Capitolo 3

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I momenti peggiori della vita di Alyssa erano, senza dubbio, le ore successive al tempo trascorso con Zacharias

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I momenti peggiori della vita di Alyssa erano, senza dubbio, le ore successive al tempo trascorso con Zacharias. Le mancava così tanto, le mancavano il suo tocco, i suoi baci, le sue attenzioni, le sue parole. Purtroppo, però, Alyssa non poteva rischiare di far nuovamente arrabbiare i propri genitori, altrimenti avrebbero aumentato la sorveglianza su di lei e non avrebbe più potuto passare del tempo con Zacharias.

Mentre si preparava per andare a dormire, i pensieri di Alyssa erano proprio concentrati sull'uomo che amava. Sperava davvero che avrebbero trovato un modo. Lei non desiderava sposarsi con nessuno, neanche con Zacharias. Lui lo sapeva bene. Si amavano, si sarebbero amati per sempre, ma Alyssa non desiderava né un matrimonio né dei figli. Forse, se non fosse stata fin da piccola educata a quegli unici due scopi, avrebbe anche potuto prendere in considerazione quelle possibilità, ma la sua voglia di libertà avrebbe sempre vinto. Zacharias aveva accettato le sue condizioni, in fondo che importanza aveva un matrimonio? Si sarebbero amati allo stesso modo anche senza seguire una tradizione che aveva ormai perso il valore romantico. Alyssa tornò a ragionare su tutto l'amore che provava per Zacharias, su tutto l'affetto che lui le dimostrava. Si addormentò proprio così, con Zacharias nei pensieri e il sorriso sulle labbra.


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Venne svegliata da un urlo agghiacciante, che spezzò il silenzio e squarciò l'aria nella casa. Si tirò a sedere, confusa dal tepore che ancora la possedeva, e scorse dietro le tende la luna che brillava alta nel cielo. Era ancora notte fonda.

Si stropicciò gli occhi, scostando le coperte e alzandosi, rabbrividendo. La leggera vestaglia che aveva indossato per dormire non era abbastanza per ripararla dal freddo di quell'ora della notte.

Uscì dalla sua camera, sentendo delle voci lontane e concitate. Al piano di sotto, invece, sembrava esserci un silenzio tombale. Nel lungo e buio corridoio comparvero suo padre e Xavier, ognuno con una candela in mano. Apparivano preoccupati, il signor Deverton borbottava tra sé parole incomprensibili, mentre Xavier si limitava a seguirlo.

I due si accorsero di lei solo quando le passarono davanti per raggiungere le scale. Suo padre la guardò per qualche secondo, come se non riuscisse del tutto a capire che cosa ci facesse lì, poi le indicò severo la porta della sua stanza. 

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