(9) Realizzazione.

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<<Non è detto che per amare
qualcuno dobbiamo sapere
tutto di lei.>>

Io la...
La amo.
Sì, ora me ne rendo conto più che mai.
Ha 17 anni più di me? Sì.
Potrà mai esserci qualcosa fra noi? Assolutamente no.
Ma non mi interessa: il mio cuore ha fatto le sue scelte ed ora sono follemente, irrimediabilmente innamorata di lei...
Amo tutto di lei. Dal suo cuore d'oro alla sua voce, dalle sue movenze al suo portamento. Dalla dedizione che mette nel suo lavoro alle attenzioni che mi dedica, dalla sua professionalità alla sua gentilezza.
Dal suo profumo al suo corpo...
Ma ciò che mi ha fregata sono i suoi occhi: quegli occhi che appaiono appena sono io a chiudere i miei. Quegli occhi che mi lanciano sguardi che potrebbero sembrare vuoti, ma che per me hanno il mondo intero dentro.

Riprendo il telefono e mi ricordo di aver fatto una cosa che non avrei dovuto fare: ho fatto la registrazione schermo mentre la Signorelli parlava con mamma... Ma sono giustificata! Fra poco ci saranno le vacanze di Natale, ed io come faccio senza vedere quel visino perfetto per più di dieci giorni? Ecco trovata la soluzione, insomma.

Guardo la registrazione e rivivo le emozioni di prima; successivamente prendo un cuscino ed inizio ad urlare dalla gioia, scarico l'ansia e, cavolo... Non sono mai stata tanto felice in vita mia. Racconto a tutte le mie amiche ciò che è successo e le risposte arrivano rapidamente. La prima a rispondermi è Eda, nonché la nostra shipper numero uno affermata, che mi scrive:

"cavolo, Charlotte, io te l'ho detto che c'è qualcosa sotto. Conta che a  mia madre ha solo detto che vado bene, ma che devo parlare di meno, poi hanno chiuso dopo nemmeno un minuto! Ti vuoi rendere conto anche tu che è palese che tu le piaccia?"

Metto inevitabilmente la stellina al messaggio, ma rispondo negando tutto. Non posso farmi strane illusioni, mi è bastato illudermi per anni che mio padre potesse cambiare per me: per sua figlia. Basta menzogne e sogni impossibili.

Successivamente mi risponde Miriam, che mi scrive:

"Oddio amo, ti rendi conto di quanto tenga a te? Davvero, avete qualcosa di speciale fra di voi. FACCIO IL TIFOOO: CHARLOTTE+DAFNE PER SEMPRE. HAHAHAH. A parte gli scherzi, apri gli occhi e renditi conto che per lei sei speciale."

La risposta di Miranda, invece, è:

"Cazzo, che teneraaaa. Tu e la tua mamma vi meritate queste parole, davvero."

Metto la stellina ad entrambi i messaggi e rispondo lasciandomi trasportare dalle mie emozioni, e se per una volta mi lasciassi andare? Per sta sera voglio sognare ad occhi aperti, poi basta.

Continuo a parlare per ore con mia madre di ciò che è successo questo pomeriggio e lei è un concentrato di felicità e fierezza...

La notte cala ed io fatico a prendere sonno: sono troppo su di giri! Alla fine mi addormento mentre guardo per la centesima volta la registrazione di quella magnifica videochiamata.

La mattina seguente anticipo la sveglia e mi preparo mentre il mondo sembra essere più bello: gli uccellini cinguettano, non ho i miei soliti dolori da ciclo, mi sento preparata per l'interrogazione di matematica e riesco persino a mangiare! È la prima volta dopo tanto tempo che riesco a fare colazione. Mentre proseguo con la mia routine non faccio altro che pensare a lei... Vorrei tanto abbracciarla, ma non penso che reggerei il colpo, meglio aspettare.

*Seconda settimana di dicembre.*

A scuola va tutto fin troppo bene e all'interrogazione di matematica ho preso 8. Inutile dire che soddisfazione immensa provi in questo momento. La Calamagno mi ha persino detto che mi trova molto migliorata; potrei star rivalutando questa insegnante: non è poi così male. Purtroppo oggi non ho lezione con la Signorelli, ma almeno la posso vedere al cambio dell'ora: avrò scienze e lei dovrà tornare a casa.

Suona la campana e mi fiondo fuori dalla classe per stare appiccicata al termosifone: si muore di freddo. Ecco che arriva la Ferrante che, appena mi vede, mi saluta calorosamente. Parliamo giusto un minuto e lei mi fa subito scoppiare a ridere mentre mi racconta un gossip avvenuto in un'altra classe. Io non perdo di vista le scale dalle quali dovrà scendere la Signorelli nemmeno per un istante e finalmente la vedo: indossa un cappotto nero e dei bellissimi jeans a zampa dal lavaggio scuro, sono molto simili ai miei. Io mi blocco quando la vedo e la Ferrante sembra aver capito a cosa, o meglio a chi siano rivolte le mie attenzioni al momento. La prof di scienze mi scuote dicendomi:

<<hey, tesoro, capisco la bellezza della collega, ma non imbabolarti così.>>

Scoppio a ridere e noto che la Signorelli si avvicina; saluta prima la sua collega con una strana freddezza, per poi passare a me. Quello che fa mi spiazza: mi mette un braccio dietro le spalle e si appoggia a me, poi si rivolge alla Ferrante, dicendo:

<<Lucia, posso rubarti un attimino Charlotte? Devo...>>

Io non arrivo a sentire il resto della frase, perché mi sento stordita dal suo profumo e dal calore che il suo corpo trasmette al mio... Vedo solo che la Ferrante annuisce e, quando la Signorelli si gira, mi fa l'occhiolino.

Adorabile.

Ci iniziamo a spostare verso le macchinette e lei non leva il braccio...
È forse un gesto che indica... possesso?

Non so davvero cosa aspettarmi, così, con una calma che non pensavo di poter avere parlando con lei, le chiedo come stia. È chiaro che stia da dio esteticamente, come ogni giorno da quando la conosco, ma mi interessa davvero sapere come stia a livello di salute.
Lei mi risponde che va tutto bene, è solo dispiaciuta perché suo figlio Thomas, il più piccino, ha la febbre da due giorni.

<<Mi dispiace davvero tantissimo, prof.>>

Le dico con tono dolce e triste.
Lei mi mette una mano calda sotto il mento per lasciarvi sopra una carezza e mi risponde:

<non voglio vedere questi occhietti tristi, tesoro. Fra poco passerà tutto, ma grazie per la preoccupazione.>>

I miei occhi rimangono allacciati ai suoi e credo di potervi leggere dentro qualcosa di grande e profondo. Il calore della sua mano arriva fino al mio cuore, che batte forte forte.

Lei mi offre una cioccolata calda ed io inizio a sentirmi in soggezione. Dopo aver scambiato quattro parole lei mi dice che deve andare via.

Ma come? Allora perché mi ha portata via dalla classe? Per scambiere quattro semplici chiacchiere? Se così fosse, allora forse potrei... interessarle davvero?

Prima di andarsene, mi dice:

<<comunque Charlotte, penso spesso a te e a tuo padre... Dirti che mi dispiace per la tua situazione sarebbe un eufemismo. Purtroppo da ragazzina ho avuto un'esperienza simile, ma con la mia mamma. E so quanto sia fondamentale avere una figura adulta che compensi la mancanza. Vedo che tu non me ne vuoi parlare, e mi va bene, ma ricordati che per qualsiasi cosa io ci sono per te, d'accordo?>>

I suoi occhioni preoccupati mi fanno sciogliere sul posto e sento il battito del mio cuore pulsare alle tempie. La ringrazio e torno in classe: non mi sento ancora pronta per parlargliene.

Lì c'è la Ferrante che mi accoglie con un sorriso complice; a lei non ho detto in modo diretto ciò che mi fa provare la Signorelli, ma mi sembra che sia bastato poco per farglielo capire. A ricreazione racconto tutto ad Eda e a Miriam, le quali emettono urletti di gioia ogni volta che finisco di pronunciare un periodo. Ecco, io mi identifico proprio in loro due.

Nel pomeriggio vengono entrambe a casa mia, insieme ad Alice e a Miranda...





















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• ✒️✍️💜
Ciao lettori, come state? Spero tutto bene. Come vedete, il rapporto fra Charlotte e Dafne Signorelli si fa sempre più forte, ma se vi dicessi che sta per succedere qualcosa che porterà trambusto fra loro due? Niente spoiler, giuro, ma io vi ho avvertiti. Fatemi sapere cosa ne pensate dello svolgimento, baci 💜🫂.

Professoressa, è vero ciò che sentiamo?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora