Capitolo 51

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Tre giorni dopo.

Mia madre finalmente uscii dall'ospedale e una volta arrivate a casa, la feci stendere sul letto mentre finivo di preparargli le valigie.

Voleva partire quella stessa sera, dopo che i dottori gli diedero l'ok.

«Tesoro non dimenticarti la spazzola»
«Nono, per carità» dissi ironica e quando finii mi sedetti vicino a lei.

«Sei sicura di voler partire?» gli chiesi e lei annuì.

«Ho già perso tre giorni di lavoro, se voglio che il film venga pubblicato, allora dovrò impegnarmi»
«Si, ma fa attenzione mamma, hai 46 anni non 25» dissi e lei rise
«Stai dicendo che sono vecchia?»
«Nah, sto dicendo solo che devi riposare di più e non sforzarti»
«Sisi, non preoccuparti tesoro» l'aiutai ad alzarsi anche se non voleva e poi afferrai le valigie.

«Liam ci sta aspettando giù» dissi e lei aggrottò la fronte.

«In che senso»
«Si è offerto lui di accompagnarci» dissi e sorrise.

«Beh, non ti sei messa con uno poco di buono almeno» roteai gli occhi al cielo
«Liam è tutto tranne che quello mamma»
«Si infatti ho visto che è un bravo ragazzo» disse e poi chiusi la porta dell'appartamento.

«Ah e dovremmo di nuovo prendere le scale»
«Non mi lamento» rispose mia madre e nel frattempo che lei scendeva come se niente fosse, io portai le valigie.

Cazzo ma che ci aveva messo dentro, 5 kili di sassi.

Appena arrivammo giù, mi venne da svenire.

«Sembra che tu abbia corso una maratona. Buongiorno signora Parker» disse Liam e mia madre ricambiò il saluto, poi la fece entrare in macchina.

«Queste valigie pesano più di una valanga di elefanti» dissi e lui scoppiò a ridere.

Le prese e le mise nel cofano, subito dopo mi baciò.

Arrivammo all'eroporto e aspettai che mia madre s'imbarcò nell'aereo.

«Fa la brava» disse e mi diede una bacio sulla fronte
«Come sempre» dissi e lei fece la finta disperata.

Lei e Liam si salutarono con una stretta di mano e poi gli disse qualcosa all'orecchio.

Io aggrottai la fronte quando Liam sorrise.

«Ciao mamma» dissi e poi se ne andò.

«Ma che ti ha detto?» chiesi a Liam.

«Nah, niente non farci caso» come no.

«Comunque, dovresti fare anche tu le valigie» disse ed io aggrottai la fronte.

«In che senso scusa»
«Si va a Chicago» disse mostrandomi due biglietti ed io strabuzzai gli occhi
«Ma tu sei matto» dissi e poi mi diede un bacio a stampo.

«Andiamo» disse e poi entrammo in macchina
«Ma a che ora sarebbe il volo?» chiesi
«Tra... 4 ore»
«4 ORE?» dissi e mi feci prendere dal panico.

«Oi, la mia già l'ho fatta, manca solo la tua, quanto ci potrai mai mettere» disse.

«Mh, si, la fai facile tu» dissi e poi accesi lo stereo.

«Su forza, il viaggio sarà lungo, a tra l'altro, ci staremo fino al prossimo fine settimana»
«Praticamente torniamo prima che inizi l'università»
«Esattamente» rispose ed io scossi la testa divertita.

Appena arrivai a casa, Liam mi prese le valigie e mentre io preparavo i vestiti da portare, Michelle mi mandò un messaggio.

Michelle
Ho bisogno di parlare con voi, da vicino

Alice
Cosa è successo?

Michelle
Nulla d'importante, e qua non lo dico

E adesso cosa avrei dovuto rispondere, mica potevo far finta di niente.

Avrei dovuto dire la verità

Alice
Ashley?

Ashley
Si ci sono, comunque è importante questa cosa?

Michelle
Hai qualcosa da fare?

Ashley
In realtà starei partendo

Michelle
E QUANDO C'È LO DICI

Alice
Appunto

Michelle
E poi con chi?

Ashley
Con Liam, mi ha fatto una sorpresa in realtà, me l'ha detto poco fa e sto facendo ora le valigie di corsa

Michelle
BHA, DOVEVI DIRCELO SUBITO

Ashley
Sisi

Alice
E dove andate?

Ashley
Chicago, torneremo prima che incominci l'università

Michelle
Allora meglio se vai, quando ci vedremo poi vi racconterò tutto

Ashley
Sicura?

Michelle
SI IDIOTA E ADESSO PREPARA LE VALIGIE

Alice
Ci vediamo quando torni

Ashley
D'accordo, ciao

Posai il cellulare e appena Liam entrò in camera, mi aiutò a fare le valigie.

«Addirittura il phon?» glielo afferrai da mano e lo misi in valigia
«E certo, ti pare?» dissi e una volta messe le ultime cose, diedi una sistemata al letto.

• • • •
Ed eccoci lì, di nuovo in aeroporto
«Oh, ma l'imbarco è adesso, non tra mezz'ora»
«Liam CORRI» scoppiò a ridere e poi gli afferrai la mano per arrivare in fretta all'aereo.

Appena arrivammo, avevamo il fiatone
«Appena in tempo, stavamo per chiudere» disse l'hostess e gli dammo il passaporto
«Mi sarò confuso con gli orari, mi scusi» disse Liam e lei lo guardò... affascinata.

«Non si preoccupi, per qualsiasi cosa, può anche chiedere a me» sisi
«Ora dovremmo proprio salire» dissi afferrandogli il polso e poi ci mettemmo ai nostri posti.

«Che hai?» mi chiese una volta seduti, per fortuna che ero vicino al finestrino
«Nulla» dissi e lui alzò un sopracciglio
«Pensi di fregarmi così facilmente?»
«Hai visto come ti guardava? Non fare il finto tonto per favore» dissi e poi voltai il capo verso il finestrino.

Mi diede un bacio sulla guancia
«Possono guardarmi come vogliono,m'interessa solamente che a me guardi tu» mi sussurrò all'orecchio ed io sorrisi leggermente.

Dopo 10 minuti, annunciarono il volo
«Beh, ci aspettano 4 ore di volo» disse
«Ah, così poche» dissi e lui si voltò verso di me
«Poche?»
«Vieni in Irlanda Liam, poi ne riparliamo» dissi e lui sorrise.

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𝔻𝐨𝐧'𝐭 𝐲𝐨𝐮 𝐥𝐨𝐯𝐞 𝐝𝐚𝐧𝐠𝐞𝐫? 𝐈 𝐲𝐚𝐬.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora