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Wooyoung tornò nella sua stanza. Era avvolto in una coperta calda e portava con sè due tazze di thè caldo.
San era sdraiato nel letto del moro. Fissava il soffitto, mentre tossiva. Di certo la tosse non sarebbe stata tanto grave se non avesse avuto dei polmoni talmente marci alla sua età.
«Tieni.»
Sussurrò Wooyoung, allungando una tazza al biondo, che lentamente si mise a sedere sotto le coperte. Aveva un panno umido sulla fronte. Era messo decisamente peggio del più basso, che sembrava aver già ripreso un po' di energie.
«Cos'è?»
«Zitto e bevi. Se non ti va bene, vai a farti tu qualcosa.»
Il biondo non ribattè. Prese la tazza nera e bevve un sorso, cercando di camuffare la propria espressione disgustata. Wooyoung si infilò anche lui sotto le coperte. San gli aveva lasciato lo spazio. Il pacchetto di sigarette era nel cassetto del suo comodino. L'aveva allontanato almeno dalla portata del biondo. Sapeva che quello stupido avrebbe voluto continuare a fumare anche in quelle condizioni pietose.
Cadde il silenzio. I due bevvero dalle loro tazze senza parlare. Wooyoung notò l'altro ragazzo agitarsi e guardarsi attorno.
«Cerchi qualcosa?»
«Le sigarette.»
«Davvero pensi a fumare proprio ora? Guarda come sei ridotto.»
«Ne ho bisogno.»
«No, non ne hai bisogno. Dormi, piuttosto.»
I due si lanciarono sguardi di sfida.
«Dammi le mie sigarette.»
«No.»
«Wooyoung.»
«San.»
«Dammi le mie fottute sigarette.»
«No.»
Disse il moro sorridendo. Mise la sua tazza sul suo comodino e si voltò, dando le spalle al più alto. Sentì il biondo sbuffare rumorosamente diverse volte. Lo sentì anche muoversi nel letto.
«Non azzardarti ad alzarti per cercare quelle fottute sigarette. Ora dormi, per Dio.»
«Ma vaffanculo.»
Sussurrò il biondo, rigirandosi nel letto, dando anche lui le spalle al moro. Questo ignorò l'insulto, e chiuse gli occhi. A entrambi girava la testa ad occhi chiusi e da sdraiati. Entrambi però si addormentarono velocemente, ancora stanchi e stremati. 

Per pranzo Yeosang era di nuovo a casa. La prima cosa che fece quando entrò nella villetta fu fiondarsi al piano superiore alla ricerca degli altri due coinquilini. Non si sentiva né musica né parlare. C'era un silenzio tombale e preoccupante. Aprì prima la porta del biondo, ma la stanza era vuota. Sorrise, capendo che i due erano probabilmente nello stesso letto. Aprì la porta della stanza del moro, rivelando due figure abbracciate nello stesso letto. Erano carini. Al ragazzo angelo parve di aver fatto un tuffo nel passato, quando ancora quei due erano soliti dormire insieme. Yeosang prese il telefono dalla tasca dei jeans a zampa d'elefante e scattò qualche fotografia alla coppia sia da lontano che da vicino. Le mandò tutte a Seonghwa, ridacchiando. Se San avesse saputo cosa stava facendo probabilmente lo avrebbe preso a calci. Yeosang ridacchiò ancora più forte, costringendosi a tapparsi la bocca. Chiuse velocemnte la porta della stanza e scese al piano di sotto per prepararsi il pranzo. Yeosang pensò ancora ai due coinquilini, abbracciati l'uno all'altro come se nulla fosse mai cambiato. Quei due stavano davvero tornado ad essere il duo inseparabile di un tempo, anche se non se ne rendevano ancora davvero conto.

𝐂𝐢𝐠𝐚𝐫𝐞𝐭𝐭𝐞𝐬 𝐚𝐧𝐝 𝐥𝐨𝐯𝐞 •𝐖𝐨𝐨𝐒𝐚𝐧•Where stories live. Discover now