18. Vittime di gravità

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[🎵 Now playing » Shot At The Night - The Killers]

"Oh, dammi un'opportunità questa notte.
Dammi un momento, qualcosa di misterioso."



Aaron stava per voltare la terza pagina del libro che aveva appena cominciato a leggere - un romance travestito da fantasy che gli aveva prestato Fell, con la protagonista che sarebbe finita di sicuro a letto col nemico a pagina dieci - quando il cellulare vibrò sulla pancia.

Mise in pausa sia Spotify sia la lettura e afferrò il telefono per leggere il messaggio ricevuto:

Landon: guarda un po' chi è tornata con la coda tra le gambe

Nella foto che seguì il testo, Aaron riconobbe la ragazza che aveva incrociato nel negozio di tatuaggi, quella che aveva chiesto di farsi inchiostrare sulla pelle il nome del suo ragazzo. A quanto pareva la loro relazione era finita, così era tornata per coprire la scritta.

Aaron non riuscì a sopprimere una risata, che lo costrinse a sollevare le guance fin sotto gli occhi. Per farlo ridere ancora di più, Landon gli inviò una canzone intitolata Critical Mistakes degli 888.

Lui la fece partire subito divertito. La risata, però, iniziò a scemare gradualmente, finché alcune parole della canzone non lo colpirono dritto al petto.

It feels so right blowing smoke, clouds polluting the sky.

You take a drag before the moment escapes you, feel the light.

Non poté far a meno di pensare a Landon, alle serate passate a fumare in giardino riempendo di nuvole il cielo senza stelle sopra di loro. E sentì di nuovo quelle strane bollicine nello stomaco.

A fine giornata, dopo aver chiuso il negozio, Aaron e Fell trovarono Landon sul marciapiede ad aspettarli: aveva un berretto calcato in testa, mezza faccia coperta da un'enorme sciarpa che gli avvolgeva il collo, e le mani sepolte nelle tasche del cappotto.

Dicembre aveva portato con sé un'ondata di freddo più rigida rispetto agli anni precedenti; si prevedeva addirittura un Natale innevato. Se Nyle non gli avesse regalato una giacca adatta alle basse temperature, Aaron avrebbe patito il gelo quella settimana.

«Ehi,» lo salutò avvicinandosi a lui, mentre gli usciva del fumo dalla bocca e dalle narici.

«Siamo pronti?» domandò Fell con aria impaziente strofinandosi le mani, per poi incamminarsi spedito verso il Camden Lock.

Aaron e Landon lo seguirono tenendo il passo, superarono il ponte, e si immisero sul sentiero lungo Regent's Canal in direzione di King's Cross.

Lungo il tragitto non si dissero molto, incluso Fell che appariva agitato da quella mattina. Ai due ragazzi non era passato inosservato né il suo atteggiamento quieto né il suo abbigliamento più curato del solito. Anche prima di uscire dal negozio, Fell aveva trascorso mezz'ora in bagno a sistemarsi i capelli e a spruzzarsi addosso una quantità abnorme di profumo. Nonostante il naso un po' otturato dal raffreddore, Aaron riusciva a sentire la fragranza dalla scia che stava lasciando indietro.

Appena superarono una serie di barche ormeggiate al bordo del canale, il gruppetto rallentò e si avvicinò all'unica che si differenziava dalle altre. Si trattava di una barca antica ricoperta di scaffali pieni di libri - una sorta di libreria galleggiante - con l'insegna "Word on the Water" che faceva capolino sul tetto. C'erano anche un microfono e delle casse sistemati in un piccolo spazio tra le pile di libri e, poco distante, Aaron individuò la figura di Ria tra un'esigua folla di gente, impegnata a chiacchierare e sorridere.

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