Le Palpitazioni

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"Sentiti libero di farti cadere addosso il calore di un'agosto pieno di stelle cadute dal cielo."

Non era strano vedere due semplici amici uscire di sera per fare serata, soprattutto se si parlava di estate caldi e piacevoli, ma era strano vedere due come noi, come me e Taehyung, farlo senza scrupoli o paure.

Non sapevo come era possibile aver preso tutto il coraggio da un momento all'altro eppure, pensando al motivo, mi sentivo in grado di essere più forte, più sicuro di me, nonostante quel mal di pancia che non accennava a smettere.

Eravamo già pronti, avevamo deciso insieme di indossare qualcosa di comodo e semplice, senza dare troppo nell'occhio, anche perché non era questo il mio scopo e non lo era mai realmente stato.
Uscimmo fuori anche noi, scegliendo di avvisare prima Woojin, cosi da calmarlo e non farlo preoccupare, godendoci quei minuti che separavano me e quell'autore, dove di mezzo passava una leggera brezza fresca che ci accarezzava la pelle.

La notte era padrona sui nostri corpi immobili, fermi, sul marciapiede, e sembrava farci compagnia in un silenzio per niente malinconico o riluttante.
Sentivo delle emozioni dentro di me che sembravano non essere mai esistite e, per una volta, avevo inziato a dare ascolto al cuore che pulsava, batteva, poiché era la ragione della mia vita e mi sentivo vivo.

"Jimin, stai bene?" Sussurrò Taehyung, tenendomi la mano

"Certo, e tu Tae? Stai bene?"

"Si, sto bene Jimin" sorrise appoggiando delicatamente la testa sulla mia spalla

"Cosa c'è, hai mancanza di affetto?" Sussurrai portandogli delicatamente la mano fra i capelli

"Cerco solo di sentirti più vicino, perché senza di te non sarei riuscito mai più a mettere piede fuori casa, Jimin" sussurrò chiudendo leggermente gli occhi "e invece adesso sto andando addirittura ad un locale. Tu non hai paura?"

"Si Taehyung, ho paura" sussurrai mordendomi le labbra "ma l'ho messa un po' da parte, perché ho sentito il mio cuore battere"

"Il tuo cuore battere? Non l'hai mai sentito" corrugò la fronte guardandomi

"No" abbassai leggermente la testa sorridendo "mai" sussurrai

Taehyung mi guardò abbracciandomi velocemente, stringendomi dolcemente la vita, sospirando
"Adesso, lo sento anche io"

Annuii delicatamente, restando fra le sue braccia, mentre quel discorso volò via come sé non ci fosse mai stato, facendo ritornare dei sorrisi tranquilli sui nostri volti e lasciando spazio a delle conversazioni più leggere.
L'auto bianca del taxi, però, quasi ci interruppe bruscamente, arrivando veloce verso di noi, suonando il clacson più volte.

A quel punto mi resi conto di quello che stava succedendo e, senza fare storie, salii solamente, tenendo ancora una volta la mano stretta a quella di Taehyung.
Lui sembrò essere un maestro nel dire l'indirizzo all'autista che, annunedo, acconsentì a portarci in quel famoso locale.

"Siamo quasi arrivati"

Era l'unica frase di senso compiuto che riuscivo a pronunciare, lasciandomi cullare ancora dalla macchina in movimento che sembrava slittare su quelle strade spianate e scure e, finché non la sentii frenare, non potevo ancora crederci.

Non ricordo esattamente come, né quando, ma io e Taehyung fummo fuori quel locale, sembrava mi riportasse ad una rivista di giornale dove raffigurato c'era Las Vegas, eppure eravamo a Seul.

"Entriamo dentro, Jiminie?" Sussurrò Taehyung, accontentandosi di un mio cenno di capo, portandomi con sé tenendomi ancora la mano.

La gente era tanta, quasi tutto il parco di quel posto era pieno e non avevo paura nel giostrarmi fra la gente, non avevamo paura di farlo.
Mi guardavo intorno solo con lo scopo di capire dove stesse accadendo il firmacopie, dove si stesse svolgendo il tutto, finché non accadde qualcosa.

Face// YoonminWhere stories live. Discover now