Matrimonio Babbano

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23/4/1892


Caro diario,

un altro mese era passato in fretta. 

Questa volta, la primavera aveva - effettivamente - iniziato a risvegliarsi, tingendo il mondo con i suoi colori vivaci e riempiendo l'aria di un profumo di rinnovamento. Il periodo di Pasqua era alle porte e, come da tradizione, le lezioni alla nostra scuola di magia si  sarebbero interrotte per concedere agli studenti il tempo di tornare a casa per i festeggiamenti, a coloro che li celebrano. 

Per quanto mi riguardava, l'emozione era palpabile non solo per il matrimonio di mio fratello Matthew, ma perché ad accompagnarmi dal viaggio alla cerimonia, Sebastian sarebbe stato al mio fianco! 

Sebastian era elettrizzato all'idea di vivere questa esperienza. 

La sua curiosità per le tradizioni e le usanze del mondo Babbano è inesauribile, e non vedevo l'ora di mostrargli tutto, di fargli assaporare la semplicità e la bellezza delle piccole cose che talvolta diamo per scontate.

Un destino simile era capitato anche ad Anne. Era stata invitata a trascorrere le vacanze di Pasqua con Infaustus dalla famiglia Gaunt, una mossa che ha sorpreso molti, Infaustus per primo. Ad ogni modo, non era la prima volta che i genitori di Infaustus mostravano interesse nel riallacciare i rapporti con il figlio e mostrare gratitudine nei confronti  dei due orfani Sallow. 

Anche se io e Sebastian sappiamo che sono coinvolti nell'episodio dello specchio per mandarmi via dal Mondo Magico, sono pur sempre la famiglia di Infaustus... anche se intolleranti verso i Babbani e maghi che non sono di sangue puro, come me, penso che per il loro quieto vivere sia un bene trovare un punto d'accordo. Chissà se un giorno, con il dialogo, cambieranno prospettiva.

Inoltre, la questione mi tocca in modo relativo. Certo, mi infastidisce, ma in fin dei conti... non sono mica io a dover sposare loro figlio!

Hogwarts Express

Mentre l'Hogwarts Express sferragliava attraverso il paesaggio che cambiava lentamente, lasciandosi alle spalle le vaste distese di campagna per avvicinarsi alla frenesia di Londra, io e Sebastian ci trovavamo immersi in una conversazione intima, isolati dal resto del mondo nel nostro scomparto.

Il viaggio aveva iniziato in un clima di leggerezza, condividendo risate e ricordi degli ultimi mesi trascorsi insieme. Tuttavia, man mano che il paesaggio fuori dalla finestra si trasformava, anche la natura della nostra conversazione si faceva più profonda, più personale.

«Sebastian» iniziai, esitando un attimo mentre giocavo nervosamente con la manica della mia tunica. «C'è una cosa... abbastanza strana, che volevo condividere con te.»
Levò lo sguardo dai suoi appunti di Pozioni, mostrando subito interesse: «Cosa succede?»chiese, chiudendo il libro e posandolo accanto a sé.

Ebbi un momento di esitazione, chiedendomi come avrebbe potuto reagire, ma sapendo, in fondo, che potevo fidarmi di lui. «Stamattina, le mie compagne di stanza mi hanno detto che... beh, che parlo nel sonno. E non è che lo faccio ogni tanto, a quanto pare non faccio altro che parlare.»

La sua espressione, da pura apprensione sfociò in una risata: «E lo dici con quella faccia seria?! Mi hai fatto preoccupare! E, invece, era per dire che Nellie e Natty si sono lamentate che non le fai dormire la notte! Almeno non russi...»

«Non è questo! La cosa strana è che non ricordo di aver sognato nulla di recente. È come se la mia mente fosse completamente vuota al risveglio, senza traccia di sogni o incubi. Ed è così da un bel po', ormai...» continuai io, passando a torturarmi le mani.

Sebastian rimase in silenzio per un momento, riflettendo. «Parlare nel sonno può essere scatenato da diversi fattori» iniziò, con quel tono riflessivo che usava spesso quando analizzava un problema. «Quando siamo sotto pressione, il nostro sonno può diventare meno riposante, e questo influisce sulla nostra capacità di ricordare i sogni.»

Hogwarts Legacy | Diario del 6° anno 1891 - 1892 IN REVISIONEWhere stories live. Discover now