Capitolo 58

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Pov ~Ashley~
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7 anni dopo...

«No aspetta, questa parete la facciamo qui, e stammi a sentire per una volta Sederic!» mi stavo di nuovo esaurendo al cellulare con uno dei miei collaboratori di lavoro.

Si, finalmente ero riuscita a laurearmi ed ero diventata un architetto, proprio come volevo, solo che non pensavo fosse così complicato.

«Attacca» disse Liam sullo stipite della porta e finalmente staccai la chiamata.

«Ci sono problemi con il progetto?» mi chiese venendo verso di me.

«Sai, quando hai a che fare con incompetenti» risposi e mi diede un bacio
«Ti fa male innervosisrti così tanto però, lo sai?» sospirai
«Si lo so»
«Dovresti prenderti una pausa. Ci penserò io qui nel frattempo» scossi la testa
«Guarda che c'è la faccio e poi dobbiamo rifinire gli ultimi dettagli della villa» dissi prendendo il progetto di arredamento.

Avevamo passato due anni a progettare e costruire la nostra villa e finalmente ci toccava solo arredarla.

Non potevo credere a tutto quello che avevamo fatto in questi anni.

«Bhe, non ci vorrà tanto, sei tu che sei pignola»
«Non mi piace che i mobili in casa non abbiano un senso» dissi e lui roteò gli occhi al cielo
«Siediti un attimo, ti stai stressando troppo, guarda che fa male anche a lui eh» disse e appena mi sedetti, mi diede un bacio sul grembo.

Sorrisi
«So quello che faccio»
«Anche io, per questo ti sto dicendo di risposare, sei al sesto mese, non credi di doverti rilassare un po'?» oh vero, avevo mancato un ultimo dettaglio.

Si, ero incinta e ogni volta che ci pensavo mi veniva da piangere.

Avevo aspettato da anni che arrivasse quel momento e finalmente potevo dire di avere tutto quello che avevo sognato.

Un bambino, una casa e un uomo che amavo più della mia stessa vita.

Anche se a parer mio, se non ci fossimo sposati, me ne sarebbe importato poco, mi sarebbe bastato stare con lui.

«Fallo per me» disse Liam e sospirai
«D'accordo, una settimana e poi torno a lavoro» lui rise
«Ma come sei testarda».

Sentimmo bussare alla porta e ci voltammo.

«Ashley ti è arrivata una lettera!» disse Grace piombando in ufficio.

«Grazie Grace» dissi e Liam la prese per poi porgermela.

«Sembra vecchia» dissi aggrottanto la fronte.

«Susu, apri» insisté Grace, così l'aprii.

Ebbene sì, non credo sia il modo migliore di iniziare una lettera, anche perché è raro che io ne scriva una, ma adesso mentre sono qui a sorvegliare sui tuoi sogni, ho pensato di farlo. Ah e ho 26 anni eh, non so quando mi verrà in mente di darti questa lettera, quindi perdonami se il postino ha fatto moooolto ritardo.
Il realtà non saprei neanche cosa dirti, apparte che sei stata l'imprevisto più bello che mia sia mai capitato nella mia vita, eppure quando avevo progettato di farti venire, saresti anche dovuta tornare da dove eri venuta, ma le cose sono andate diversamente.
Non so tu cosa mi abbia fatto, magari sei una strega e neanche lo so, però si, mi hai stregato, sono arrivato al punto di sognarti anche la notte, mi è capitato troppe volte di pensare a te e detto sinceramente, mi sono anche un po' spaventato, mi sono spaventato per quello che sarebbe potuto succedere, mi sono spaventato perché avevo paura che potesse succederti qualcosa per colpa mia, infatti ho anche pensato di allontanarti, mi sono spaventato di quello che avresti potuto farmi, perché avvolte l'amore può fare più male di una pugnalata e tu lo sai no? Però ormai ti ho dato il famoso coltello dalla parte del manico, sei tu il motivo del perché io adesso stia portando avanti la mia vita e cercherò di fare il possibile per tenerti con me.
Spero "se dovesse succedere" di essere un buon padre e un buon marito, ma se il nostro fato non ci avesse riservato questo futuro insieme, allora ti augurerò comunque il meglio per tutta la tua vita.
Davvero ricciolina, mi hai fatto aprire gli occhi e non ti ringrazierò mai abbastanza per questo.
Adesso ti dirò due parole, che per me sono molto complicate da pronunciare, che però allo stesso tempo hanno anche il significato più grande del mondo, so che potrà essere scontato però...
Ti amo ricciolina.

Ps: vuoi sposarmi?

Il tuo Liam.

Strabuzzai gli occhi appena mi voltai e lo vidi inginocchiato con un anello in mano.

Mi portai una mano sul viso e le lacrime iniziarono a rigarmi le guance.

«So che non è una proposta come quelle che si vedono di solito però-» mi alzai subito e lo abbracciai
«Stai zitto, è anche meglio, tu sei un pazzo» dissi affondando il viso nell'incavo del collo.

Lui mi strinse a sé poggiando l'anello per terra.

«Allora è un sì o un no?» chiese e lo guardai
«Potrei mai dirti di no?» dissi e lui mi poggiò le mani sulle guance, subito dopo mi baciò.

«E finalmente c'è l'abbiamo fatta! CARTER SI SPOSA!» urlò Grace fuori dal corridoio mentre Liam mi metteva l'anello.

«Prima o poi la licenzio» disse Liam e io risi.

«CHE CAZZO HA APPENA DETTO?» Michelle e Alice piombarono in ufficio immediatamente e Liam mi aiutò ad alzarmi.

Videro l'anello alla mano e Alice mise subito una mano sulla bocca di Michelle per non farla urlare.

Ma lei si oppose
«DOBBIAMO FESTEGGIARE!»
«INFATTI» disse Grace spuntando da dietro e io mi portai una mano sul viso dall'imbarazzo.

«Ora basta urlare però» disse Liam.

«Sisi» disse Grace e andò a prendere qualcosa.

Tornò con Axel, Kim e Sebastian, il ragazzo di Grace, Kim invece era riuscito a mettersi con Alice finalmente.

Axel e Michelle invece, si erano sposati un anno fa.

«Ecco lo shampagne!» disse Grace alzando la bottiglia al cielo e chiusero la porta del mio ufficio.

«Lei non può berlo» disse Liam e io sbuffai.

«Neanche un goccino?» chiese Michelle facendo il segno con le dita e sorrisi.

«Non se ne parla proprio, ora ti prendo l'acqua»
«D'accordo» dissi e nel frattempo Alice mi abbracciò.

«Lui come sta?» disse accarezzandomi  il grembo.

«Oh benissimo, sta nel lunapark» dissi esasperata e scoppiarono a ridere.

Non vedevo l'ora che nascesse, ogni volta che i giorni passavano mi saliva l'ansia di tenerlo tra le braccia.

E se non fossi stata capace? Se non avessi saputo comportarmi, oppure se non fossi stata in grado di dargli un'istruzione?

I pensieri iniziarono ad assalirmi

Liam venne a sedersi accanto a me e mi diede un bacio sulla guancia
«Vogliamo uscire?» mi sussurrò all'orecchio ed io annuii.

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𝔻𝐨𝐧'𝐭 𝐲𝐨𝐮 𝐥𝐨𝐯𝐞 𝐝𝐚𝐧𝐠𝐞𝐫? 𝐈 𝐲𝐚𝐬.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora