La risposta

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"Ovunque tu sarai, ci sarò"

Non appena varcarono l'enorme entrata della biblioteca, Yoongi e Jungkook presero delle strade diverse, rispetto a quella di Seokjin, che decise di rimanere nei pressi più vicini all'uscita.

I due ragazzi si divisero, cercando dei libri seguendo i loro gusti e secondo il loro mood di eventi.
A Jungkook interessavano molto di più i generi romantici, un po' catastrofici e passionali; per Yoongi, invece, c'era bisogno di adrenalina, di casino e belle frasi con dei significati nascosti.

Avevano bisogno, però, entrambi della stessa cosa e senza nemmeno rendersene conto misero mano sullo stesso libro. Un vecchio libro antico di frasi e vicende scritte in lingue arcaiche, di amori travolgenti, disturbi mai approfonditi per via dell'antica mentalità e di sentimenti nascosti dietro ad azioni forti, dilemmi incompresi.

"Te lo cedo, hyung, non so nemmeno perché io l'abbia preso" sussurrò Jungkook abbassando delicatamente il viso verso il basso

"Forse...anche tu hai bisogno di risposte alle tue domande, Kookie?"

"Forse" annuì leggermente, mettendosi le mani in tasca, voltandosi di spalle scrollandole "o forse avrei bisogno di capire"

"Capire cosa? Posso aiutarti in questo"

"Non so sè puoi farlo" si guardò intorno, voltando lo sguardo verso l'alto, rivolgendosi ai libri irraggiungibili senza l'aiuto di una scala "vorrei arrivare in alto senza servirmi di niente...di nessuno"

Yoongi rabbrividì nel sentire quelle parole che l'amico aveva appena pronunciato. Sembravano essere dettate dalla vita frenetica e stanca di qualcuno che né aveva viste tante, sembravano essere parole che avrebbero aiutato qualcuno, parole che avrebbero fatto riflettere.

"Cosa dici?" Sussurrò, guardando il minore, poggiandogli una mano sulla spalla

"Ti sei mai sentito come un personaggio delle tue storie?"

"Io...io sono il personaggio delle mie storie"

Jungkook si morse le labbra, cedendo il libro
"Ne avrai più bisogno di me" sussurrò.

Sembrarono essersi immobilizzati, l'uno davanti all'altro, cercando di leggersi per capirsi, ed i loro dilemmi, il loro fumo, le loro perplessità avevano una consistenza densa più del fumo, calda più del sole, unita più di due calamite. Si resero conto di essere una sola persona, con gli stessi pensieri e con lo stesso peso sul petto quando si resero conto di non essere stati soli, sé non all'inizio.

"Obi tu, ibi ego" sussurrai, guardando le spalle larghe, coperte da una felpa nera e discreta, di Yoongi.

Si risvegliarono entrambi e, lentamente, avevo attirato l'attenzione di non due occhi, ma ben quattro.
Jungkook si voltò verso di me, restando con la bocca socchiusa, interrogativo più del dovuto, cercando di capirne qualcosa, mentre Yoongi sembrò paralizzarsi di più, raffreddandosi all'esterno ma lasciando che il suo cuore iniziasse a prendere fuoco.

"Tu..." Sussurrò, fievolmente

"Io" mi morsi le labbra, stringendo fra le mani il libro che mi aveva fatto aprire gli occhi sù tante sfaccettature della vita

"Obi tu, ibi ego" sussurrò Yoongi, passando le sue lunghe dita sulla carta ruvida che possedeva fra le mani, tenendo lo sguardo premuto sul mio.

Pensai immediatamente di aver sbagliato qualcosa, forse non avrei dovuto interrompere la loro conversazione, ma sentivo quella potente sensazione di vitalità che, ancora una volta, solo Yoongi poteva darmi.

"Jimin...che ci fai qui?" Prese parola, rompendo quella connessione di sguardi che c'avrebbe solo portato a fissarci sempre di più

"Ho...ho letto la tua dedica e...ho pensato di venire qui" sussurrai, sincero

Face// YoonminWhere stories live. Discover now