22. 𝑰 𝒘𝒂𝒏𝒏𝒂 𝒎𝒂𝒌𝒆 𝒚𝒐𝒖 𝒈𝒐 𝒘𝒊𝒍𝒅

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Victoria 

𝘓'𝘢𝘳𝘵𝘦 𝘴𝘵𝘢 𝘯𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘰𝘤𝘤𝘩𝘪
𝘥𝘪 𝘤𝘩𝘪 𝘰𝘴𝘴𝘦𝘳𝘷𝘢 𝘤𝘰𝘭 𝘤𝘶𝘰𝘳𝘦
𝒜𝓊𝓇ℴ𝓇𝒶𝓃ℯ𝓈𝓀𝒾𝓃

Erano circa le nove e venti di un sabato sera come tutte le sere che ero solita trascorrere tra la musica.
La luna splendeva, l'aria era fresca ma sopportabile ed io me ne stavo seduta fuori da una discoteca a contemplare le stelle anziché ballare.
L'arte della seduzione non era mai stata il mio obbiettivo principale, io ballavo intere notti solo per divertirmi e stare in compagnia ma là dentro tutto si stava scaldando ed io avevo deciso di uscire.
La serata tutto sommato era partita piuttosto bene, mi ero preparata con cura e precisione, facendo anche tardi, ed ero venuta qua. Indossavo dei pantaloni di pelle a zampa e a vita bassa abbinati ad un top semitrasparente come quello del compleanno di thomas, con l'unica differenza che era dorato poiché Damiano mi aveva rotto l'altro.
Avevo bevuto un drink senza osare troppo ed il risultato era stato che vedendo il mio capo ballare con un'altra ragazza ero diventata tanto gelosa da rifugiarmi tra le braccia di uno sconosciuto che aveva iniziato ad allungare un po' troppo le mani inducendomi a scapparmene al sicuro.
<<avrei dovuto spaccare la faccia a te o a lui?>> chiese Damiano sedendosi accanto a me. Era sempre bello, con un profumo mai troppo forte e mai riconoscibile, restava neutro. Emanava quell'aria da cattivo ragazzo che mi eccitava, solo in lui.
Sarei stata nel letto in sua compagnia anche per anni interi, beata tra il suo sorriso e la sua dolcezza che raramente mostrava che tuttavia sapevo essere immensa.
Mi attraeva il suo modo di parlare, il suo cervello oltre che il suo corpo.
<<nessuno dei due, mi sono avvicinata io>> risposi.
<<non lo autorizza a toccarti se non vuoi>> si stava accendendo una sigaretta e, come me, guardava un punto imprecisato nel cielo.
<<hai ragione, ma sono andata via e non ha fatto storie>> era ovvio che stesse intavolando una conversazione casuale.
Sembrava tranquillo in mia compagnia, non mostrava agitazione, non era pensieroso.
Posai una gamba sulle sue e la testa sulla sua spalla, lui mise mano all'interno della mia coscia. In un attimo sentii le farfalle svolazzare nello stomaco e l'eccitazione crescere.
<<tu ci pensi ancora?>> domandai
<<a cosa?>>
<<all'altra notte, tra me e te>>
<<puoi anche dire noi...>> Rispose. La vocina che aveva sempre amato in silenzio fece una capriola, aspettavo questa risposta come i bambini aspettano il natale. Comunque fosse, preferii non illudermi.
<<noi?>>
<<se penso a me ed a te, ci vedo insieme, come due complici... siamo molto diversi bestiolina ma restiamo insieme per quel che ti permetto di starmi accanto>>
<<Mercoledì Addams diceva che i complici finiscono per tradirsi>>
<<Mercoledì Addams parlava anche con una mano...>> Risi.
Aveva comunque evitato la mia domanda.
<<non hai risposto>>
<<che vuoi che ti dica? certo che ci penso vi', potrei fare altrimenti?>>
<<sono stata brava?>> sussurrai al suo orecchio.
<<bestiolina... me lo stai facendo venire di marmo>>
Si susseguirono attimi in cui nessuno disse niente. Damiano girò la testa verso di me, ci guardammo, osservai le sue labbra e ci baciammo.
<<vic, io.. come faccio a lasciarmi andare con te se so che ti lascerò un giorno? Non riesco a usarti sapendo che ti farò male>>
<<lo so che scapperai>>
<<davvero?>>
<<hai paura di me e di quello che ti posso dare, sai che sarei per sempre>> ammisi.
<<e ti sta bene?>>
<<no ovviamente. È solo che non posso rinunciare a questo ora, potrei farti cambiare idea in futuro>>
Senza lasciargli il tempo di ribattere mi riappropriai delle sue labbra, non volevo che rimuginasse in quel momento su ciò che sarebbe successo o su ciò ce avrebbe fatto per proteggersi. Avrei voluto dimostrargli che si era fidato di me senza farglielo notare direttamente nel momento in cui sarebbe accaduto. Inconsciamente mi aveva già scelta, ci eravamo incontranti per motivi completamente inusuali ed eravamo ancora insieme, sempre calamitati l'uno dall'altra. Eravamo l'incastro perfetto, la dimostrazione che che gli opposti si attraggono anche senza continuare a scontrarsi.
<<hai ancora le manette?>> chiesi affannata per il lungo bacio.
<<non solo, oggi vorrei fare qualcosa di nuovo, ti va di sperimentare?>>
<<con te? Sempre>>
<<proprio quello che volevo sentire>>

ᴛʜᴇ ʟᴏɴᴇʟɪᴇsᴛ |damoria|Where stories live. Discover now