t h i r t y t h r e e . 🔞

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[...]

- felix's pov

«mamma?! tutto okay?» dopo diversi tentativi col campanello, finalmente la donna si degnò di darci segni di vita facendoci sentire i suoi passi dirigersi verso la porta.

«mamma siamo io e felix, puoi aprirci?» chiese l'altro.

...erano 4 o 5 giorni circa che io e lui dormivamo assieme. brevemente i genitori la mattina dopo la festa non ci videro, così come quella sera in particolare, ma ci sentirono scopare-

ne parlammo quando poi nel pomeriggio tornammo da scuola, spiegammo di essere buoni amici, cosa che ormai mettevamo spesso in discussione tra di noi la sera.

che loro ci credettero: ne dubito, ma non demmo ulteriori spiegazioni e cominciarono ad accettare questa momentanea convivenza.

ero anche entrato in confidenza con suo padre, avevamo scoperto di avere degli interessi in comune proprio due giorni fa, e abbiamo passato del tempo a chiacchierare mentre binnie si faceva la doccia.

quell'uomo era tanto spontaneo quanto gentile, mentre quella donna mi puzzava parecchio, non mi sorprese che quando si decise ad aprire la porta, ne aprì solo uno spiraglio e tirò con sé solo changbin...

«mi scusi ed io?» mi permisi di chiedere, ma la porta mi venne sbattuta in faccia.

poggiai un orecchio alla porta, pregando di non sentirne un trambusto da dietro.

«ma perché l'hai chiuso fuori, levati e fammi aprire!» lo sentì arrabbiarsi.

«perché ti interessa così tanto di lui? perché ci hai fatto sesso non è vero?!» alzò i toni e gettò una cosa per terra, probabilmente lo zaino del ragazzo.

«ma che stai dicendo- siamo amici, lo sto aiutando a vivere lontano da sua madre finché non troveranno un compromesso».

«changbin, io sono tua madre, è meglio che tu mi dica la verità su tutto, altrimenti te la dirò io la verità che so!» ci fu un attimo di silenzio tra i due, quando lui la invogliò a portare avanti il suo discorso.

«felix ha litigato con sua madre ed è scappato di casa perché è gay, vero? e tu lo stai ospitando perché ci vai a letto, giusto? lo vedo che modi di fare ha, non mi piace che tipo di persona è, si comporta da cagna in calore».

«devi chiudere la bocca stronza!» che cazzo, non volevo neanche pensarci a quello che stava dicendo sua madre, peggio ancora quando sentì il rumore di uno schiaffo arrivare sulla guancia del ragazzo.

mi sedetti piano piano a terra alla porta, sentendomi così imponente in quel momento.

«io ho trovato questa polaroid changbin, era a terra in camera tua e se ti va di fingere anche con questa, e dire che non l'hai mai vista prima d'ora, puoi anche prendere le borse ed andare via di casa!»

sentì il ragazzo tirare su col naso, "ti prego dio fa' che non stia piangendo", non può provare tanto dolore a causa mia.
avevo scattato quella foto in un momento di noia, e sul momento non credevo avrebbe stampato-

se avesse detto la verità, ossia quella di non conoscere quella foto, avrebbe rischiato tutto per colpa mia.

«okay, pensala come vuoi, continua a pensare che io sia quel tipo di persona che va a letto con tutti anche se in quasi un anno di relazione con christopher non ho mai avuto rapporti con lui- se ti piace crederlo fallo...» riprese il respiro:

«...ma sappi che la verità è che mi sono innamorato di lui, e sto riprovando a trovare qualcuno che mi faccia stare bene. lui per ora è la persona giusta per me, e se sei così curiosa di saperlo, sì con lui ci ho fatto sesso, sia stamattina che l'altro ieri sera, e-ed anche tre giorni fa!»

«c'è bisogno che mi esprima?» disse la madre.

«vuoi non rivolgermi la parola per una promessa che non ho mantenuto? ma come cazzo facevi a credere di poter comandare su una cosa che mi è piaciuta per tutta la vita-» la donna non parlò più.

la porta mi venne aperta dopo un po' dal ragazzo che mi accolse a braccia aperte col viso rosso. «ho sentito tutto mi spiace tanto aver creato discussione» mi baciò.
«no non scusarti, non hai nessuna colpa se non quella di esserti innamorato di uno così ahah».
«di uno così sexy e dotato?» sorrisi accompagnato da dolci tocchi delle sue labbra.
«più o meno sì. io invece di un uomo così sexy e spazioso, che twerka benissimo» chiuse la porta e andammo in camera assieme evitando lo sguardo tagliente di quella belva.

«sono stanco morto» mi gettai sul letto.
il ragazzo avanzò verso di me mettendo una mano tra le mie gambe e sdraiandosi vicino a me: «già, stai lavorando duro per quell'esibizione, ma io sono sicuro ne varrà la pena».

osservai i movimenti della sua mano e lasciai che aprisse la zip del mio pantalone. «sai, parlando con mamma mi sono reso conto di tante cose riguardo il nostro rapporto, e mi chiedevo se tu mi vedessi come un fidanzato, dopo tutto quello che c'è stato tra di noi ecco...»

guardai il ragazzo sorridendogli, «mi imbarazza dirlo, avanti, dici prima tu!».
«macché mi hai detto cose peggiori a letto, a me qualsiasi risposta va bene» mi abbassò lentamente le mutande fino al loro arrivo sul bordo dei jeans, e cominciò a muovere le dita vicino al mio buco.

«dio-» gemei inspirando: «c-come faccio a dirlo se nel mentre mi seghi» strinsi gli occhi.

«nah, lo farò solo mentre risponderò io...» affondò le dita mentre parlò, provai a trattenermi mordendo le mie labbra con tutta la mia forza: «o-okay -d-dici».

«ieri sera ho detto a papà che sei il mio fidanzato, e che mi auguro di rimanere con te per altri cento anni», mugolai al suono delle sue parole che si univa a questa sensazione intensa che sentivo tra le mie gambe.

«c-cazzo sì, l-lo voglio anch'io t-ti giuro...an-n-ch'io ti vedo come il mio ragazzo- p-però non riesco a d-dirtelo se- mi-» il ragazzo sorrise a vedermi in pena in quel modo:

«dirmi cosa? piccolo, vai, non aver paura di dirlo» sforbiciò con malizia tra le mie gambe. «m-mi vuoi scopare vero?» strinsi gli occhi.

«mh, no, voglio che mentre ti tengo le dita in culo, tu abbia la forza di metterti a quattro zampe e prenderlo in bocca» accettai la sfida testando la sensazione, contorcendomi per compiere il comando e riuscendo ad arrivare con la bocca verso i suoi boxer ma lasciando il sedere dal lato del maggiore.

«mh che bravo» se la rise soddisfatto del mio lavoro, vantandosi di esser stato il primo ad usufruire del mio corpo puro.

la madre bussò alla porta ripetutamente poco dopo qualche gemito emesso un po' da entrambi, «changbin, dopo che avrai finito, prepara le valigie!»

Strippers | changlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora