(6) Io, bella?

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<<Per quanto risplenda d'oro, non dimenticarne il fuoco.>>

*Uno novembre.*

Oggi, le prime tre ore sono sembrate una tortura: in prima ora ho avuto il compito di matematica ed ho il presentimento sia andato davvero male. Ma hey, è matematica, chi è che la capisce? Sicuramente non io.
A seconda ora storia, ma nulla di che.
In fine, a terza ora ho avuto scienze, ma non sono stata interrogata visto che avevo già un voto. A proposito, alla fine ho preso 8 all'interrogazione sulle cellule.

Al momento ho lezione con questa divinità della mia prof di italiano ed oggi ci ha anticipato che settimana prossima faremo un tema libero e sono super felice: amo scrivere!

L'ora passa fin troppo velocemente, è sempre così: le ore con le altre prof sembrano durare un giorno intero, mentre quelle con lei passano in un batter d'occhio.

L'ennesima campana della giornata suona a mezzogiorno in punto ed i miei compagni escono velocemente dalla classe salutando la professoressa, mentre io sto ancora preparando lo zaino. So che le mie amiche mi stanno aspettando fuori, lo fanno sempre. Sanno che desidero stare un po' sola con la Signorelli quando ne ho l'occasione, e a loro non dispiace. Ormai si sono abituate a sentirmi parlare tutto il tempo di lei, ed Eda è diventata la nostra shipper numero uno, oltre ad essere la mia migliore amica.

Mentre sistemo lo zaino, la professoressa continua il discorso che avevamo iniziato mercoledì a fine giornata: amo il fattore che si ricordi di cosa stessimo parlando.

Per quanto vorrei parlare con lei fino alla fine dei miei giorni, sono costretta ad uscire dalla classe in fretta, perché mia madre mi ha appena mandato un messaggio:

"Amore, sono di fronte al panificio, puoi venire? Sono messa male con la macchina."

Benissimo! Proprio oggi mamma ha deciso di venirmi a prendere al posto di farmi prendere il treno. Le rispondo che sto arrivando mentre io e la Signorelli usciamo dalla classe.
Mi sento un attimino stordita dal suo profumo: non smetterà mai di farmi questo effetto.

Una volta giunte al cancello, la saluto e mi volto, ma lei mi richiama prima che possa allontanarmi. Fa la cosa che meno mi sarei aspettata...
Mi dice:

<<Charlotte, aspetta. Comunque anche tu sei molto bella.>>

Ho sentito bene? Impossibile.

<<C-come prof..?>>

<<Ti ho sentita quel giorno, quando hai detto ciò che pensi di me. Mi hai lasciata molto sorpresa: ci conoscevamo a pena, e da subito mi hai capita. E beh, ti ringrazio per il complimento indiretto.>>

Lei si avvicina a me sfruttando il mio momento di confusione e mi ruba un bacio rapido sulla guancia, il quale mi fa girare la testa e battere il cuore a mille.
Se non svengo, è per miracolo.

Quindi lei mi ha sentita...
E le è piaciuto ciò che ha sentito...
Mi ha dato un bacio...
MI. HA. DATO. UN. BACIO.
Non mi laverò mai più la faccia.

Benissimo, ora capisco il perché di certi sguardi, ha forse capito che sono attratta da lei?

<<Io non... pensavo che mi avesse sentita. Oddio, che imbarazzo.>>

Dico mentre sento le guancie andare a fuoco e domandandomi come io riesca a parlare.

<<Ma non ti preoccupare, tesoro, a me ha solo fatto piacere.>>

Sentire lei che mi chiama "tesoro" ha un certo effetto su di me, lo ammetto.

Io mi allontano da lei dopo averla salutata e corro verso le mie amiche che mi guardano indagatorie. Miriam, Paola ed Eda si scambiano uno sguardo e poi mi dicono:

<<sputa il rospo.>>

Io non ho le forze di parlare in questo momento: mille emozioni mi stanno facendo girare la testa. Ho lo stomaco sottosopra nonostante non abbia mangiato nulla; il cuore non ne vuole sapere di battere ad un ritmo normale e sento ancora il suo profumo nonostante non sia più accanto a me: non potrebbe andare peggio!

Le abbraccio una per una e prometto che avrei raccontato loro tutto quando sarei tornata a casa.
Ci rimangono un po' male, ma annuiscono e mi abbracciano a loro volta. Corro verso la macchina di mia madre e le do un bacio, quando chiudo lo sportello vedo con la coda dell'occhio la Signorelli che sale in auto e se ne va con un grande sorriso stampato sul volto. Questo sorriso mi fa battere forte forte il cuore ed ogni pensiero viene cancellato e sostituito con il suo bellissimo viso. Sorrido con ogni fibra di me e mi sento totalmente felice e leggera.

A casa pranzo con un risotto ai funghi, poi salgo in camera e faccio degli audio kilometrici alle mie amiche, attendendo specialmente la risposta di Eda, che è la nostra sostenitrice numero uno.
Non tarda ad arrivare: mi dice che, secondo lei, potrebbe esserci un interesse anche da parte sua... Questa sua idea è condivisa da Miriam: mi sa che queste due si sono messe d'accordo per mettermi strane idee in testa. Parlo ancora un po' con loro, per poi crollare in un sonno profondo.

Il mio riposino dura 3 ore: un'ora in più rispetto al previsto, malissimo. Evidentemente non devo aver sentito la sveglia. Stupide energie che si esauriscono in un batter d'occhio.
Corro a lavarmi la faccia, vado a salutare mamma che sta uscendo con una sua amica e torno in camera mia. Lì inizio a studiare la teoria di matematica e ad esercitarmi sugli esercizi, perché ho deciso che mi farò interrogare la prossima lezione.

Dopo circa due ore, passo al mio amatissimo italiano; per la prossima volta devo studiare la teoria di grammatica e fare sei esercizi. Studio con dedizione la teoria e faccio molta attenzione allo svolgimento degli esercizi, dopo un'ora ho finito tutto. Adesso mi rimane solamente una cosa da fare per lunedì: prepararmi per il tema. Non è che esista chissà quale preparazione per un tema di italiano, ma ci tengo fin troppo per non fare nulla, dunque cerco su google qualche consiglio per fare un tema da dieci e lode. So già che non prenderò mai dieci, ma non perché io non ne sia capace, bensì perché ho compreso che la Signorelli ha un solo -insignificante- difettuccio: è ristretta nei voti. O almeno così dicono i miei compagni. A me ha messo 8½ all'interrogazione di epica che ho fatto settimana scorsa, che per essere stata fatta al primo quadrimestre, ha ottenuto una valutazione della quale vado molto fiera. Lei, a fine interrogazione, mi ha anche fatto i complimenti per come espongo; inutile dire che le farfalline allo stomaco siano arrivate fino al mio cuoricino facendolo impazzire. E chi lo avrebbe mai detto che una professoressa avrebbe mai potuto farmi tale effetto?

La sera non mangio molto, mi va una semplice insalata di mozzarella e pomodoro, solo che mamma mi guarda con aria triste: crede che mangi poco. Cerco di ignorarla e salgo in camera nuovamente. Non è per male, amo la mia mamma con tutto il mio cuoricino, ma non ho la forza mentale di affrontare l'ennesima lite sul fattore che non mangi abbastanza. Fino a quando starò bene, mangerò così.

Parlo ancora un po' con Eda, che come sempre mi strappa un sorriso e vado a scrollare video su Tiktok.
Verso le 11 sento le palpebre pesanti e decido di andare a dormire.

La Signorelli torna alla mia mente: ripenso alla sua voce soave e melodiosa, a ciò che mi ha detto oggi... Pensa davvero che una ragazza come me possa essere bella? Io? Io che non ho un fisico perfetto come tutte le altre? Io che ho due semplici occhi marroni, i capelli fin troppo lunghi senza una forma? Io che so solo studiare e parlare?
Se lo dice lei, magari è vero...
Apparire bella ai suoi occhi mi dà una prospettiva di vita differente. Le sono grata, ma devo capire come mai mi faccia questo effetto. Cosa mi succede quando c'è lei?






















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Ma ciao a tutti nuovamente, voi ve lo aspettavate questo comportamento da parte della professoressa? La me del passato sicuramente no. Fatemi sapere cosa ne pensate di quello che sta succedendo e, se vi va, lasciate una stellina. Baci. 💜

Professoressa, è vero ciò che sentiamo?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora