Capitolo 28

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Pov ~Ashley~
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Due giorni dopo...

Era lunedì ed io stranamente mi stavo preparando per andare allo stage, avrei dovuto lasciarmi ciò che era successo alle spalle e proseguire per crearmi un futuro, non dovevo dipendere dagli altri.

Appena arrivai nell'edificio, salutai Ava che era più nervosa del solito quella mattina e non seppi perché.

«Tutto... Bene?» chiesi soffermandomi in segreteria.

«A te che sembra? Fammi il piacere, vorrei evitare di parlare con le bambine. Ora avrei del lavoro da fare, arrivederci» mi aveva appena dato della bambina?

Si alzò e poi afferrò dei documenti, lasciò la segreteria ed io scrollai le spalle.

Appena arrivai nel corridoio dove si trovava l'ufficio di Liam, notai una bionda uscire dalla sua stanza.

Aggrottai la fronte.

«Grace?» dissi e lei mi guardò
«Allora hai deciso di continuare vedo» disse ed io annuii.

«Tu invece...»
«Da oggi lavoro qui, come segretaria, infatti se vedi Ava molto nervosa è per colpa mia. Oh, quanto mi dispiace» disse facendo la finta dispiaciuta e mi scappò un sorriso.

Era un altro dei loro piani?
«Mi fa piacere... Allora buon proseguimento di giornata» dissi e feci per andare ma lei mi afferrò un polso.

«Se stai pensando che io sia qui per un altro piano di Liam, ti sbagli, puoi stare tranquilla adesso. È tornato tutto alla normalità» e mi sarei dovuta fidare?

Annuii e poi mi lasciò.

Bussai all'ufficio di Liam e lui mi fece entrare.

«Sei tu» disse appena mi vide
«Già» dissi poggiando lo zainetto per terra come sempre.

«Sei sicura di voler proseguire con me? Se vuoi posso chiamarti chi avrebbe effettivamente essere il tuo vero tutor» scossi la testa
«Va bene comunque, ormai già ci siamo portati avanti no?» dissi e lui annuì.

«Bene, allora preparati perché ti aspetta un intero pomeriggio a lavorare» disse e poi si alzò prendendo sempre le stesse cose che usavamo ogni volta.

«Oggi però, mi farai un modellino in scala» CHE?.

Mi voltai di scatto con la sedia verso di lui
«Oh, non preoccuparti, hai tutto il tempo che vuoi. Ovviamente io ti aiuterò» disse e poi prese tutto il materiale.

Bhe, ci sarebbe stato da divertirsi lì.

Iniziai a pensare a cosa riprodurre e poi cercai di formare dei pezzi.

«Non penso che si faccia cos-»
«Zitto» dissi fermandolo prima che mi sconcentrasse e mi lasciò fare.

Passò un'oretta ed ero già a buon punto
«Capisci cosa sto facendo?» chiesi
«Bhe, qualcosa sta venendo fuori» disse ed io alzai gli occhi al cielo.

«Se lo sai fare meglio, prego, costruisci tu» lui rise
«Ma sicuramente lo saprò fare meglio, solo che l'esercitazione è tua, non mia ricciolina» disse e poi tornai a lavoro senza controbattere.

«Aspetta, qui fa attenzione, è fondamentale questo pilastro» disse avvicinandosi a me.

Mi aiutò ad incollarlo e i nostri corpi erano talmente vicini che potei sentire il suo profumo.

«I pilastri sono la cosa più importante, senza, la struttura cederebbe» disse e appena mi voltai per prendere un altro pezzo, persi l'equilibrio e gli caddi addosso.

𝔻𝐨𝐧'𝐭 𝐲𝐨𝐮 𝐥𝐨𝐯𝐞 𝐝𝐚𝐧𝐠𝐞𝐫? 𝐈 𝐲𝐚𝐬.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora