10- let's go then

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"Ok, quindi, sai dirmi dove si trova più o meno l'abitazione dove eravate?" Chiese Louis alla bambina.

Alla fine Zayn aveva fatto una bella ramanzina ai genitori, e questi hanno accettato di far fare qualche domanda, a patto, però, che Ariel rimanesse sempre con loro. La rossa scosse la testa tristemente "no, mi dispiace"

"Ok, ehm... hai detto che vi ha portato con un furgone" disse Louis e lei annuì "Sai dirmi a che velocità andavate più o meno?"

"Ehm, non ne sono sicura, ma credo poco più lento di quanto va la mia mammina" rispose la ragazzina.

Louis alzò lo sguardo e guardò verso sua madre. "Viviamo in una cittadina, quindi andiamo più o meno sempre a 50 all'ora"

Louis annuì e lo scrisse sul taccuino "per quanto tempo più o meno siete stati sul furgone?"

Lei sembrò pensarci, quando "Hazza Bear stava contando" quasi urlò "non lo so perché, ma ha iniziato a contare quando il camion è partito. Ha contato fino a 352"

"Sono poco meno di 6 minuti" disse Zayn facendo un rapido calcolo. "In 6 minuti fai 7 chilometri se vai a 50 all'ora" borbottò.

"Ok, Zayn, vai da Garcia e chiedile di fare una mappa e di farci un cerchio con un raggio di 10 chilometri, con il punto centrale che coincide con la piazza dove sono state rapite le gemelle, ok?" Domandò il liscio. Zayn annuì e se ne andò. "Sai dirmi qualcos'altro? Qualsiasi cosa" Chiese poi tornando ad Ariel.

"Ehm... era un seminterrato, credo" rispose incerta "Era molto grande, ma era sotto terra. Ne sono sicura perché non c'era mai luce"

"Grazie, questo ci è molto utile" ringraziò Louis.

Il liscio si alzò per andare da Zayn, quando "aspetti" disse la madre di Ariel, fermandolo. La donna si girò verso la figlia, e "piccola, ti ricordi il gioco che facevamo sempre noi?" Le chiese.

"Il gioco delle targhe!" Esclamò la ragazzina felicemente.

La donna annuì velocemente "si, quello. Lo fai ancora?"

Ariel annuì con un sorriso "si mammina, è dovertente" rispose.

"Ariel ed io facevamo sempre un gioco. Quando andavamo ingiro guardavamo tutte le targhe delle macchine che c'erano per strada e cercavamo una targa che somigliasse a quella nostra" spiegò la donna a Louis, prima di guardare di nuovo sua figlia "ti ricordi la targa del furgone?"

"Si... vi serve?" Chiese Ariel e Louis annuì "EK 473 NX" rispose, e Louis annotò quella marca sul quadernino.

Louis ringraziò un'altra volta e corse nella camera computer, dove trovò Garcia, il loro 'nerd', e Zayn. "Hey" disse loro entrando nella camera "trovami questa targa" ordinò a Garcia, passandogli il taccuino dove sopra c'era scritto il numero.

Lei lo guardò con odio, ma stesse zitta e lo fece "vediamo un po'.." borbottò scrivendo qualcosa al computer e leggendo i file che si erano aperti neo frattempo "appartiene ad un certo Marcel Gerard, morto 13 anni fa in un incidente, insieme ai suoi figli. Potrebbe essere questo?"

"Si!" Urlò Louis "è questo! Puoi localizzarlo?"

Lei scosse la testa a quella domanda "il furgone è vecchio, non ha un localizzatore che posso tracciare, mi dispiace" rispose.

Louis grugnì, quando Zayn gli diede una pacca sulla testa "siamo due idioti" borbottò il pachistano. Louis lo guardò con uno sguardo confuso, e "Garcia, guarda se Marcel ha delle case intestate a suo nome" disse, e, oh... si, erano due idioti.

Come avevano fatto a non pensarci prima? Louis si autoblicenzierebbe solo per questo, se solo potesse.

La donna scrisse qualcosa al computer ed annuì "ha tre case intestate a nome suo" rispose.

"Quante nell'area che ti ho chiesto di delineare?" Chiese Zayn guardando lo schermo.

Lei scrisse qualcosa, e "ce ne stanno due in quell'area" rispose.

Louis sospirò di gioia e sbattè le mani "Ok, andiamo" disse uscendo velocemente dalla stanza.

Louis sentì Zayn seguirlo e borbottare qualcosa. "Dove staresti andando?" Chiese il pachistano.

Louis si girò verso il suo amico con un cipiglio confuso sul viso "dove credi stia andando?" Disse retoricamente.

"Ti serve un mandato"

"No, non devo fare irruzione od altro" rispose il liscio ricominciando a camminare.

Zayn alzò gli occhi al cielo e lo seguì "bene, quindi vai lì, e se lui è il nostro uomo? Aspettiamo un mandato e nel frattempo lui scappa, è questo il tuo piano?" Gli chiese ironicamente.

Louis si fermò e sbuffò. Aveva ragione. Aveva fottutamente ragione. Non potevano rischiare così tanto. Non potevano rischiare scappasse. Così, annuì sconfitto, e si incamminò verso il suo ufficio.

Chiesero un mandato, ed ora lo stavano aspettando nella stanza di Louis, insieme a Liam e Zayn. "Cosa farai se è davvero lui?" Chiese ad un certo punto Liam. Louis si girò verso il suo amico con le sopracciglia corrucciate "intendo Harry. Cosa farai se è davvero Harry?"

Louis chiuse gli occhi ed appoggiò la schiena alla sedia sulla quale era seduta, sospirando "io... probabilmente piangerò?"

Zayn fece una piccola risata, e si guardò le mani "Sai, non ci racconti mai di lui" disse poi guardando Louis.

Il liscio sospirò, sapendo che era vero. Sapevano quello che era successo, ma Louis non riusciva comunque a parlare di Harry. I ricordi gli facevano troppo male.

"Aveva tanti ricci castani" rispose Louis aprendo gli occhi e guardandosi il braccialetto al polso "gli occhi del verde più bello che possa esistere. Ti ci potevi perdere dentro. Era gentile e simpatico, e si preoccupava sempre degli altri, anche se al tempo aveva solamente 9 anni.." continuò "sapete, avevo una cotta per lui" disse ridendo.

"Si?" Chiese Liam con una voce calma ed un piccolo sorriso sul volto.

Louis annuì e sospirò "era una di quelle cotte che ti prendi quando sei ragazzino" disse "non significano niente, non è amore, ma io la avevo lo stesso" disse con un leggero sorriso sulle labbra, mentre i ricordi di Harry gli tornavano nella mente.

Una lacrima solitaria scese sulla sua guancia e si rimise a giocare col suo bracciale. "Pensi che sia davvero lui?" Chiese poi Zayn.

Louis sospirò ed alzò le spalle "tutto corrisponde a lui, ma... non lo so" rispose sbuffando "io non- non riesco a metabolizzare quello che sta succedendo. Non vedo Harry da quasi dodici anni, non ho sue notizie da quel giorno, ed il pensiero che possa rivederlo è... strano. È surreale"

"Ma non impossibile" puntualizzò Liam.

"Si, lo so, lo so, ma..." Louis alzò lo sguardo dal bracciale al suo amico e sospirò "adesso avrebbe 21 anni. 21, Liam" ripeté puntualizzando il 21. Se è lui, è cresciuto in un ambiente di terrore. Non l'ho visto crescere, ed ora potrebbe essere totalmente cambiato, e io non lo so, perché non ero lì" disse "Markus rapisce i bambini nei parchi abbandonati quando sono da soli. Harry quel giorno era con me, ma mi sono allontanato, e Markus lo ha preso pensando che stesse da solo... Harry ha perso la sua infanzia per colpa mia" borbottò tra se e se.

Zayn sospirò e si mise vicino a Louis, mettendogli una mano sulla spalla "avevi undici anni, Louis. Non dartene la colpa, perché non la hai. Il colpevole qui è Markus, nessun altro"

Louis sbuffò e scosse la testa, guardando il basso. In quel momento, Smith, un altro agente, aprì la porta dell'ufficio velocemente, con un foglio in mano "il mandato!" Disse ansimando per colpa della corsa che aveva appena fatto.

Tutti e tre si alzarono velocemente dalla sedia ed uscirono dalla stanza "Andiamo allora" borbottò Zayn.

Trapped || LarryWhere stories live. Discover now