Hogwarts Legacy | Diario del 6° anno 1891 - 1892 IN REVISIONE

°Imperius (parte 2)

ancora 11 ottobre 1891

Caro diario,

L'infermiera Blaine Mi ha comunicato che sarà meglio rimanere in infermeria per la notte.
Nessuna visita. Si è raccomandata che devo stare a riposo assoluto e, in effetti, il solo fatto di scrivere su questo diario quanto accaduto negli scorsi giorni mi stanca parecchio.

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Cercherò di ricordare cosa è successo dopo che mi è stata scagliata contro la maledizione senza perdono:

9 ottobre ore 18:00 Hogsmeade

«Ora, da brava, ci porterai al deposito di magia antica e non opporrai resistenza di alcun tipo.»

Mi fu ordinato da una voce maschile stridula e tagliente. Il solo ricordo mi fa pulsare la testa dal dolore!

Mi sono sentita impotente, come se fossi intrappolata in un corpo che non mi apparteneva veramente. Non ho mai provato nulla di così frustrante e spaventoso: essere consapevole di ciò che sta accadendo ma completamente impotente nel cambiarlo. Mi sono anche data la colpa per non essere abbastanza forte da spezzare in fretta la maledizione; vivere quest'esperienza è stato un tormento insostenibile.

Il ricordo delle loro risa complici mi risuonano come stridii fastidiosi nel cervello.
Mentre camminavo, obbedendo all'ordine impartitomi, uno di loro mi toccò i capelli, mettendomeli dietro l'orecchio e con quella sua voce viscida mi disse: «Vuoi sapere cosa si prova a giocare con il fuoco bambina? Vuoi sapere cosa si prova?»
Il suo amico gli bloccò la mano con cui mi stava accarezzando i capelli, dicendo di frenare i suoi istinti... per il momento.

Sentivo la mia coscienza gridare dentro di me, ma il mio corpo obbediva come una marionetta senza fili; ero costretta a muovermi contro la mia volontà, senza avere alcun controllo sulla mia stessa vita.

«Guardala, piange!» Continuò a schernirmi uno dei due uomini strattonandomi per il braccio: «Tranquilla, dopo ti darò un vero motivo per piangere, con tutto quello che ci hai fatto passare l'anno scorso!»

Avevo paura di cosa sarebbe potuto succedere se non fossi tornata in me in tempo.

Il mio corpo privo di volontà condusse i miei due assalitori fino al sotterraneo di Hogwarts. Credo che per accedere al suo interno siano stati spezzati alcuni degli incantesimi di protezione che difendono la scuola dagli invasori. Non ne sono certa, i miei ricordi sono annebbiati e in quel momento il mio compito era solo quello di camminare, non di osservare o capire.

L'ultima protezione da battere, però, sono sicura che non rientrasse nei loro piani!
Come ai vecchi tempi, le statue di guardia al deposito di magia antica si animarono quando i due intrusi misero piede nella sala delle mappe, prendendoli alla sprovvista.
Le loro sembianze saranno anche quelle di enormi armature di pietra, ma sono agili e veloci nei loro movimenti letali, accompagnati da spade o asce che lanciano contro i loro avversari.
Come al solito, i guardiani attaccarono senza pietà, dopotutto, prendono vita con l'unico scopo di proteggere il deposito a tutti i costi.

Attaccarono anche me, inerme e senza difese, nonostante tutte le prove superate in passato, in quel momento per loro ero l'ennesima intrusa da debellare.

Non so se fu fortuna o se fu il mio disperato bisogno di liberarmi per combattere per la mia sopravvivenza, ma l'effetto della maledizione finì proprio in quel momento!
Poco prima di essere colpita dall'ascia di pietra che una delle statue mi lanciò contro, rotolai via schivando il colpo letale.

Rimasi nascosta dietro un cumulo di macerie formatosi dallo scontro, giusto il tempo di vedere uno dei due intrusi venire colpito in pieno petto e scaraventato contro la scalinata della sala. Il suo complice, invece, continuava a lottare come meglio poteva contro i guardiani che lo attaccavano insistentemente da tutte le direzioni. Lo sentivo urlare e invocare incantesimi potenti e maledizioni, povero ingenuo! Si dimenava e perdeva tante di quelle energie in attacchi che contro le statue sono totalmente inutili, e più si affannava e più diventava debole e vulnerabile agli attacchi dei guardiani di pietra.