Capitolo 16

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Riuscì a malapena a dormire, quella notte

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Riuscì a malapena a dormire, quella notte. Rannicchiata in un angolo, cercando appositamente la scomodità nella propria posizione, si perse in pensieri e ricordi fino a che non cadde addormentata.

La mattina dopo si svegliò alle prime luci dell'alba, ma rimase immobile e a occhi chiusi, fingendo di non essersi ancora destata da quel mondo che le permetteva di immaginare che la sua vita fosse meno difficile.

Si decise ad alzarsi solo dopo lunghi attimi. Prese una tunica nera con ricami d'oro, che aveva recentemente accorciato: fino a che era vissuta a villa Deverton aveva dovuto utilizzarla come abito lungo fino alle caviglie, e aveva poi deciso di renderla più pratica così da poterla utilizzare nella sua nuova vita. Era infatti stata per lungo tempo una delle sue vesti preferite, e le era piaciuta l'idea che l'accompagnasse in quell'avventura. Scelse dei calzoni neri che Zach le aveva procurato prima che partissero da Portansia e si cambiò dietro a un albero dal tronco spesso.

Non si sentiva per nulla pronta ad affrontare quella giornata di viaggio, tuttavia si rallegrò con il pensiero di poter attingere al conforto da parte di Freedom. Nonostante Marcus, il giorno prima, l'avesse aiutata molto, Alyssa sentiva di dover affrontare quel dolore da sola.

Voleva reintegrarsi nel gruppo solo quando - e se, ragionò, senza il coraggio di ammetterlo - si sarebbe riappacificata con l'amore della sua vita.

Emise un sospiro triste, ignorando il gorgoglio del suo stomaco affamato. Per mangiare, avrebbe dovuto affrontare tutti i suoi compagni, sia coloro che le volevano bene, e che pertanto sentiva di aver deluso, sia coloro che le erano ostili da molto tempo.

Si sedette a terra, poco distante dal proprio giaciglio, e attese. Era così stanca, per aver dormito poco e male, che riuscì a concentrarsi solo su quella situazione, così da non perdersi in tristi ragionamenti e a rimanere senza pensieri.

«Alyssa» la chiamò Monique, salutandola con la mano da poca distanza.

La ragazza cercò di sorridere all'amica, ma ciò che ottenne fu solo una smorfia poco convinta. Monique non disse nulla, non le fece pesare né quello scarso saluto né quanto era accaduto con Zach, preferendo forse lasciarle i suoi spazi, e indicò un punto imprecisato dietro di sé. «Stiamo preparando i cavalli per partire».

Senza dire nulla, Alyssa si alzò e la seguì, dopo aver preso in fretta tutte le sue cose. Quando raggiunsero il resto del gruppo, intento a sellare i cavalli, non guardò nessuno negli occhi, né parlò. Si occupò di Freedom con pazienza e attenzione, pulendolo e mettendogli tutto il corredo necessario per il viaggio. Fu la prima a salire sul proprio destriero e attese gli altri mentre accarezzava la criniera lucente dell'unico essere vivente di cui sentiva di meritare l'attenzione.

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