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San si accese una sigaretta non appena mise piede fuori da scuola. Wooyoung e Yeosang lo seguivano mentre chiacchieravano animatamente, come ogni altro giorno. Il moro era forse l'unico in grado a fare infervorare in tale modo il ragazzo angelo, che aveva solitamente un'indole cinica e pacifica.
San aveva la testa tra le nuvole da quando lui e Wooyoung erano usciti da quel bagno. Riviveva quei baci ancora e ancora. Ancora sentiva l'impronta della labbra di Wooyoung sulle sue.
I tre ragazzi raggiunsero la villetta dove convivevano e ogniuno si tolse giubbotto e scarpe. Seonghwa era in cucina: aveva appena finito di preparare la tavola.
«Eccovi. Com'è andata a scuola, ragazzi?»
Il maggiore in casa squadrò i ragazzi davanti a lui. Due di loro esitarono a rispondere.
«Una meraviglia. Ho scoperto che la mia classe e quella di Jongho faranno una gita insieme. Quella al museo d'arte. C'era posto anche per un'altra classe e la sua era libera.»
Yeosang sorrideva sornione. Ben presto si sedette al suo posto, soddisfatto.
«E voi due?»
Seonghwa passò con lo sguardo da San a Wooyoung, e poi di nuovo da Wooyoung a San. Entrambi avevano un'aria colpevole stampata in faccia.
«Che avete combinato?»
Chiese il maggiore in casa con tono accusatorio. Anche Yeosang ora fissava i due ragazzi.
Wooyoung fu sul punto di parlare, ma il biondo lo anticipò.
«Abbiamo balzato l'ora di storia. Abbiamo passato l'ora fuori dalla classe senza che il prof se ne rendesse conto.»
Disse San con disinvoltura, per poi prendere anche lui posto a tavola. Wooyoung annuì, sostenendo il coetaneo e la sua semi-bugia. Non stavano mentendo fino in fondo.
«Mh.»
Disse Seonghwa, scrutando per l'ultima volta i due.
«In fondo il prof di storia è sempre stato stupido. Anche io balzavo le sue ore.»
Il maggiore in casa sorrise leggermente, ricordando quando anche lui frequentava quello stesso liceo.  Seonghwa, San e Yeosang avevano passato intervalli e ore buche insieme. Mentre le ore di punizione toccavamo sempre e solo a San, mentre gli altri due lo deridevano e gli ricordavano che loro potevano tornarsene a casa e lui invece no.
Seonghwa tornò ai fornelli, prendendo in mano una gigantesca padella di riso fritto e mettendolo al centro della tavola appena apparecchiata. 
Wooyoung finalmente si accomodò anche lui. Lui e San si scambiarono un veloce sguardo. Uno sguardo d'intesa, dove Wooyoung ringraziava il coetaneo per aver parato il culo ad entrambi. Wooyoung non sapeva mentire, ma San sì. Era un maestro nel farlo.
«Forza, mangiamo.»
Disse il maggiore in casa, sorridendo ai suoi coinquilini. I quattro mangiarono e chiacchierarono come ogni altro giorno, senza che due di loro si rendessero conto di ciò che era successo poco tempo prima tra gli altri due.

Non è un periodo semplice per me, ma prometto di continuare a pubblicare. Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto <3333

𝐂𝐢𝐠𝐚𝐫𝐞𝐭𝐭𝐞𝐬 𝐚𝐧𝐝 𝐥𝐨𝐯𝐞 •𝐖𝐨𝐨𝐒𝐚𝐧•Where stories live. Discover now