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20/10, Sabato.


Se solo avesse potuto, Luigi sarebbe corso a casa di Mattia non appena gli era stato chiesto di farlo.

E invece non solo si era fatto troppo tardi, ma non ce l'avrebbe fatta neanche con tutte le sue forze.

Per questo motivo aveva dovuto aspettare il pomeriggio seguente per recarsi da lui, già psicologicamente pronto a ciò che lo aspettava: Mattia felice come non mai per aver passato un pomeriggio intero con Christian.

Eppure, quando arrivò a casa sua, Mattia sembrava tutto tranne che felice.

«Male lu, male, ecco com'è andata!» urlò non appena il suo amico gli chiese di raccontargli cosa fosse successo, «anzi, una merda, hai presente?»

«Perché?»

«Perché per miracolo sembrava che le cose stessero andando bene e lui che ha fatto? Ha avuto il coraggio di chiedermi quanti anni abbia mia sorella! E sai cosa ha fatto quando gli ho detto che è del '90? Ha sbuffato e ha imprecato perché è più grande di lui!»

Luigi corrugò le sopracciglia confuso, e avanzò lentamente verso di lui per sedersi sul suo letto.

«Ma come siete finiti a parlare di tua sorella, scusa? Ha visto delle foto?»

«Ma quali foto lu, quali foto...» sbuffò Mattia scuotendo la testa, «non sa neanche come sia fatta, ha visto il letto in più e quando gli ho detto che ho una sorella che va al college è impazzito.»

Il castano spalancò gli occhi di fronte a quella rivelazione e, guardando il letto vuoto nella stanza, scosse la testa.

«Questo è matto...»

Mattia non ebbe neanche le forze di difenderlo, e piegò le ginocchia per appoggiarvi su le braccia e nascondere la testa.

«matti...» lo chiamò Luigi posando una mano sul suo polso, «e dai, non sa neanche come sia fatta, magari se la vede non la trova così carina e...»

«A me non importa di quello che penserebbe se la vedesse, Luigi!» lo interruppe Mattia rialzando la testa, lasciando che l'amico tirasse un sospiro di sollievo nel notare che i suoi occhi non fossero lucidi. «Io sono arrabbiato perché lui è impazzito ancor prima di vederla, senza neanche sapere come lei sia fatta. Non ha neanche voluto sapere se fosse bella o no, ha chiesto di lei come se bastasse il fatto che sia una ragazza per volerla conoscere e magari arrivare a... quello.»

«Ah, quindi è questo il problema» intuì Luigi, «ti dà fastidio che si farebbe chiunque?»

«Qualunque ragazza, sì» annuì Mattia appoggiando una guancia su un pugno, «mi dà molto fastidio, e non per gelosia, ma per... invidia credo, perché... che palle» sbuffò nascondendo di nuovo la testa tra le braccia.

«Ti dà fastidio che ti piaccia un ragazzo morto di figa, insomma.»

«Che modo delicato di esprimerti» si complimentò Mattia senza alzare la testa.

Luigi rimase in silenzio limitandosi a stringergli il polso per dargli forza, finché non sbuffò togliendosi le scarpe per mettersi a gambe incrociate sul letto.

«Se vuoi posso dirgli che sei tu lo Zenzola migliore.»

«Luigi» si lamentò Mattia scuotendo la testa, «io sono serio. Non si tratta di essere migliore di mia sorella, sai quanto m'importa. Si tratta del fatto che lei ha una cosa che io non avrò mai. E poi non è una questione tra me e lei, ma tra me e... le ragazze in generale. È questo il problema.»

Luigi si morse l'interno della guancia quando glielo sentì dire, «quindi che hai intenzione di fare?»

«Ho intenzione di farmela passare, ovviamente.»

Red as the blood{versione zenzonelli}Where stories live. Discover now