CAPITOLO 167

460 33 80
                                    

«Lyra, da questa parte.» Sentii Thui bisbigliare, mentre mi dirigevo verso il lato opposto.

«Ho sentito qualcos- no, non di lì.»

Ma lo ignorai.

In quel momento, ciò che davvero mi preoccupava, non era l'Approvvigionamento, ma Rubyo.

O meglio, Nai Nai.

Non mi fidavo, per niente.

«Ho visto qualcosa.» Dissi.

Dopotutto non stavo mentendo. 
Avevo davvero visto qualcosa, solo che non si trattava di un animale come Thui poteva pensare.

«Di quel lato si sta già occupando Nai Nai.» Sentii alle mie spalle la voce di Thui farsi più vicina.

Appunto.
Era proprio quello il problema.

«Lyra.» Mi afferrò il polso.

Ora non bisbigliava più.
Né tanto meno stava più cercando di celare la sua presenza per non far fuggire gli animali.

Arrestai la mia avanzata

Non che potessi fare diversamente: non mi faceva male, eppure la presa di Thui era troppo salda per essere spezzata.

Mi voltai nella sua direzione.
Le iridi ambrate rivelavano delle pupille feline.

«So cosa stai pensando.» Mi fissò. «E ti chiedo di fidarti.»

Notando come non stessi cercando di opporre resistenza, mi lasciò andare il polso.

«Di chi, Thui?» Serrai la mascella. «Di te o di tua nonna?»

Così alto avrebbe facilmente potuto incutere timore, ma invece decise di rimanere calmo, docile.

Lo aveva sempre fatto.

«Quale differenza c'è?» Domandò.

Mi accigliai.

«Domani saremo una famiglia.» Continuò.

Abbassai lo sguardo.

«Hai ragione, scusa.» Sospirai. «Sono solo molto tesa.»

Thui stese il braccio nel tentativo di accarezzarmi la testa. «Posso cap-»

Un bramito.

Entrambi ci zittimmo, la mano di Thui ancora sollevata a mezz'aria.

Poi scattammo: il mio corpo basso tra l'erba, quello di Thui felino sui rami.

In un'altra occasione, in cui l'esito della caccia mi sarebbe davvero importato, sarebbe stato curioso scoprire come le nostre tecniche così diverse si sarebbero potute completare l'un l'altra.

Ma quella, probabilmente, sarebbe stata una cosa che avrei avuto modo di scoprire solo durante la guerra.

Strinsi l'erba nel pugno.

La guerra...

Era quello l'unico motivo per cui ora ero sul punto di sposarmi, eppure il ritorno di Rubyo me l'aveva quasi fatto dimenticare.

«Allora avevi davvero visto qualcosa...»
Il bisbiglio di Thui interruppe il flusso dei miei pensieri.

Ma non risposi.

E non tanto perché la risposta non sarebbe stata sincera, quanto perché qualcos'altro, in lontananza, aveva attirato la mia attenzione.

Un fruscio.

Eppure, dalla sua presunta posizione, non poteva trattarsi né del cervo che avevamo appena sentito, né di Rubyo, entrambi più avanti.

Indossai l'arco in spalla, estraendo il pugnale.

Royal Thief IIIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora