32. 𝑩𝒍𝒂𝑩𝒍𝒂𝑩𝒍𝒂

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Damiano

<<jaco, papà sta a casa?>> domandai appena mio fratello rispose al telefono.
<<si sta qua, perché? avviso che arrivi?>>
<<si bravo, dobbiamo parlare di lavoro>>

Avevo promesso a Victoria che avremmo perseguito insieme il suo sogno e così avrei fatto. Per questo era necessario che annunciassi a mio padre, nonché mio capo in ambito lavorativo, che le mie disponibilità avrebbero iniziato a scarseggiare.
Arrivai alla sontuosa villa David di Trastevere accompagnato proprio da Vic.
<<Tesoro! sei tornato allora!>> Mia madre non perse tempo a riempirmi di baci appena aprì la porta. Si accorse anche della mia fantastica accompagnatrice e saltò addosso anche a lei.
<<è arrivata la mia donna preferita!!>> esclamò Jacopo facendo la sua entrata dal salone.
<<attento a dove metti le mani>> seguitai alla sua affermazione. I due si abbracciarono molto calorosamente, solo per farmi un dispetto, che liquidai con un'occhiataccia.
<<dove sta papà?>> domandai.
<<nel suo ufficio>>
Voltai lo sguardo verso la vetrata alle mie spalle, che separava, per modo di dire, -vista la trasparenza della parete in vetro- lo studio dal resto del soggiorno.
<<va bene, allora vado a parlare con lui>>
<<io ti aspetto qua?>> chiese vic prendendomi la mano.
<<certo amò>>
Le lasciai un bacio sulla fronte e la seguii con lo sguardo finché si sedette fuori con mia mamma.

<<pa' eccome>>
<<damià! ciao, non pensavo fossi già di ritorno, potevi avvisà>> esclamò.
<<te volevo fa na sorpresa>>
<<se ce credo.. allora che mi dici?>>
<<non buone notizie suppongo>>
Io e mio padre avevamo da sempre avuto un rapporto pressoché turbolento, soprattutto durante il liceo. Ero sempre stato una testa calda e gli scontri fra di noi non erano mai mancati. Facevo il ribelle e lui mi puniva, ci gridavamo addosso e le liti trovavano rimedio ad una partita della roma. Anni dopo misi la testa a posto, mi fidanzai, presentai lei alla mia famiglia e mi impegnai nello sport per raggiungere alti livelli. A papà era sempre piaciuto il calcio, volle che facessi il calciatore nella vita ma oltre ad uno svago per passare il tempo con gli amici non mi era mai entrato nel cuore, non quanto il basket. Decisi allora che se avessi dovuto sottostare ai suoi piaceri, l'avrei fatto comunque a modo mio e come dicevo io. Me la cavavo col basket, non era ciò che mi soddisfava a pieno ma lo trovavo più coinvolgente.
<<come mai dici così? C'ai fatto?>>
<<me so fidanzato pa'>> Sorrisi come uno sciocco.
<<embè?Non è una cosa bella?>>
<<si tantissimo>>
Trasudava stupore, dopo l'ultima relazione, in molti fra coloro che mi stavano accanto, pensarono che mai avrei donato tutto me stesso a qualcun'altra.
<<suppongo allora che non sia questa la cosa brutta>>
<<per amore si fanno pazzie papà. Per rendere victoria felice andrei sulla luna>> inspirai. <<lei ha avuto una vita dura, ha perso sua mamma ed io le ho promesso che insieme saremmo arrivati più in alto delle stelle per fargliela sentire vicina anche solo una volta>> espirai.
<<che significa?>>
<<che lascio il lavoro, oltre che per vic lo faccio anche per essere soddisfatto di ciò che faccio>>
Colui di fronte a me era un uomo che aveva dato la sua vita al lavoro, aveva sempre amato il suo mestiere, essere un agente dei Servizi Segreti Italiani l'aveva portato alla completezza. Per quanto mi fosse piaciuto stare al suo fianco e capire cosa significasse lavorare per salvare qualcuno, non era la mia aspirazione.
<<va bene, non importa, basta che tu riesca a mantenerti e ad avere una vita degna della persona che sei>> Si avvicinò e mi diede una pacca sulla spalla.
<<pero sai meglio di me che questa notizia, non mi sconvolge tanto quanto sconvolgerà Lora>>
Loralie, un nome una condanna, nelle antiche leggende era così chiamata la sirena che col suo canto attirava gli uomini alla morte.
Capelli neri, occhi profondi, alta, prosperosa e tutta curve, più pericolosa di una tigre.
C'era una verità che Victoria non conosceva.
<<sai che ha un debole per te>> continuò non sapendo che il suo non era un "debole" infondato. Avevo alimentato il suo interesse nei miei confronti mentre affrontavo la lontananza della mia biondina. Ci ero finito a letto con lei, e non poche volte.

ᴛʜᴇ ʟᴏɴᴇʟɪᴇsᴛ |damoria|Where stories live. Discover now