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Wooyoung scese al piano inferiore frastornato e con la bocca impastata per colpa della sigaretta appena fumata. Le emozioni erano ancora tutte lì. Ancora si chiedeva perchè non se ne fossero andate via. Perchè dovevano continuare a perseguitarlo? Sapeva di star facendo una cazzata, eppure era andato fino in fondo. Perchè aveva baciato San?
In salotto Seonghwa e Yeosang stavano guardando la TV. Era un programma di cucina italiana. Quando i due notarono il malato subito si illuminarono. Seonghwa fece segno al minore di avvicinarsi e gli mise la mano sulla fronte.
«Stai meglio?»
Chiese subito il maggiore in casa.
«Sì, penso di sì. Ho... Ho bisogno di bere.»
Yeosang andò in cucina e tornò subito con un bicchiere d'acqua. Wooyoung intendeva qualcosa di più forte, ma fece finta di nulla.
«San?»
Chiese il ragazzo angelo mentre Seonghwa faceva posto a Wooyoung sul divano. Wooyoung sentì il proprio cuore perdere un battito. Anche solo udire quel nome lo riportava a qualche minuto prima, quando aveva perso il controllo e aveva baciato il suo vecchio amore. Poteva davvero ancora definirlo il suo vecchio amore?
«Sta ancora dormendo.»
I tre si misero sul divano, non appena il maggiore in casa decretò che Wooyoung non aveva più la febbre e sembrava stare decisamente meglio. Passarono il pomeriggio su quel divano marrone che Seonghwa aveva comprato con i saldi due anni prima. Di lì a qualche ora, i tre ragazzi si spostarono in cucina. Seonghwa aveva assoldato i due più giovani per tagliare le verdure, mentre lui stendeva l'impasto preparato dopo pranzo per fare dei ravioli al vapore.
Wooyoung era l'addetto alle cipolle, siccome sembrava l'unico a non piangere come una fontana mentre le tagliava. Il moro aveva quasi finito, quando vide con la coda dell'occhio l'ultimo inquilino arrivare in cucina. Aveva i capelli scompigliati e ancora il viso pallido. Non sembrava in gran forma, ma agli occhi di Wooyoung era ancora bellissimo. Una ciocca di capelli stava dritta sulla sua testa, come fosse una antenna satellitare. Era buffo, ma Wooyoung non riusciva a ridere. Tale distrazione però gli fece scappare il coltello dalle mani, tagliandosi il palmo della mano.
«Cazzo!»
Tutti si voltarono verso il moro. Nonostante fosse ancora assonnato, San scattò per primo. Prese la mano del moro e osservò la ferita. C'era sangue ovunque.
«Dannazione, Wooyoung. Che mi combini?»
Chiese Seonghwa. Aveva ancora il panico negli occhi e il mattarello in mano.
«Invece di lamentarti, vai a prendere del disinfettante e dei cerotti con Yeosang.»
Quasi ringhiò San, guardando negli occhi il maggiore in casa. Questo si avviò, con al seguito il ragazzo angelo, ricambiando lo sguardo di sfida della sua persona.
Il biondo strattonò con sè il coetaneo e prese dei tovaglioli, con cui tamponò la ferita il più delicatamente che potè.
«Fai piano, dannazione.»
Si lamentò il moro, cercando di sottrarsi alla presa del biondo.
«Scusa.»
Sussurrò San.
«È colpa mia se ti sei distratto.»
Wooyoung si irrigidì, sentendo le parole del suo vecchio amore.
«Quindi non ti sei scusato perchè mi stai facendo male, ma perchè credi che sia stato tu a distrarmi?»
«Sono stato io a distrarti?»
«No.»
San annuì soltanto, sapendo che il suo vecchio amore stava mentendo spudoratamente. I due si guardarono negli occhi.
«Perchè menti?»
«Non sto mentendo.»
«Così come non ti sei approfittato di me mentre credevi che stessi dormendo? E così come non hai fumato una mia sigaretta subito dopo?»
Sussurrò San all'orecchio di Wooyoung. Questo sentì le proprie ginocchia farsi deboli ed il mondo cadergli sulle spalle. Dannazione. Wooyoung sapeva che non avrebbe dovuto farlo. E invece lo aveva fatto. Nel profondo del proprio cuore aveva sempre saputo che San non stava dormendo in quel momento. Avrebbe dovuto aspettarselo. I due continuarono a guardarsi negli occhi.
Wooyoung avrebbe tanto voluto dire qualcosa. Aprì la bocca per parlare, ma non disse nulla, perchè Yeosang e Seonghwa erano tornati.

𝐂𝐢𝐠𝐚𝐫𝐞𝐭𝐭𝐞𝐬 𝐚𝐧𝐝 𝐥𝐨𝐯𝐞 •𝐖𝐨𝐨𝐒𝐚𝐧•Where stories live. Discover now