Capitolo 14

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Quando aprì gli occhi, il dolore accumulato le crollò addosso in pochi secondi

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Quando aprì gli occhi, il dolore accumulato le crollò addosso in pochi secondi. Sbatté le palpebre un paio di volte, fino a che la vista si fece più nitida. Riuscì a comprendere di essere nella tenda che condivideva con Zach, ma l'entrata era chiusa e non riusciva a capire se fosse giorno o notte.

Nonostante il dolore in ogni parte del corpo, particolarmente accentuato negli arti, Alyssa cercò di mettersi seduta. Non appena accennò il movimento, tuttavia, fu costretta a rimettersi sdraiata. Prese lunghi respiri, cercando di calmare la sofferenza che quei brevi secondi le avevano causato.

Qualche imprecisato momento dopo, mentre ancora storceva il naso dal dolore, Jenna e Monique giunsero nella tenda. Portavano del cibo ancora fumante, oggetti indefiniti che sembravano unguenti e una coperta, sembravano preoccupate. Non appena la videro sveglia, si gettarono a terra accanto a lei. Alyssa si trovò in pochi secondi seppellita tra i capelli biondi di Monique, che la stringeva con affetto ma attenta a non farle male.

Dopo qualche secondo, Jenna diede un paio di colpetti gentili sulla spalla della fidanzata, invitandola a lasciare che Alyssa respirasse, e si mise accanto alle due. Jenna si raccolse i capelli azzurri in una coda alta, così da essere più libera nei movimenti, e prese alcuni unguenti tra quelli che avevano portato.

«Brucerà per qualche secondo» le spiegò mostrandole un unguento dal colore tendente al giallo. «È fatto con piante piuttosto rare provenienti da Junkoo».

«Credevo che la capitale non amasse condividere con il resto dell'Impero i propri segreti nella medicina» osservò Alyssa, lasciando che le ragazze l'aiutassero ad appoggiare la schiena contro alcuni cuscini.

«È così, ma alcuni di questi medicinali sono utili per guarire ferite causati dai Seguaci, così i Donatori assegnati a Junkoo fanno in modo di farceli avere tramite un trasporto clandestino di varie merci» spiegò Monique, aiutando l'altra ragazza a preparare quanto necessario per aiutare Alyssa.

«È grave?» domandò la diretta interessata, scrutando i volti preoccupati delle proprie amiche.

«Farà male per un po'» le confidò Jenna incapace, forse, di mentirle su qualcosa di una tale importanza. «Ma non sono abrasioni permanenti e questa esperienza non ti causerà alcuna cicatrice».

Alyssa si sentì un poco sollevata. «Come stanno gli altri? Zach? Freddie? Marcus? Isaac?»

«Stanno tutti bene, ma siamo preoccupati per te. Sei rimasta svenuta per due giorni, Zacharias è rimasto chiuso con te ininterrottamente, senza bere o mangiare e vietando a tutti di venire a disturbarvi» Monique sospirò. «Non sembrava neanche in sé. Aveva molta paura di perderti».

Alyssa ebbe una stretta al cuore. Non avrebbe mai voluto che qualcuno rimanesse in pensiero per lei, tantomeno che Zacharias rinunciasse a mangiare per rimanere al suo fianco. «Potete dirgli che vorrei vederlo?»

Monique annuì e si alzò, uscendo dalla tenda per cercare il ragazzo. Jenna, intanto, cominciò a spalmare l'unguento sulla pelle arrossata e ferita di Alyssa, mentre lei cercava di costringere il proprio corpo a ingerire del cibo che non voleva. Mentre masticava un minuscolo pezzo di pane, Zacharias entrò nella stanza e le sorrise. Alyssa ebbe l'istinto di alzarsi e correre tra le sue braccia, ma il tormento che interessava il suo corpo non si era ancora affievolito e così dovette attendere che fosse lui a raggiungerla.

Life and DeathWhere stories live. Discover now