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- hyunjin's pov

«fa' come se fosse anche casa tua» chiuse la porta.
osservai l'appartamento con ammirazione, era piccolino, ma per niente male, anzi sembrava così accogliente.

era arredato in legno chiaro, e si alternava con tocchi di bianco e grigio che prevalevano sui mobili.

«è davvero carina» mi presi la briga di aprire persino le camere da letto per darci una sbirciatina, era tutto perfettamente pulito e in ordine, non sembrava qualcosa di incasinato; non sembrava la casa stereotipo di un adolescente in exchange.

«è tutto molto ordinato chris» ammirai, «sono contento che ti piaccia, non passo mai tempo qui, quindi prima di chiudere la casa la riordino sempre», mi portò un vassoio di dolci dalla cucina.

«oh- non ho molta fame non ti preoccupare» mi accomodai sul divano.
«non si sa mai, se ti verrà fame lo lascio qui» si mise al mio fianco e portò una mano sulla mia gamba; il mio cuore si fermò per due abbondanti secondi, porca puttana che bel tocco.
con la mano libera invece sgranocchiava qualcosa dal vassoio di tanto in tanto, e posso giurare che era attraente anche mentre mangiucchiava.

«mhh» mi compiacqui chiudendo gli occhi e stirando il collo. «in macchina mi stavi parlando un po' di te, dicevi quindi? sei stato a letto anche con delle donne giusto?» mi incuriosì.

«sì, un paio, ma fu parecchi anni fa», appena smise di mangiare si sbottonò la camicia, facendomi intravedere uno spicchio di paradiso.

non so cosa mi prese, sapevo che dovevo essere eccitante, sapevo che dovevo sedurlo; qualcosa in me comunque suggerì di sedermi sul fianco con le gambe accavallate, e mettere una mano su quella parte di pelle.

«e ti piacque?» sussurrai, il ragazzo riguardò i movimenti della mia mano prima di sorridere e rispondermi: «se mi fosse piaciuto adesso non saresti qui», spostò la sua mano sul mio sedere, dopo averla passata lungo il mio fianco.

«quindi è la tua prima volta vero?», annuì, «me lo dirai tu se vorrai che ci vada piano, okay?».

«veramente voglio che tu vada solo forte», lo lasciai sorpreso: «ne sei proprio sicuro?»

«sono qui per farmi scopare, non per ballare canzoncine per bambini o sbaglio?»

«sei sempre così stronzo?» sogghignò.

salì sulle sue gambe, e presto lo spogliai della camicia semiaperta che tanto mi infastidiva impedendomi il completo tocco.

mi guardò con un sorrisetto di soddisfazione, lo stava per fare con la persona giusta e ne era consapevole.

«ti piaccio vero?» gli chiesi oscillando col sedere sul suo membro.

«ci sai fare» ammiccò prima di mettere una mano tra le mie gambe, e muovendo le dita massaggiando la zona.

«sento il tuo buco, mi piace mi sta chiamando al suo interno: ogni volta che ci passo le dita mi chiede di sprofondarle dentro. ma sai una cosa? per farlo devo spogliarti», il suo pomo saliva e scendeva durante la sua entusiasmante predica tanto che non riuscivo a resistergli ancora per molto.

«non devi spogliarmi, i vestiti me li devi strappare direttamente di dosso» mi gettai sulle sue labbra mentre con le dita palpeggiavo i suoi pettorali, non riuscivo a fare a meno di immergere la sua lingua contro la sua, e di lasciare che mordesse la mia.

«andiamo di là baby» ci staccammo l'uno dall'altro e mi alzai subito dal suo corpo, seguendolo verso la stanza, voglioso di ricevere altri dei suoi comandi.

Strippers | changlixWhere stories live. Discover now