Capitolo 8

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Alyssa ricordava il ritorno a Portansia

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Alyssa ricordava il ritorno a Portansia. Conservava memoria della calda coperta che le era stata posta sulle spalle per fermare i brividi che la scuotevano. Rammentava il silenzio assoluto che l'aveva circondata e i pensieri ingombranti che le avevano fatto compagnia. Era in grado di rivivere la paura che aveva preso possesso di lei, una paura gelida, intensa, destabilizzante.

Eppure non riusciva a ricordare come avesse fatto a ritrovarsi nella propria stanza, seduta sul proprio letto, a guardare la porta. Era probabilmente perché necessitava mai come in quel momento di essere rassicurata da Zacharias, di essere stretta tra le sue braccia, di avere delle spiegazioni da parte sua.

Si assopì all'improvviso, ancora seduta, con la schiena appoggiata alla parete. Fu un sonno senza sogni, solo il vuoto le fece compagnia, fino a che una dolce carezza la destò. Alyssa aprì piano gli occhi, incontrando quelli di Zacharias.

«Mi sei mancato» mormorò con un sorriso, ancora leggermente intontita dal sonno.

«Anche tu... Tanto, amore» Zacharias le diede un bacio sulla fronte. «Come ti senti dopo il Rito?»

«Bene... credo. Sono un po' confusa... Ho paura di non riuscire a superare le prove assegnatemi da Vita...»

«Quali prove?» domandò curioso Zacharias.

«Giusto... scusa, tu non c'eri... Mi è apparsa come una visione durante il Rito, dicendo che per dimostrare di essere una sua degna discendente dovrò superare delle prove... mi ha fornito una mappa sopra cui appariranno uno alla volta i luoghi da visitare, solo quando la mappa entrerà a contatto con il mio sangue» spiegò. «E se non risultassi meritevole?»

«Tu lo sei. Sei speciale. Ricordi?» Il ragazzo le carezzò piano la guancia, poi i capelli. «Lo sarai sempre per me e anche per Vita, altrimenti non ti avrebbe scelta. Tutti gli altri hanno solo bisogno di conoscerti. Vedrai, presto capiranno quanto sei spettacolare».

Alyssa arrossì un poco e alzò gli occhi al cielo. «Sono felice che tu sia qui».

«Anche io» Zacharias la prese in braccio senza il minimo sforzo e la posizionò sul letto, per poi circondarla da dietro con le proprie braccia muscolose. La ragazza riuscì finalmente a scordare qualsiasi pensiero, stretta in quella presa così dolce e piena d'amore.

 La ragazza riuscì finalmente a scordare qualsiasi pensiero, stretta in quella presa così dolce e piena d'amore

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Life and DeathWhere stories live. Discover now