t w e l v e . 🔞

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- minho's pov

«allora ti avviso, voglio che sia la cosa più breve e rapida del mondo, quindi sbrighiamoci. a me basta fare lo schizzetto in matita, poi posso anche dipingere a casa» posai tutto ciò che avevo portato con me e presi il materiale che serviva per procedere come jisung aveva detto di fare.

ci eravamo incontrati a casa sua perché lui disponeva di uno studio apposito per la pittura, quindi: "sporcabile", con armadi colmi di materiale adatto, due finestre per far arieggiare, ed un muro panna per non confondere lo sfondo ed il soggetto.

ovviamente anche un divano, che ricoprimmo con un telo bianco per farlo sembrare più adatto al dipinto.

«abbellisci il divano, io vado in bagno a...» non capì bene cosa avesse detto alla fine, perché mentre ne parlava se ne stava già andando.

nonostante ciò, eseguì la richiesta e aggiunsi qualche corona di fiori e foglie sparse sul divano, facendo anche qualche piega al tessuto per renderlo leggermente disfatto.

finito ciò decisi di spogliarmi già, così da evitare polemiche col ragazzo per chi dovesse andare prima.

il punto è che appena tornò in camera ed io ero già nudo, lui lo era altrettanto...

«okay tu o vuoi farmi arrabbiare o sei stupido» si innervosì.

«pensavo fosse una buona idea ok? non avevo capito fossi andato a fare lo stesso, non credevo avessi bisogno di chiuderti in bagno per sfilarti tre indumenti», continuai: «e poi che problema ti fa?! ringraziami per non essermi inibito».

avanzò stufo verso di me che quasi mancavano una decina di centimetri per far toccare i nostri membri: «non mi fa nessun problema, solo che credevo mi avessi ascoltato, per me possiamo anche pitturarci in contemporanea».

«non pitturerò mai te che dipingi, non è questa l'idea che ho in mente. anche se non ne ho ancora una precisa, ma sicuramente non ti disegnerò con una tavolozza in mano!»

«va bene, puoi anche dirlo con calma però...in ogni caso, io un'idea già c'è l'ho, quindi mettiti sul divano in ginocchio a gambe aperte» mi posizionai come richiese quando cominciai a sentirmi troppo nudo e scoperto.

«proprio questa posizione?» provai a farlo ripensare a riguardo.

«sì, e magari se unisci i tuoi polsi e li poggi sulla tua testa, così è molto più sexy, e magari sta' meno inarcato» continuava a correggermi mentre intanto prendeva appunti in matita su tela, e disegnava la mia struttura.

esitò poi: «domanda a cui puoi anche evitare di rispondere per privacy: il tuo pene devo disegnarlo eretto com'è veramente in questo momento oppure come se tu non fossi eccitato a vedermi nudo?» ci rimasi malissimo quando me lo fece notare e subito abbassai le mani per coprirlo.

«jisung, falla finita ti prego. non so perché è alzato ok? non mi va neanche di parlarne, quindi fatti i cazzi tuoi».

«guarda che è carino, anzi, non sei neanche poco dotato, è la misura giusta».

«ok, ti ho avvisato, basta!» mi alzai dal divano, lo spinsi via, e gettai la sua tela per terra prendendone una nuova per me: «vai tu là! io lo farò dopo averti umiliato».

senza opposizione si andò a sedere, ed io gli diedi consigli su come mettersi: «no un po' più a destra, okay poggiati sul gomito però, il viso più verso il basso- no forse non hai messo abbastanza olio».

forse ero io troppo pretenzioso, ma lui non era in grado di fare nulla: «senti han, io non vorrei toccarti, è irrispettoso, quindi vedi di metterti in una bella posizione da solo entro fine giornata», quando si mostrò incapace, non so se di proposito o no, mi rassegnai all'idea di doverlo spostare con le mie mani.

arrivai quindi al divano, misi dell'olio tra le mie mani e cominciai a spargerlo nei posti che ritenevo più particolari del ragazzo: il petto vistoso, le clavicole, le spalle piuttosto muscolose ed il fianco scoperto...
era molto carino perché se lo lasciava fare, e mi piaceva questo. non si infastidiva per niente, anche se davo un tocco di troppo.

mi piacevano anche i suoi capelli ricci quindi misi un fiore tra di essi, così come ne incollai alcuni al suo petto ed intorno al collo.

mi allontanai un attimo per vedere se risaltava tutto ciò che mi sembrava giusto mettere in luce.
c'era qualcosa però che non mi convinceva...

«mh, allora, la professoressa ci ha assegnato questo perché vuole che ne venga fuori un concetto di nudità, e qui il nudo c'è, ma le gambe sono già piuttosto sovrapposte, non si nota neanche tanto il tuo...pene- quindi uhm, immagino di doverlo mettere in risalto in qualche modo», non era esageratamente grande, o almeno non quanto il mio, ma non mi andava di dirglielo, quindi diedi la colpa alla posizione delle gambe.

«beh allora, io non vorrei sembrare invadente, ma mi piace la posizione che hanno le tue braccia quindi non vorrei farti scomodare. ti spiace quindi se pensassi io a cospargerlo di olio? magari se non basta ci punterò anche uno dei piccoli faretti che hai, sopra».

«no va bene fa' come vuoi», appena mi diede il consenso che non credevo di ricevere, non sapevo bene come procedere.

con due dita lo tirai fuori dall'incrocio delle sue gambe, mi cosparsi le dita d'olio, ed impugnai il suo membro.
mi ci mossi sopra con due mani, non perché volessi eccitarlo, ma perché credevo che così si sarebbe lucidato prima.

d'un tratto cominciò ad indurirsi e leggermente uscire fuori del tutto, era così lento a farlo, che quasi mi ipnotizzava; inoltre sapere che si stesse compiacendo col mio tocco mi faceva massaggiare con più decisione.

«ah- minho-» gemeva mentre supplicava di smettere, forse il mio tocco era troppo pesante per la sua erezione.
si alzò e si mise seduto di fronte a me mentre scuotendo davanti alla mia vista la sua mano, cercava di distogliermi dal suo pene.

«mi-minho, o facciamo sesso, o la smetti prima che venga» ansimò.

jisung si rese conto del mio silenzio e mi baciò, senza esser ricambiato, per riportarmi al mondo reale.

appena realizzai la situazione, lo spinsi via da me e tolsi la mano da lì in mezzo, mi pulì le labbra schifato e mi arrabbiai col ragazzo: «ma che diavolo fai? mi stavi baciando?»

«pensavo volessi fare sesso con me, i-io non capivo il perché mi stessi segando...» ammise la sua perplessità.

non volendo assumermi le mie responsabilità e mi alzai dal letto, evitando l'argomento e cominciando il quadro...

Strippers | changlixWhere stories live. Discover now