12- it's you

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Louis e gli altri arrivarono davanti ad una delle case, e, senza bussare, sfondarono la porta ed entrarono. Degli agenti andarono a controllare la casa, mentre gli altri, compresi Zayn, Liam e se stesso, andarono verso la cantina.

Appena la trovarono, dovettero aprire varie porte per entrare, ma ce la fecero e scesero gli scalini che c'erano.

Il seminterrato era come un secondo appartamento. C'erano tante porte che conducevano a tante camere. Ogni agente prese una camera ed ognuno entrò nella propria.

Louis aprì la stanza con la pistola in mano, e, dopo essersi assicurato che non ci fosse nessuno, abbassò l'arma e si mise a guardare la camera.

La camera era molto spoglia. Aveva solo un letto trasandato ed un tavolino. Quando Louis si avvicinò al letto, notò delle incisioni sul legno.

C, A, N, B, M, E, D e H

H

I respiro del liscio gli si bloccò in gola, mentre le sue dita andarono a sfiorare le incisioni. "Harry" sussurrò.

Louis spostò lo sguardo e vide, sempre intagliate nel legno, tante lineette. Come quelle che fanno i carcerati sul muro. Non si mise a contarle, ma potè dire che erano più di 2000 linee, visto che il letto e gran parte del muro erano incise.

Louis continuò a guardare quelle linee, quando scosse la testa ed uscì dalla stanza "trovato qualcuno?" Chiese il liscio ad alta voce.

"No" rispose Zayn uscendo dalla stanza che aveva deciso di esaminare "ma ci stanno delle pozze di sangue qui"

"Anche in questa" disse poi Liam uscendo da un'altra stanza

"Ed in questa" Esclamò un'agete della quale Louis non riusciva a ricordarsi il nome.

Louis corrugò le sopracciglia e ritornò dentro la sua stanza. Solo in quel momento notò le grandi chiazze di sangue sparse sul pavimento e gli si formò un nodo alla gola. "Abbiamo sbagliato casa?" Chiese Zayn avvicinandosi al liscio.

Louis sospirò e scosse la testa "No, è questa, ne sono sicuro" rispose passandosi una mano tra i capelli

"Agente Tomlinson!" Lo chiamò un altro agente, il quale corse verso di lui con un telefono in mano "la centrale ha chiamato, dicono che ad una centrale di polizia qui vicino ci stanno delle ragazzine ed un ragazzo che sono appena arrivati... le ragazzine sono quelle scomparse"

"Ma che diavolo sta succedendo" borbottò Louis tra se e se, uscendo velocemente da quella casa e guidando verso la centrale di polizia dalla quale li avevano chiamati, seguito da altri agenti.

Una volta arrivato alla centrale, Louis fu mandato in una stanza, e non appena entrò, notò subito le tre ragazzine appena scompare, ed il ragazzo che era insieme a loro.

Il ragazzo avrà avuto sui diciotto anni, aveva i capelli biondi e gli occhi azzurri. Louis si guardò in giro, ma oltre a loro non vide nessuno, e sospirò. "Hey, ciao, posso sapere il tuo nome, per favore?" Chiese Louis al biondo.

Niall alzò gli occhi dal pavimento e guardò Louis con un po' ti paura "Ehm, N-Niall Horan" rispose.

"Agente Tomlinson" si presentò Louis allungando la mano verso il biondo, anche se dovette riabbassarla di nuovo quando capì che lui non l'avrebbe stretta.

"Aspetti, ha detto Tomlinson?" Chiese Niall, e Louis annuì "quale è il suo nome?"

"Louis" rispose il liscio tranquillamente.

Niall lo guardò stupito ma scosse la testa "No, non è lei, non può essere lei" sussurrò.

"Non posso essere chi?" Chiese Louis.

Niall sospirò ed abbassò di nuovo lo sguardo "Harry mi ha detto di cercare un certo Louis Tomlinson" rispose aspirando "ma di sicuro non è lei, non può" il fiato di Louis si bloccò in gola, e Niall lo sguardo preoccupato "signore, sta bene?" Gli chiese.

Louis scosse la testa ed annuì "si si, io- come avete fatto a scappare?" Chiese.

"Harry, lui-" Niall chiuse gli occhi e prese un bel respiro, prima di riaprire gli occhi e guardare verso l'agente "dovete trovarlo... per favore" disse come in un pianto "Harry ha avuto una vita difficile. Era quello trattato peggio tra tutti noi, ma, nonostante questo, ci difendeva sempre e trovava sempre un modo per portarci fuori dai guai" continuò "un giorno avevo fatto cadere il latte, e papà stava per farmi un pugno, ma Harry si mise davanti e lo prese al posto mio. Se siamo riusciti a scappare è grazie a lui, ma ora è ancora in più pericolo, e... vi prego, vi scongiuro, trovatelo"

Louis gli fece un piccolo triste sorriso e gli mise una mano sulla spalla, ma la dovette togliere quando Niall si allontanò spaventato dal gesto. "S-scusi" disse il biondo.

Louis scosse la testa, e "non ti devi scusare" lo rassicurò e Niall annuì "lo troveremo" gli disse "abbiamo chiamato i tuoi genitori" Esclamò con un sussurro.

Lui lo guardò con gli occhi aperti "i miei genitori" sussurrò, più a sé stesso che agli altri.

Louis gli sorrise ed annuì "scommetto ti siano mancati" Niall non rispose. Non fece nemmeno un piccolo cenno, ma Louis capì che probabilmente era per lo shock del momento.

In quel momento Anne entrò nella stanza, e Louis sorrise avvicinandosi alla donna "Niall, vorrei presentarti una persona" gli disse "Anne, questo è Niall. Niall, lei è Anne. Anne Styles"

Niall alzò le sopracciglia stupito "Styles? Come-"

"Come Harry Styles" lo interruppe Anne "te lo hai visto? Hai visto mio figlio, non è vero?"

Niall sbattè le palpebre più volte, non sapendo cosa dire. "I-io..." balbettò. "Tu sei sua madre?" Chiese e la donna annuì con le lacrime agli occhi "Harry mi ha chiesto di trovarti. Voleva che tu sapessi che ti vuole bene"

Anne si accasciò per terra, piangendo. Louis puntò lo sguardo su Niall, ma invece che sulla sua faccia, lo sguardo gli finì sul suo polso, dove vide un bracciale, identico al suo, identico a quello che gli aveva fatto Harry.

Andò verso il ragazzo, gli prese il braccio, non importandosi del fatto che appena lo toccò, Niall si spostò spaventato, e gli sfilò il braccialetto, portandolo sulle sue mani ed esamindandolo.

Non si accorsi nemmeno che Niall nel frattempo si era messo per terra, in posizione a palla, con le ginocchia piegate al petto e le braccia a coprire la sua testa, mentre stava piangendo e dicendo dei 'mi dispiace, mi dispiace' ripetuti.

Anne si alzò e corse dal ragazzo, e solo in quel momento Louis si accorse di quello che stava succedendo.

Il liscio si avvicinò al ragazzo, ma appena si mise a pochi centimetri da lui, Niall si allontanò ancora di più.

"Mi dispiace, non volevo, non farmi del male, per favore" Esclamò, piangendo e continuando a coprirsi la testa con le braccia

Louis si diede mentalmente dell'idiota e si avvicinò a lui, molto lentamente "Niall, guardami, mi dispiace averti spaventato, ma non volevo e non voglio farti del male" gli disse con voce calma

"E- e allora perché mi hai preso- preso il braccio?" Chiese tremando.

"Volevo solo prendere questo" gli rispose allungando la mano, facendogli vedere il braccialetto che gli aveva preso.

"E per-chè?" Gli chiese

Louis gli fece un caldo sorriso ed allungò il braccio dove aveva al polso legato il braccialetto identico che Harry gli aveva regalato quel giorno, mostrandoglielo. "Perché mi ricorda molto il braccialetto che mi regalò il mio migliore amico prima di venire rapito" gli rispose.

Lui guardò il braccialetti e guardò di nuovo l'agente "Sei tu" sussurrò.

Trapped || LarryWhere stories live. Discover now