(23) Cosa ci facciamo?

1.4K 87 35
                                    

<<Ti odierò, se potrò;
altrimenti ti amerò,
mio malgrado.>>

Ricordo che mia madre non si è mai fatta problemi riguardo alla sessualità delle persone: ha sempre avuto una mentalità aperta.
Inoltre le parlo sempre di tutto, quindi non vedo perché non dovrei dirle il mio di orientamento.

<<Mammina, a me piacciono sia i ragazzi che le ragazze.>>

<<Ah, anche i ragazzi?>>

Io scoppio a ridere e mi rendo conto di quanto sia furba la mia mamma: aveva già capito tutto. Le dico che sono bisessuale e poi il discorso cade lasciando spazio ad un altro.

Stasera riesco a mangiare, per fortuna sono di buon umore grazie alla Signorelli e forchettata dopo forchettata finisco un piatto di pasta...
Non succedeva da un bel po' di tempo e non so come prenderla, forse ho esagerato.

Saluto mamma dopo averla aiutata a sparecchiare e smetto di pensare a quanto cibo ho ingerito, mi metto le cuffiette e faccio partire la musica su Spotify mentre mi perdo nei ricordi sdraiata sul letto.
Ho bisogno di sentire la sua voce e cerco nel cestino quella registrazione di lei che parla con mia madre; la trovo, la ripristino, e mi perdo per la millesima volta nei suoi occhi di miele.

Lei provava già qualcosa per me.

Lo posso vedere da come sorride ogni volta che mi cita, ogni volta che fa un riferimento al passato o alle mie capacità.
Non riesco a smettere di sorridere e mi chiedo cosa io abbia fatto per meritare una persona del genere nella mia vita. Mi addormento con la sua voce dolce e soave alle orecchie ed il cuore che batte forte forte.

*Lunedì mattina.*

Oggi il mio umore è ottimo, ieri sono stata l'intera giornata a studiare ed oggi ho l'ultima verifica dell'anno con la Signorelli, il mio livello di ansia è davvero alle stelle.
Più che averla per il compito, però, ho ansia perché ci rivedremo per la prima volta dopo ciò che abbiamo condiviso...
Ho lo stomaco in subbuglio e sul cuore sento una sorta di peso che non vuole andare via nemmeno con dei respiri profondi, così mi rassegno a sopportare la sensazione ed aspetto di vederla.

La prima ora, nella quale faccio spagnolo, non vuole proprio passare mentre fisso i secondi che scorrono sullo schermo del telefono e mi chiedo perché cavolo non possano andare più veloci.
Quando sono meno dieci domando di poter andare a prendere un cappuccino e la professoressa mi manda senza problemi; mentre passo di fronte a gruppetti sparsi di ragazzini mi sento osservata, ma non è una novità.
Attendo che la bevanda sia pronta e scorro le storie su instagram; all'improvviso sento il suo profumo, il che mi spinge ad alzare lo sguardo per cercarla.
La vedo di spalle mentre si dirige verso il bagno delle professoresse e mi chiedo come mai non mi abbia nemmeno salutata; io lascio il bicchiere con il cappuccino, ormai pronto, su un banchetto e la seguo.

Prima che chiuda la porta del bagno afferro la maniglia e sono io a chiuderla dietro di me, solo che lei sembra... impaurita?
Mi avvicino a lei per baciarla, ma mi poggia le mani sul petto per bloccarmi.
Il calore delle sue mani mi fa bruciare all'istante, ma la paura nei suoi occhi mi gela sul posto. La guardo con sguardo interrogativo e lei non aspetta molto per parlare.

<<Charlotte, siamo andate oltre. Tu mi fai provare sensazioni mai provate prima, nemmeno con mio marito... Non so bene come esprimermi per non ferirti, ma ciò che è successo fra noi non deve avvenire nuovamente. Non possiamo continuare e non posso permettermi di provare nulla per te.>>

Al posto di lasciarmi crollare nel mio dolore, rimane davanti a me senza staccare le sue mani del mio petto, gesto che mi fa dubitare delle sue parole.

Non riesco a crederle, non posso, cazzo!
Non posso rinunciare a lei dopo ciò che abbiamo condiviso.

Avvicino il suo polso alla mia collana e le dico:

<<vedi? Il mio cuore è tuo. C'è un filo invisibile che lega me a te e non posso lasciarti andare, ti prego...>>

Lei mi fissa da sotto le sue lunga ciglia e rimane imbambolata a guardare le mie labbra.
Mi avvicino a lei e presso queste ultime sulle sue che profumano di caffè.
Lei non si scosta e da questo bacio trapelano: dolore, aspettativa, tenerezza, sogni infranti e ancora dolore.
Stringe il mio labbro inferiore fra i suoi denti fino a farmi male, poi approfondisce il bacio infilando la sua lingua nella mia bocca ed io arrivo definitivamente in un'altra dimensione. Così capisco quanto le sue parole siano state vane.

Quando cerco di mettere le mani sotto la sua maglietta per sentirla più vicina, lei si scosta da me dicendomi:

<<non posso. Basta, basta. Cosa mi fai?>>

Cosa le faccio io?!
Cosa mi fa lei piuttosto!
Mi guarda un'ultima volta, poi scappa nuovamente da me mentre suona la campana del cambio dell'ora e mi rendo conto solo ora che c'è quel maledetto compito di grammatica.

Il mio cuore si spezza sempre di più ad ogni passo che faccio verso la classe e qualche lacrima scende lentamente sulle mie guancie arrossate.
Entro in classe e la prof di spagnolo ci saluta augurandoci buonafortuna per il test, io mi siedo e non ho nemmeno la forza di guardarla in faccia.
Sul labbro sento ancora la pressione dei suoi denti, come un marchio, ed il sapore di caffè sulla mia lingua lasciato da lei mi fa ricordare del cappuccino che ho lasciato nel corridoio.
Ormai sarà freddo come il mio cuore.
Lei si alza dal suo posto e distribuisce tre fogli a testa, ci spiega tutto ciò che c'è da sapere e ci chiede di stare molto attenti alle risposte che daremo, visto che questo sarà il nostro ultimo voto con lei.

Vorrei dire di aver capito tutto ciò che ha detto, ma non è così: il mio cuore infranto e la mia mente sono ancora in quel bagno.
Fisso il foglio mentre gioco con la mia collana e la vista mi si appanna per le troppe lacrime; cerco di non farmi vedere da nessuno e le asciugo con un fazzoletto, poi faccio un grande respiro e cerco di scrivere almeno nome e cognome.

Ieri ho studiato davvero tanto per questa verifica, ma ora nella mia mentre non scorre altro che le sue parole taglienti più della lama maggiormente affilata esistente al mondo.
Quando provo a leggere la consegna del primo esercizio con il battito del mio cuore che pulsa alle tempie, lei si alza andando verso Michael per dargli una mano, facendomi arrivare forte come uno schiaffo un'onda del suo ammaliante profumo.
Non capisco più nulla e mi rendo conto che è inutile anche solo provare a scrivere qualcosa: ho la mente affuscata e la ragione è solamente lei.
I minuti passano ed io scarabocchio dei cuori spezzati su uno dei fogli che ho davanti, senza mai alzare lo sguardo, non so se reggerei avere gli occhi più belli mai visti incatenati ai miei.

La curiosità di sapere cosa stia facendo è tuttavia troppo alta, quindi prendo la pessima decisione di guardarla.

Il suo sguardo è già su di me, e chissà da quanto...
I suoi due occhioni mi guardano come se al di fuori di me non ci fosse nessun altro e mi chiedo come sia possibile che due anime così affini come le nostre abbiano la strada dell'amore sbarrata...
La tristezza dei miei occhi deve farle un certo effetto, perché la vedo esitare sul continuare a mantenere il contatto visivo o meno.
Tocca con la punta delle dita il nostro ciondolo e le farfalline nello stomaco tornano più violente di prima.

Non so quanto tempo passi, ma con gli occhi siamo state in grado di comunicare più di quanto non siamo mai riuscite a fare con le parole.
La campana suona interrompendo la magia del momento ed il panico mi assale: non ho scritto nulla a parte nome, cognome, classe e data.
Ritira rapidamente i fogli di tutti e quando il suo sguardo cade sul mio foglio le rivolgo un'espressione imbarazzata.
Lei cosa fa?
Assolutamente nulla, lo prende per poi passare agli ultimi da ritirare.
Ci saluta tutti e se ne va, senza nemmeno rassicurarmi...
Non la capisco e non la capirò mai, ma quei suoi dannati sguardi mi danno segnali contrastanti rispetto a ciò che mi dice...





















---------------------------------------------------------
• ✒️✍️💜
Ciao lettori, devo ammettere che mi piace farvi esaurire, come la "Signorelli" ha fatto sclerare me dalla prima superiore fino ad adesso. Lasciate una ✨, se vi va e fatemi sapere cosa ne pensate.
Baci. 💜🫀

Professoressa, è vero ciò che sentiamo?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora