La biblioteca

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"La mia anima fa male alla tua ma...sai che hai riempito questo buco da quando sei nato?"

Dopo aver indossato alcuni degli abiti di Hoseok che, a parer suo, aveva uno stile nettamente migliore rispetto a quello di Jin hyung, Jungkook scese al piano di sotto tenendo lo sguardo basso così come la testa.

"Jungkook, noi stiamo andando in biblioteca, ti andrebbe di venire con noi?" Seokjin non perse tempo a raggiungerlo, mettendogli un braccio attorno alle spalle

"Mh" si schiarì leggermente la voce, guardandolo "certo hyung, mi va bene"

"Pare che la doccia ti abbia fatto bene, è così?" Alzò un sopracciglio Yoongi, mettendosi le mani in tasca

"Non so fino a che punto abbia potuto, ma almeno non puzzo"

"Onesto" scrollò le spalle, aprendo la porta, raggiungendo velocemente l'auto del maggiore

"Sembra che qualcuno non stia più nella pelle" ridacchiò Seokjin, afferrando le chiavi, così da poter aprire le portiere con un unico movimento

"A me sembra un po' noioso" sospirò Jungkook, avvicinandosi al lato passeggero

"Mi sento un giovincello a stare dietro" ruotò gli occhi Yoongi, sedendosi, già pronto e carico per partire

"Ti tocca" lo guardò male Seokjin, assicurandosi, poi, che tutti avessero preso posto, prima di partire lentamente verso la biblioteca.

Jungkook cercava sempre di evitare ogni volta i sediolini posteriori, poiché non facevano altro che fargli venire in mente diverse immagini che tutti potevano immaginare e, logicamente, capire.
Per questo non ci avevano messo molto a capire che era meglio uscire a piedi con Jungkook, meglio farsi lunghe e calme passeggiate piuttosto che prendere l'auto e vederlo soffrire ricoperto dalla sua ansia velata, ma in quel momento la giornata piovosa non agevolava nulla e, siccome la biblioteca non distava molto e viaggiare con Seokjin alla guida era sempre stato tranquillo e piacevole, al minore non pesò più di tanto e lasciò che i suoi tremolii non si scatenassero come al solito.

Non appena l'auto si accostò nel parcheggio dedicato alla struttura, i ragazzi scesero piano, riposando l'attenzione sù ciò che stavano facendo e dove si trovavano piuttosto che restare sui pensieri che, ognuno di loro, aveva lasciato al vento tramite lo sguardo fisso verso quelle nuvole grige sporche di parole mai pronunciate.

Quell'edificio era il più antico, bello e maestoso del paese. Poteva davvero capitare di perdersi fra quelle mura piene di libri colorati, dalle copertine sbiadite, lucide, nuove, antiche; dalle pagine profumate, appena stampate, o gialle e consumate dal tempo, colme di parole ricche di significato, autentiche per addormentarsi in sogni di cui si è personaggi.
Era proprio lì, in quelle luci fioche, in quell'atmosfera silenziosamente gradevole che la magia si espandeva, lasciandosi cadere come dei granelli di polvere di stelle, come il suono dello sfogliare; era lì che si nascondevano persone dagli animi fragili, dalla grande immaginazione e chi, come Yoongi e Jungkook, cercavano solo risposte.

"Ragazzi, mi raccomando, io resto giù a leggere qualche libro, mi farete sapere che fine avete scelto di fare per telefono?" Sospirò Seokjin, fermandosi davanti alla porta

"Mhmh, non credo che saremo molto lontani, non ci torno da solo a piedi con questo tempo" ruotò gli occhi Yoongi

"Ed io la penso come lo hyung" annuì Jungkook fermandosi a guardare la biblioteca, restando con le mani in tasca

"Bene, allora ci vediamo in un punto, credo sia meglio vedersi tutti qui" sorrise Seokjin aprendo la porta, lasciandosi trasportare dalle sue stesse gambe per spingersi ad entrare.

Face// YoonminWhere stories live. Discover now