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16/11, Venerdì.

«Su chri, alza quel culo dalla sedia e muoviti!»

Christian sbuffò rumorosamente quando si sentì chiamare in quel modo, «se me lo chiedi così, di sicuro mi muovo.»

«E dai...» insistette Alessandro spostandosi dalla porta per permettere ai suoi compagni di uscire dalla classe, «muoviti, altrimenti...»

«Non riesci a vedere cosmary, lo so» rise il più grande mettendo lo zaino in spalla, «sto arrivando.»

Alessandro gli afferrò il polso non appena Christian lo raggiunse, e si fece spazio tra i ragazzi che stavano scendendo le scale per arrivare il prima possibile all'uscita della scuola.

«La vedi?» domandò all'amico, guardandosi intorno.

Christian arcuò un sopracciglio trattenendo una risata, «e tu hai il coraggio di dire che non ti piace?»

«Ti ho già spiegato come stanno le cose. Andiamo, riesci a vederla?»

«No» gli rispose secco senza alzare la testa, non sforzandosi nemmeno di aiutarlo.

Alessandro non si accorse neanche del suo tono distante, troppo impegnato a trovare una ragazza dai capelli biondo platino nella folla.

«Piuttosto, vedi chi sta arrivando» lo chiamò Christian con un cenno del capo, indicando il portone della scuola.

Alessandro seguì il suo sguardo il tempo necessario per capire che si riferisse a Luca, per poi tornare a cercare cosmary come se niente fosse.

«Forse l'ho vista!»

«Chi?» chiese Luca raggiungendoli.

«Chi secondo te?»

«cosmasy?»

«cosmasy!»

Luca chiuse gli occhi ridendo sotto i baffi quando vide Alessandro arrabbiarsi per l'ennesima volta nel sentire quel nomignolo.

Doveva ammetterlo, lo sbagliava solo per infastidirlo. In realtà ricordava perfettamente il suo nome.

Poco dopo, anche Christian decise di dare una mano a Alessandro per trovare la ragazza.

Purtroppo però, invece di vedere una biondina con gli occhi verdi e uno zaino in spalla, vide un castano.

Quel castano.

Luigi.

«Che palle» imprecò tra i denti attento a non farsi sentire, voltandogli le spalle.

Era inutile negarlo: aver legato con Mattia non includeva che non pensasse più che quel tipo fosse matto da legare.

Gli bastò guardare Luca al suo fianco con la coda dell'occhio per capire che anche lui stesse pensando la stessa cosa, solo che, a differenza sua, lui non si impegnò minimamente per nasconderlo.

«Dio quanto non lo sopporto...»

«Chi?»

«Sta là cosmasy!» urlò Christian quando Alessandro domandò a Luca con chi ce l'avesse, affiancandolo per indicarla e aiutarlo a vederla meglio.

«E io che guardavo da tutt'altra parte!» rise il moro seguendo il dito dell'amico. «Vi prego, ma quant'è bella?!»

Luca arcuò un sopracciglio, confuso dall'atteggiamento improvviso di Christian. «Tanto» assecondò Alessandro.

«Hey bello, hai guardato abbastanza. È mia, l'ho vista prima io!»

«Cosa? Ma tienitela pure!»
Christian sogghignò a testa bassa nel vedere che Luca aveva momentaneamente spostato la sua attenzione su qualcos'altro, e aprì il pacchetto di sigarette che aveva tra le mani per fumare.

Red as the blood{versione zenzonelli}Where stories live. Discover now