25. Nuovi propositi

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[🎵 Now playing » If You Want Love - NF]

"Se vuoi amore, dovrai affrontare il dolore.
Se vuoi amore, dovrai imparare a cambiare.
Se vuoi fiducia, dovrai regalarne un po' anche tu.
Se vuoi amore, se vuoi amore."

Era da un paio di minuti che Aaron continuava ad allungare la mano verso la mensola sopra la scrivania; la punta delle dita era così vicina a sfiorare il dorso della copertina del libro di Peter Pan. Sarebbe bastato solo un piccolo sforzo e lo avrebbe potuto finalmente afferrare.

Per quanto fosse deciso, però, non riusciva a smettere di tremare. C'erano troppi ricordi legati a quella favola per bambini; Tori gliel'aveva letta così tante volte che aveva imparato intere frasi e dialoghi a memoria.

Tentennò a pochi centimetri di distanza, poi il rintocco sulla porta lo fece sobbalzare e allontanare di qualche passo.

«A meno che tu non abbia fatto un training speciale per diventare Jedi in questi mesi che sei stato via, non credo che il libro possa spostarsi con il potere della Forza.»

Aaron si voltò a guardare la zia, che se ne stava appoggiata allo stipite con le braccia conserte. Le indirizzò una smorfia.

«Che ne dici di fare colazione?» propose lei con aria allegra. «A stomaco pieno si ragiona meglio.»

Lui annuì e la seguì senza fiatare al piano di sotto. Si sistemò a tavola di fronte alla cucina e osservò la zia armeggiare con misurini, padelle e un composto per pancake. Quando la vide aprire un pensile per tirare fuori la solita bustina da té al gusto di menta, la fermò.

«Non è che potresti fare un caffè anche a me?» le domandò.

Olivia lo guardò sconcertata, poi annuì. Inserì due capsule nella macchinetta e proseguì a preparare i pancake.

Appena fu tutto pronto, si accomodò di fronte a lui.

Aaron osservò il piatto e la tazza fumante che la zia gli fece scivolare davanti. Entrambi emanavano un buon profumo, ma lui preferì portare la tazza alle narici per annusare l'aroma del caffè. Sospirò mentre ricordava quello che gli aveva preparato Landon dopo essersi baciati per la prima volta.

«Da quando ti piace il caffè?» gli chiese Olivia mentre irrorava i pancake di sciroppo d'acero.

«Non mi piace,» le rispose secco. «Mi piace l'odore.»

Lei gli rivolse un sorrisetto e un'occhiata ammiccante, che Aaron non fu in grado di decifrare.

«Chi è?» gli domandò dopo aver mandato giù un boccone.

«Chi è chi?»

«La persona che ti ha fatto cambiare idea.»

Aaron tentennò. «Non c'è nessuna persona che mi ha fatto cambiare idea.»

«Aha.» Olivia non sembrò prenderlo sul serio. Continuò a fissarlo con aria divertita. «Si tratta della stessa a cui appartiene la felpa? Non te l'ho mai vista addosso.»

«Potrei averla comprata.»

«Conosco il tuo guardaroba.»

«Non posso semplicemente aver cambiato gusti in questi mesi che sono stato via?»

«Certo, è plausibile,» gli diede finalmente ragione lei. «Ma raramente le persone cambiano idea da sole, soprattutto quelle testarde e cocciute come te. In genere, se lo fanno, e perché o gli è accaduto qualcosa oppure hanno conosciuto qualcuno.»

Aaron si irrigidì con la tazza ancora sotto il naso.

«Hai conosciuto qualcuno, vero?»

Lui seguitò a non risponderle. Posò la tazza sul tavolo e addentò tre o quattro pancake insieme pur di tenere la bocca occupata ed evitare quel tipo di conversazione.

FracturedWhere stories live. Discover now