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San uscí dalla sua stanza quando il sole era del tutto tramontato. Aveva sete. L'ultima sigaretta gli aveva prosciugato la bocca. Scese al piano inferiore, dirigendosi in cucina. Subito vide la coppia formata da Seonghwa e Hongjoong. Quest'ultimo abbracciava da dietro il moro, che stava cucinando. Erano carini. San si diresse al frigorifero di soppiatto, cercando di non farsi notare. Non voleva rovinare il loro momento. Lui non credeva piú nell'amore per sé stesso, ma non per gli altri. Lui non odiava il mondo in generale, ma solo il suo, la sua vita.
Prese una lattina di Coca-Cola.
«Oh, ciao San.»
Il biondo si voltó cercando di non dare l'impressione di essere sorpreso. Seonghwa lo guardava con occhi curiosi. San fece un cenno col capo alla coppia.
«Vedo che avete fatto pace.»
I due innamorati si guardarono per pochi secondi, e il bianco nero strinse un po' più forte la morsa intorno i fianchi sottili e femminili del coetaneo.
«Già.»
Disse Hongjoong.
«E tu e Wooyoung?»
Per poco la lattina rossa non scivoló dalle mani del biondo, quando udí le parole della sua "persona". Questa guardó divertita l'espressione sconvolta sul viso del ragazzo di cui si prendeva cura da tanti anni.
«Che vuoi dire?»
«É venuto da te?»
«Perché l'hai mandato proprio da me?»
Tante domande e nessuna risposta.
«Perché non voglio ci siano problemi fra di voi.»
«Non ci sono problemi fra di noi.»
«Oh, davvero?»
Il moro piegó la testa di lato con fare provocativo.
«Fatti i cazzi tuoi, Seonghwa.»
San se ne andó, tenendo in mano la sua lattina rossa. Finalmente la aprí e bevve un lungo sorso.
Quando arrivó davanti la porta di camera sua non resistette e guardó verso l'ex sgabuzzino. La porta era socchiusa, niente musica. San avrebbe voluto spalancare quella porta, vedere cosa Wooyoung stesse facendo, controllare se stesse bene. Ma non lo fece. Entró nella sua camera. La musica alta. La puzza di fumo. Un portacenere di nuovo stracolmo. La finestra ancora aperta. I muri spogli. Non era una stanza accogliente, eppure il biondo la considerava la sua base. La sua salvezza. Rabrividí, e chiuse la finestra. Era ormai sera: di lí a poco Seonghwa sarebbe tornato da lui ordinandogli di scendere a mangiare. San non aveva fame. Il CD finí. Silenzio. Gli piaceva. Si stese sul letto, ma non si accese alcuna sigaretta. Doveva già tornare dal tabaccaio, o sarebbe rimasto a secco. Si alzó dal letto e mise le chiavi di casa nelle tasche dei pantaloni, insieme al portafoglio. Ancora rubava i soldi a Seonghwa. Questo lo sapeva, ma non gli aveva mai detto nulla.
Il biondo spalancó la porta della sua stanza, ritrovandosi faccia a faccia con un figura piú bassa.
«Dove stai andando cosí di fretta?»
«E tu che ci fai davanti la mia stanza?»

𝐂𝐢𝐠𝐚𝐫𝐞𝐭𝐭𝐞𝐬 𝐚𝐧𝐝 𝐥𝐨𝐯𝐞 •𝐖𝐨𝐨𝐒𝐚𝐧•حيث تعيش القصص. اكتشف الآن