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24/12, Lunedì.


Christian credeva di non poter essere più felice di così.

Erano finalmente cominciate le vacanze di Natale, non avrebbe più messo piede a scuola per le prossime due settimane, e sarebbe potuto andare da Mattia tutte le volte che voleva senza dover toccare neanche un libro.

In più, come se non fosse abbastanza, quel giorno era anche il suo compleanno.

Sì, Christian non poteva essere più felice di così.

Quella sera non avrebbe festeggiato con i suoi amici perché sarebbe stato con la sua famiglia, ma non aveva alcuna intenzione di rimanere a casa tutto il giorno.

E no, non intendeva uscire con luca e Alessandro.

Aveva altri piani, ecco.

Un piano.

Casa Zenzola.

Suonò il campanello di casa di Mattia più felice che mai impaziente che giulia gli aprisse, ma, a differenza delle altre volte, quel giorno non fu lei ad accoglierlo.

Fu una ragazza.

Christian non l'aveva mai vista.

Era poco più bassa di lui, i capelli chiari quanto i suoi occhi le superavano le spalle, e ciò che lui notò immediatamente era il fatto che fosse identica a giulia.

Anzi, era identica a Mattia.

Per questo motivo non ci mise molto per capire chi fosse.

«Ciao, sono la sorella di Mattia» si presentò la ragazza agitando una mano per salutarlo. «E tu sei...?»

Christian si pietrificò sul posto quando realizzò che quella che aveva davanti era la sorella maggiore di cui Mattia gli aveva già parlato una volta.

Quella che andava al college e che aveva tre anni più di lui.

Proprio lei.

«Ciao, sono Christian...»

«Ah, sei tu Christian!» esclamò la ragazza squadrandolo dalla testa ai piedi in una frazione di secondo.

«Ehm, sì, sono io. Sono un... amico di mat...»

«Vedi che Mattia me lo ha detto che non sei un suo amico» lo interruppe subito, trattenendo una risata.

Christian spalancò gli occhi di fronte alla sua sfacciataggine, e decise di dimostrarle fin da subito di non essere il tipo che si imbarazzava in quelle situazioni perché, se voleva, sapeva essere sfacciato almeno quanto lei.

«Oh, allora piacere! Io sono Christian, il fidanzato di Mattia» si presentò porgendole la mano, ricalcando la parola che sapeva le importasse di più.

«Ecco, ora sì che ci siamo! Piacere, io sono Flavia» rispose la più grande stringendogliela. «Mattia è in camera.»

«Perfetto» annuì Christian superandola.

Si fermò sul posto, però, quando le sentì dire: «comunque buona vigilia di Natale!»

Ah, sì, la vigilia di Natale.

Christian avrebbe tanto voluto dimenticarlo, ma la verità era che non poteva dimenticarlo.

Davvero, ci provava tutti gli anni, ma era sempre inutile.

Ogni anno lui era lì, felice come non mai e impaziente che tutti gli facessero gli auguri di compleanno, e il massimo che riceveva erano gli auguri per la fottuta vigilia di Natale.

Red as the blood{versione zenzonelli}Where stories live. Discover now