Capitolo 11

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«Tra circa due ore arriveremo alla Rupe Oscura, il luogo della prima prova» annunciò Zacharias con tono neutro

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«Tra circa due ore arriveremo alla Rupe Oscura, il luogo della prima prova» annunciò Zacharias con tono neutro. Procedeva davanti a tutti, senza parlare a meno che non fosse costretto, con gli occhi fissi sulla mappa.

Dopo quasi due giorni di viaggio, la destinazione era vicina. Eppure, in Alyssa non c'era traccia di felicità o sollievo. L'agitazione animava il suo cuore, turbava il suo animo, provocava tremori al suo corpo.

«Stai bene?» chiese Jenna, decidendo di rivolgerle la parola vedendola, probabilmente, più tranquilla grazie a Marcus.

«Credo di sì...» mormorò Alyssa. «Posso farcela».

Monique, allineando il proprio cavallo dalla parte opposta rispetto alla propria amata, diede una pacca gentile sulla spalla ad Alyssa. «Noi abbiamo fiducia in te. Andrà bene».

La ragazza avrebbe voluto risponderle, sorriderle, ringraziarla, rassicurarla. Eppure, qualcosa in lei le impediva di farlo. Un bruciante dolore alla gola, un malessere che le interessava non tanto il corpo quanto la mente. Quelle due ragazze erano state fin dal primo momento gentili con lei. Non avevano permesso che i pareri negativi altrui intaccassero quanto loro potevano vedere di una persona per nulla cattiva o inutile. Nonostante questo, aveva tenuto loro nascosto un segreto oscuro, che la tormentava da tempo. Lo stesso segreto che aveva rivelato il giorno precedente a Marcus.

Sforzò un sorriso per tranquillizzare Jenna e Monique, deglutendo nel tentativo di placare l'incendio che le ardeva dentro. Non riuscendo a calmare i tremori che la scuotevano, affondò il viso nella criniera di Freedom, lasciando che le mani scorressero sul suo manto morbido.

Rupe Oscura era un nome adatto

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Rupe Oscura era un nome adatto.

Il dirupo che si stagliava davanti a loro, da cui erano separati per mezzo di un traballante ponte di legno, era altissimo, scosceso e privo di qualsiasi colore. Solo nero intenso e inquietante. Non si riusciva a distinguere che cosa ci fosse alla sommità, e nessuno sembrava ansioso di scoprirlo.

Alyssa si arrischiò a osservare quanto fosse profondo il baratro. Le vennero i brividi. Era impossibile vederne la fine, coperta da nebbia che senza dubbio aveva qualcosa di mistico, malvagio. Osservò la propria tenuta da combattimento, la stessa di sempre: una veste blu decorata con bottoni d'oro, che le permettevano di stringerla in modo che non fosse ingombrante, un paio di calzoni una volta appartenuti a Xavier e alti e comodi stivali.

Life and DeathWhere stories live. Discover now