°Desideri pericolosi (parte 3)

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3 Settembre 1891

Mio caro Diario,

Ho dovuto fare una pausa dallo scrivere, ma continuerò oggi con quanto è avvenuto ieri sera al mio arrivo nel castello.

Hogwarts

«Oh, ma stai congelando! Perché non hai preso i vestiti?» Girandosi verso di me, Garreth mi vede tremare di freddo, rendendosi conto solo in quel momento che ero in camicia da notte.

«Perché mi hai messo fretta!» ho risposto infreddolita.

«Coosa?! Ma non è - aaah. Mettiti questo» Sbuffò, togliendosi il soprabito viola e verde, poggiandolo sulle spalle.

Infilai le braccia nelle maniche e chiusi bene il cappotto che, seppur di dubbio gusto e decisamente non della mia misura, era molto caldo.

Mi fece strada verso il portone d'ingresso attraversando un vasto giardino, dandomi tutto il tempo per notare che il castello aveva sicuramente visto giorni migliori. Anche se sembrava essere stato in gran parte riparato, si notava che c'era ancora del lavoro da fare, come per esempio: una parte di giardino era ben curato e intatto, mentre in altri punti c'erano evidenti segni di un enorme scontro; nell'aria si respirava polvere di detriti, seppur le mura del castello sembrassero essere intatte, fatta eccezione per qualche crepa.

All'interno, questo contrasto si notava di più: il castello mostrava pareti intatte e finemente arredate, altre totalmente crollate.

«Cosa è successo?» Chiesi, tenendo ben salda l'unica cosa che avevo portato con me e osservando la schiena di Garreth che camminava davanti a me.

«Qualche mese fa c'è stata un'invasione nel castello, è stato...» La voce di Garreth tremò e fece una pausa, poi si riprese: «Sarai scombussolata per il viaggio e tutto, ti mostro dove puoi dormire, così domani ti spiegheremo tutto»

Dei passi veloci rimbombarono nella sala deserta, e il mio sguardo incontrò quello di una signora con gli occhiali, i capelli rosso accesi come quelli di Garreth che venne verso di noi a passo svelto.

«Eccovi finalmente! Avete fatto un buon viaggio? Io sono Matilda Weasley, la vicepreside della scuola, tu devi essere Maeby Mayfield... Ma i tuoi vestiti?» Si presentò gentilmente, porgendomi la mano, poi si girò verso il nipote: «Garreth! Sempre le cose a metà.» commentò, premendo l'attacco del naso con le dita, sollevando gli occhiali.

«MA!» provò a protestare Garreth.

«Non fa niente. Ti troveremo dei vestiti, intanto vieni, ti mostro la camera in cui potrai riposare»

La professoressa mi fece strada per le interminabili scale, mentre Garreth camminava davanti a noi, con le mani in tasca e il capo chino, bofonchiando: « "Vai nel mondo Babbano e trova la ragazza. Da solo, con una scopa in dotazione della scuola" - "Si subito!". E nemmeno un "bravo".»

Passammo all'interno di un tunnel dopo che un enorme quadro si scansò per aprirci il passaggio segreto, e lì le nostre strade si divisero: la professoressa mi guidò in quello che era il dormitorio femminile, mentre Garreth andò in quello maschile.

L'odore che mi pervase era un familiare profumo di cannella e cioccolata, misto all'odore della fuliggine di un caminetto sempre scricchiolante e libri antichi. Mi sentii come se fossi in un posto che conoscevo bene e che sentivo fin nelle ossa essere il posto più confortante sulla faccia della terra.

«Puoi dormire qui per questa notte, spero ti troverai bene. Domani mattina ti farò trovare vestiti puliti e ti mostrerò la sala grande dove potrai fare colazione»

Entrai all'interno della stanza, appoggiando il mio unico 'bagaglio' sul letto indicato dalla professoressa. Guardandomi intorno, notai che c'erano altri due letti a baldacchino identici, adornati con tende in spesso velluto rosso, abbinato alla restante tappezzeria presente nella stanza.

Hogwarts Legacy | Diario del 6° anno 1891 - 1892 IN REVISIONEWhere stories live. Discover now