t h i r t y n i n e . 🔞

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capovolsi il ragazzo sotto di me, lasciandolo con le gambe all'aria privo di mutande.

si sentì tanto scoperto che si coprì spontaneamente sebbene desiderasse lo sfondassi.
non me l'aveva detto, ma lo leggevo dai suoi occhi, quegli occhi che tendevano sempre di più a salire verso l'alto ogni volta che le mie dita passavano sul suo buco.

«c-chris- non riesco- d-due volte in un giorno- fa- fa male» tremò solo alla penetrazione di tre dita appena umide che scavavano sempre più in profondità nella sua fragile entrata che pulsava a tempo con i baci che cominciai poco dopo a lasciargli sul petto.

«durerà poco, il tempo di disinfettare col mio cazzo il buco in cui quello stronzo del mio ex ci ha infilato il pene, ed uscirò da te» appena parve volersi opporre nuovamente, salì sul suo corpo, mi tolsi la maglia gettandola via, e posizionai una mano sul suo collo.

«la puttana la puoi fare solo con me chiaro?» annuì deciso, tirò un sospiro, e per agevolarlo tolsi la mano dal collo.
«ti voglio più determinato piccolo» mi posizionai preciso vicino al suo buco e feci oscillare la cappella nel perimetro.

«l-lo sarò solo con te da ora in poi-» deglutì usando due mani per segarsi, cosa che gli impedì di fare bloccando i suoi polsi poco dopo.
«dillo meglio: cosa sarai da adesso in poi?» lo stimolai.

«d-da adesso in poi sarò solo la tua puttan- AH» gridò acutamente non appena lo penetrai mentre parlava, cominciai a spingere dentro di lui senza pietà, sentendo quanto quel culo fosse irritato ad ogni mia oscillazione.

«m-merda» si morse un pugno stretto per scaricare il dolore ed il piacere che stava avvertendo alcun tempo.

lo aiutai a bilanciare le sensazioni avvicinandomi ancora di più al suo corpo, e succhiando i suoi capezzoli.
«t-ti prego, v-vieni più presto possi-possibile...fa troppo male-mh» strinse i denti e gli occhi.

«ci sono quasi, tu supplicami» ansimai sul suo petto percorrendo le clavicole con la lingua.

«mh-ah cazz-» agitò i piedi all'aria mentre io usavo le sue gambe come una collana, e tenevo i suoi fianchi come una cintura.

presto divenne stretto, neanche il tempo di chiedergli l'ultimo favore, che avrebbe sporcato tutto.
«c-chri- christopher- basta ti prego, s-sai che avremo ancora altre mille o-occasioni per farlo» diede tutto sé stesso per non gemere parlando.

apprezzai lo sforzo, e lo zittì con la mia lingua evitandone ulteriori.

appena preso dal momento mi ritrovai a baciare verso il suo lobo, mi sentì di venire, ed il ragazzo mi stimolò ancora di più non appena ansimò a voce stridula: «non farò più sesso con changbin, scusa!» in contemporanea col suo gemito venni dentro di lui...

ma in contemporanea all'azione, felix entrò nella camera aprendo aggressivamente la porta, continuando a guardarci con un volto d'ira, importandosene del momento che stava osservando ed interrompendo.

«che cazzo ho sentito-» spalancò gli occhi. guardai hyunjin, non sapevo che cosa fare o dire, fortunatamente poco dopo changbin si tirò felix fuori dalla stanza con sé, ed io e hyunjin ne approfittammo per prendere tempo e riuscire a sistemare tutto.

[...]

- felix's pov

«ti prego felix fammi spiegare» mi tenne stretto il polso per non farmi allontanare da lui.

quando mi girai verso di lui ero già in lacrime, non riuscivo a smettere di sentir risuonare nelle orecchie quelle parole gridate da hyunjin.

«tu hai finto di amarmi stronzo, devi sparire dalla mia vita!» da quel momento le parole che uscivano dalla mia bocca non erano altro che cattiverie.

afferrai il suo braccio e lo staccai dal mio polso, lo spinsi via e mi incamminai dall'altro lato del salotto.

«ti odio, ti odio con tutto il mio cuore, sapevo fossi uno stronzo dal momento in cui hai messo piede nella MIA scuola!» ringhiai stringendo i pugni.
ogni volta che provava a ribattere, io aggiungevo altri insulti per coprire le sue scuse; non avevo voglia di sentirne neanche una.

«ti sei approfittato di me, l'hai fatto sin dall'inizio, da quando ti ho detto che ero gay non hai smesso un secondo di provare ad eccitarmi. ma coglione, scordati che dopo questa potrai anche solo sfiorare il mio corpo» mi sedetti sul divano affondando la faccia in un cuscino che portai sulle mie ginocchia.

«lixie io ti am-» lo interruppi:
«smettila di dirmi cazzate! tutto quello che fai è un'emerita stronzata, una fottutissima menzogna. allora chiudi quella cazzo di bocca, e nemmeno in un futuro prossimo mi devi definire fidanzato"», raccolsi con il pugno il cuscino, mi alzai con la testa da esso e lo usai per darlo addosso a colui che stava provando a sedersi vicino a me.

«stammi lontano, non voglio neanche più sentire il tuo nome di merda», lo spinsi nuovamente via, facendogli quasi perdere l'equilibrio.

nel mentre hyunjin uscì dalla camera un po' preoccupato: «non vorrei intromettermi ma-», gli impedì anche solo di fiatare.

«quanto a te, non ti voglio più vedere in vita mia, quale cazzo di essere normale si fa scopare dal ragazzo del suo migliore amico? mi conosci da una vita, ho fatto tante cose per te, e ti è bastato così poco per rovinarmela» mi alzai infuriato verso di lui, quando chan uscì dalla stanza e si rese conto che lo stavo prendendo a botte, provò a dividerci, prendendole anche lui.

«sei uno stronzo anche tu, un sottone di merda- ma non vedi che gli sono bastati due secondi a casa da solo per scoparsi un altro? non pensi che sia una puttana o guardi i lati negativi solo del tuo ex? perché non lo sgridi? quando hai incontrato seungmin hai fatto lo stesso?».

d'un tratto, vedendo che stava diventando impossibile trattenere l'odio e la rabbia in quel momento, mi venne spontaneo staccarmi da loro, gettarmi per terra e sfogarmi piangendo.

«un puttaniere, una puttana e un approfittatore, siete delle merde io vi odio tutti! a partire da hyunjin!» singhiozzai sempre più teso.

«eri l'amico di cui mi fidavo di più, per te ho fatto di tutto, ero sempre quello a chiedere scusa nei litigi perché non volevo perderti, ti ho sempre ammirato, PER QUALSIASI COSA. hai una vita bellissima, due genitori che si amano e che ti amano, a scuola vai benissimo, piaci a qualsiasi ragazzo tu voglia piacere...per una volta che avevo qualcosa che tu non avevi, sei stato in grado di togliermela, e comportarti da cagna quale sei!»

«e tu chan, mentre fumavamo fuori insieme non hai neanche avuto il coraggio di dirmi cosa tu sapessi già. ti sei finto amico, per poi scoparti il tuo ragazzo stronzo, e fingere che tutto fosse apposto».

alzai poi gli occhi dal pavimento, dalle mie mani che tremavano, e con tanta ira, osservai changbin:

«per me tu sei un uomo morto. eri ciò che amavo di più nella mia vita, adesso ciò che odio più di essa, mi fai odiare la mia esistenza più di quanto la detesti già. ero innamorato di te, ero follemente innamorato di te, e lo sono ancora. ma tu non fai altro che ridurmi come uno straccio, io non riesco neanche a dire quanto ti odi-» il ragazzo si accovacciò verso di me, fu l'unico che invece di guardarmi disperare, interagì con me.

provò a bloccare il tremore delle mie mani, e chiese ai due di lasciarci da soli...

Strippers | changlixWhere stories live. Discover now