Capitolo 6

199 44 241
                                    

Alyssa aveva tentato in ogni modo di ignorare le occhiate sprezzanti che le riservavano e i commenti maligni mormorati alle sue spalle

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Alyssa aveva tentato in ogni modo di ignorare le occhiate sprezzanti che le riservavano e i commenti maligni mormorati alle sue spalle. Aveva provato a fingere che non le importasse, ma non ci riusciva. Finalmente non doveva più mostrare di essere qualcun altro, non era più costretta a vivere una vita che non voleva, eppure ancora una volta si sentiva fuori posto. Sarebbe mai stato possibile per lei sentirsi giusta, adatta, all'altezza?

Alzò pigramente lo sguardo dal proprio piatto. Aveva mangiato in silenzio, per tutto il pranzo, a causa sia delle chiacchiere sempre più frequenti su di lei, sia di ciò che era accaduto con Isaac. Da allora non avevano neppure incrociato gli sguardi, entrambi imbarazzati e confusi. Persa in questi pensieri, lasciò scorrere lo sguardo tra la folla. Tutti ridevano, chiacchierando animatamente, compreso Isaac; il ragazzo era infatti al centro della conversazione al loro tavolo, rideva senza sosta e sembrava raccontare qualcosa di divertente, perché rallegrava anche tutti gli altri.

Alyssa tornò a osservare con più attenzione del necessario la propria porzione di cibo. Si perse nel contare i minuscoli pezzetti di verdura persi tra la carne, fino a che un colpo al tavolo la distrasse da questa attività non particolarmente interessante. 

A un certo punto, stufa, si alzò e individuò tra la folla Flynn. Si alzò senza dire una parola e lo raggiunse, interrompendo le chiacchiere del suo intero gruppetto.

«Hai bisogno di qualcosa?» le domandò ridacchiando il ragazzo.

«Voglio combattere» affermò sicura.

«Tu? Contro di me?» Flynn sembrava fin troppo sicuro di sé.

«Sì. Io contro di te. Qualche problema?» Alyssa incrociò le braccia al petto. «Che c'è, hai paura di essere battuto? Per questo non accetti?»

Si sentì afferrare il polso. «Andiamo, Alyssa. Hai bisogno di calmarti» le disse Isaac, cercando di calmare la situazione.

Il volto di Flynn si indurì. «Va bene. Combattiamo. Ma non dire di non essere stata avvertita, ragazzina».

«Credo che non ce ne sia bisogno. Giusto, Alyssa?» Isaac provò di nuovo a evitare tutto quello. 

Alyssa si strattonò via dalla presa del ragazzo. «Oggi, al tramonto» dichiarò.

Isaac la trascinò di lato e Alyssa, benché non ne avesse voglia, lo seguì. 

«Sei impazzita per caso? Flynn è un eccellente combattente, stai forse cercando di farti ammazzare?» protestò Isaac.

«Lasciami! Tu non sei Zach, non sei niente per me! Lasciami!» nella sua rabbia, Alyssa non era riuscita a controllare le sue parole tanto crudeli quanto false.

Isaac la lasciò andare velocemente, come se scottasse. Alyssa lo guardò, immobile, cercando le parole per scusarsi, per dire qualcosa, qualsiasi cosa, una qualunque parola che sarebbe stata meglio del silenzio che le serrava la gola. Il ragazzo scosse la testa, allontanandosi velocemente, sparendo tra la folla.

Life and DeathWhere stories live. Discover now