. Più male del solito. Harry voleva urlare dal dolore, ma non aveva forze di fare neanche quello, quindi stette in silenzio e subì.

L'uomo continuò a giocare con il suo corpo, quando il riccio sentì un liquido scorrere tra le proprie gambe, e lì capì che aveva finito.

Harry non sapeva cosa quel liquido fosse. Non lo aveva mai capito, e papà non glielo aveva mai detto. Sapeva solo che quando quel liquido usciva, allora papà aveva finito.

Infatti, pochi secondi dopo, papà uscì dal riccio e lo obbligò a rimettersi a pancia in su, con la schiena attaccata al muro.

L'uomo prese Harry per i capelli, obbligandolo ad alzare la testa. Il riccio chiuse per pochi secondi gli occhi per poter riposare qualche secondo, ma dovette riaprirli quando sentì un qualcosa alla sua gamba.

E faceva male.

Tanto male.

Harry guardò la sua gamba e vide che conficcata dentro di essa, c'era un coltello. Papà prese il manico del coltello ed iniziò a muoverlo, facendo muovere la lama dentro la sua carne, provocandogli molto dolore.

Troppo dolore.

La sua vista si fece nera.

Non riusciva più a vedere niente.

Era arrivato il momento? Doveva morire?

Harry si ricorda che quando aveva 8 anni, sentì un detto. Il detto diceva che quando si è vicini alla morte, si rivivono tutti i momenti e i ricordi felici della tua vita. E, sapete, è vero.

Iniziò a vedere una serie di fotogrammi nella sua mente.

Rivide sua madre e le giornate insieme a lei. Suo padre e lui mentre giocavano a monopoli e si incavolavano perché uno dei due stava al verde. Rivide il cane dei vicini che veniva sempre da Harry per giocare con lui. Dio se amava quel cane.

Rivide lui.

Il suo migliore amico.

Rivide tutti i giorni che passarono insieme. Le litigate che facevano, ma anche le scuse che si davano pochi secondi dopo perché non erano capaci di tenersi il broncio per più di tre minuti.

Il fortino di cuscini che costruivano sempre vicino al divano a casa di Louis.

I suoi occhi.

Il suo sorriso.

La sua voce.

"Ma ho paura!"  Disse Harry "ho solo 5 anni LouLou"

"Hazza Bear dai! Ti prendo io, promesso" disse Louis.

Harry guardò in basso, e preso un bel respiro, si buttò. Louis, come aveva promesso, lo prese, ed insieme cadettero sull'erba ridendo.

"Visto, che ti avevo detto? È stato bello lanciarsi dal ramo?" Gli chiese Louis ridendo, ed Harry annuì felicemente.

Harry sorrise al ricordo che aveva appena visto. Due lacrime uscirono dai suoi occhi. Voleva asciugarsele, ma non aveva abbastanza forze per anche solo alzare il braccio.

Così continuarono a scorrere sul suo viso, diventando sempre più rosse a costo di assorbire il sangue che era sulla sua faccia, prima di scendere fino al mento e cadere sul suo petto.

Si accorse a mala pena che nel frattempo papà si era spostato e messo davanti a lui. "Stai per essere purificato Marcel" gli disse a denti stretti "stai tranquillo però. Ti ritroverò, e potremmo ricominciare una famiglia tutta nostra. Insieme ai nostri bambini. Adesso non ci sono più, ma li ritroveremo, stai tranquillo" disse alzando un altro coltello in aria.

"T-te sei pazzo" sussurrò Harry, anche se uscì come un borbottio, visto che non riusciva a parlare correttamente.

Papà fece una piccola risatina ed alzò ancora di più il coltello, pronto ad abbassarlo per poi dare il colpo di grazia.

Il colpa che avrebbe messo finalmente la parola fine alla sua sofferenza che stava andando avanti da ormai quasi dodici anni. "Ci vediamo presto, Marcel. Ti ritroverò, non preoccuparti" fu l'ultima cosa che Harry sentì dire, prima di sentire un grande dolore e perdere conoscenza.

Trapped || LarryOnde histórias criam vida. Descubra agora